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Settore estrattivo: uno strumento per affrontare la complessità normativa

Settore estrattivo: uno strumento per affrontare la complessità normativa
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Normativa

17/02/2023

Un vademecum della Regione Umbria affronta i principali adempimenti relativi alla sicurezza e salute nelle attività estrattive. Il quadro normativo sulla salute e sicurezza dei lavoratori del settore: DPR 128/1959, decreto 624/1996 e decreto 81/2008.

Perugia, 17 Feb – Il settore estrattivo, “a fronte delle caratteristiche dei cantieri minerari nonché delle attrezzature e mezzi ivi utilizzati”, è classificato “tra le attività a rischio più elevato in senso assoluto sia per quanto attiene gli infortuni che per le malattie professionali”. E la legislazione in materia, “emanata in un arco temporale che ha superato ormai la soglia dei sessanta anni”, spesso, a, spesso determina “difficoltà interpretative e sovrapposizioni”, anche a “causa anche della sua complessità tecnica”, che talvolta rendono “difficile l’attuazione dei disposti normativi”.

 

A parlare del settore estrattivo e a ricordare, con queste parole, la complessità della normativa correlata è la prefazione di un recente documento dal titolo “Vademecum tecnico dei principali adempimenti relativi alla sicurezza e salute nelle attività estrattive” adottato dalla Regione Umbria con la Determinazione Dirigenziale n. 13431 del 21 Dicembre 2022.

 

Il documento - curato dal tecnico della prevenzione Paolo Tomarelli (Funzionario tecnico della Regione Umbria presso la Direzione Regionale Governo del Territorio, Ambiente e Protezione Civile e Ispettore di Vigilanza sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ed esecuzione lavori nel settore minerario) - è da intendere come sussidio di consultazione per l’applicazione delle norme vigenti e la interpretazione alla luce delle loro sovrapposizioni e stratificazioni legislative. E, come dichiarato nel documento, “non ha l’intento né di scavalcare, né di semplificare l’approccio fondamentale alle norme vigenti che restano il faro conduttore dell’azione dei Titolari e Datori di lavoro, e più in generale di tutti gli attori del Sistema Sicurezza e Salute nell’azione fondamentale di Prevenzione, che rimane l’elemento primario di tutela”.

 

 

L’articolo di presentazione del vademecum affronta i seguenti argomenti:


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Sicurezza Cave (Gestione Ed Estrazione) - Categoria Istat: B - Estrazione Di Minerali Da Cave E Miniere

 

La normativa nel settore estrattivo: DPR 128 e decreto 626

Avendo la funzione di sussidio per l’applicazione delle norme esistenti il vademecum propone un quadro normativo sulla salute e sicurezza dei lavoratori del settore estrattivo.

 

Ricordando che il settore dell’ attività estrattiva “è stato sempre normato da specifiche norme di settore”, si segnala che fino al 1996, “la salute e la sicurezza nelle attività estrattive erano normate dal D.P.R. 128/59Norme di Polizia delle Miniere e delle Cave” contenente sia disposizioni prescrittive relative alla sicurezza sia la gestione tecnico-amministrativa dei giacimenti e siti estrattivi”.

 

Successivamente l’emanazione del D. Lgs. 626/94, ha inizializzato “un processo di razionalizzazione dell’approccio alle problematiche di sicurezza che, per il settore estrattivo ha avuto sviluppo con l’emanazione” del decreto legislativo 25 novembre 1996, n. 624Attuazione della direttiva 92/91/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive per trivellazione e della direttiva 92/104/CEE relativa alla sicurezza e salute dei lavoratori nelle industrie estrattive a cielo aperto o sotterranee”.

 

E dunque il D.Lgs. 624/96 rappresenta “il riferimento normativo specifico più recente, dopo l’abrogazione del predetto D.lgs.626/94 e l’emanazione del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.ii.

 

Dunque le tematiche relative alla salute e sicurezza per il settore estrattivo “sono normate da tre diversi disposti legislativi:

  • DPR 128/59 (“parzialmente abrogato dal D. Lgs. 179/2009, cosiddetto ‘taglia leggi’”);
  • D.lgs. 624/96 (“che contiene modifiche al D.P.R. 128/59 e rappresenta un testo coordinato con il D.lgs.626/94, oggi abrogato”);
  • D.lgs. 81/08 e ss.mm.ii (Testo Unico sulla salute e sicurezza nel lavoro).

 

Si segnala poi che ai sensi del DPR 128/59 (art. 1) le norme di polizia delle miniere e delle cave “si applicano:

  1. ai lavori di prospezione, ricerca e coltivazione delle sostanze minerali;
  2. ai lavori svolti negli impianti connessi alle attività minerarie, esistenti entro il perimetro dei permessi di ricerca e delle concessioni;
  3. ai lavori svolti negli impianti che costituiscono pertinenze della miniera ai sensi dell'art. 23 del regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443, anche se ubicati fuori del perimetro delle concessioni;
  4. ai lavori di frantumazione, vagliatura, squadratura e lizzatura dei prodotti delle cave ed alle operazioni di caricamento di tali prodotti dai piazzali”.

Il vademecum riporta molte definizioni tratte dalla normativa (prospezione, ricerca, coltivazione, pertinenze minerarie, frantumazione, vagliatura, squadratura, lizzatura, …).

 

Successivamente il D.lgs. 624/96 (art. 1) ripropone i “medesimi contenuti del DPR 128/59. “Le norme del presente decreto si applicano:

  1. ai lavori di prospezione, ricerca e coltivazione delle sostanze minerali;
  2. ai lavori svolti negli impianti connessi alle attività minerarie, esistenti entro il perimetro dei permessi di ricerca, delle concessioni o delle autorizzazioni;
  3. ai lavori svolti negli impianti che costituiscono pertinenze della miniera ai sensi dell'articolo 23 del regio decreto n.1443 del 1927, anche se ubicati fuori del perimetro delle concessioni;
  4. ai lavori di frantumazione, vagliatura, squadratura e lizzatura dei prodotti delle cave ed alle operazioni di caricamento di tali prodotti dai piazzali;
  5. alle attività di prospezione, ricerca, coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio nazionale, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale e nelle altre aree sottomarine comunque soggette ai poteri dello Stato”.

 

La normativa nel settore estrattivo: il Testo Unico su salute e sicurezza

Arriviamo poi al D.lgs. 81/2008 che “non contiene norme specifiche del settore estrattivo ma è integralmente applicabile tranne sostanzialmente il Tit. II° - Luoghi di lavoro, il Tit. IV° - Cantieri temporanei e mobili e Tit. XI - Protezione da atmosfere esplosive, poiché diversamente normate per la fattispecie”.

 

Chiaramente nel caso di sovrapposizione di adempimenti “si applicano quelli specifici di settore (es. Riunione periodica sicurezza che ai sensi D.lgs. 624/96 Art.8 co. 4 è obbligatoria in presenza di più di 5 lavoratori mentre ai sensi del D.lgs. 81/08 oltre 15)”.

 

Il vademecum si sofferma poi sulle competenze relative alla vigilanza (Art. 13, Testo Unico) e sottolinea che il Decreto 81 rappresenta una “norma di riferimento fondamentale poiché contiene specifiche e regole tecniche per quanto attiene la valutazione dei rischi, come limiti di esposizione, livelli quanti-qualitativi ecc. rispetto ai quali confrontare il luogo di lavoro”. E ciò detto – continua il documento – “appare chiaro come i datori di lavoro (nel caso del DSS) ed i Titolari (nel caso di DSS Coordinato) delle attività estrattive, per rispettare correttamente gli obblighi di legge, dovranno procedere alla individuazione, valutazione dei rischi ed alla adozione dei provvedimenti conseguenti, tenendo presente la sommatoria dei tre disposti legislativi cogenti predetti”. E “considerata la vastità e complessità degli argomenti trattati, appare fondamentale l’azione sinergica e di coinvolgimento sia delle figure professionali previste (RSPP, Direttore Responsabile, Sorveglianti, e preposti, Dirigenti, medico competente, che, naturalmente dei lavoratori e loro rappresentanti)”.

 

Ricordiamo che il DSS è il documento di sicurezza e salute, la “valutazione dei rischi specifica per il settore estrattivo, nel quale i contenuti indicati all’art. 28 del D.Lgs. n. 81/08 sono integrati con quelli dell’art.10 del D.Lgs. n. 624/96”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale del vademecum che si sofferma poi, dal punto di vista normativo, anche sulle competenze in materia di vigilanza sulla salute e sicurezza dei lavoratori del settore estrattivo in relazione alla polizia mineraria e alla normativa regionale umbra.

 

Ricordiamo che un altro documento che ha affrontato il tema della salute e sicurezza nel settore estrattivo è il documento Inail “ Analisi della sicurezza nel settore estrattivo in cave a cielo aperto. Innovazione tecnologica e prospettive future”.

 

L’indice del vademecum

Riportiamo, in conclusione, l’indice del documento “Vademecum tecnico dei principali adempimenti relativi alla sicurezza e salute nelle attività estrattive”.

 

Sezione 1

Polizia mineraria - Tutela della sicurezza e salute dei lavoratori del settore estrattivo

 

Sezione 2

Principali soggetti del sistema sicurezza e salute nei luoghi di lavoro

 

Sezione 3

Adempimenti principali, obblighi, sanzioni e note

 

Sezione 4

Obblighi formativi

 

Sezione 5

Focus normativo

 

Sezione 6

Apparato sanzionatorio - procedure di estinzione delle contravvenzioni ai sensi del D.lgs 758/94

 

Sezione 7

Polizia mineraria - modelli esemplificativi schemi adempimenti

 

Note

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Regione Umbria, Direzione regionale governo del territorio, ambiente e protezione civile, “Vademecum tecnico dei principali adempimenti relativi alla sicurezza e salute nelle attività estrattive”, a cura del TdP Paolo Tomarelli (Funzionario tecnico della Regione Umbria presso la Direzione Regionale Governo del Territorio, Ambiente e Protezione Civile e Ispettore di Vigilanza sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ed esecuzione lavori nel settore minerario), adottato dalla Regione Umbria, con la Determinazione Dirigenziale n. 13431 del 21 Dicembre 2022.

 

 

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