Indagine sulla sicurezza sul lavoro nelle piccole imprese
L’EBLA - Ente Bilaterale Lavoro e Ambiente (costituto per iniziativa di FEDERLAZIO, associazione delle Piccole e Medie Imprese aderente alla CONFAPI e dalle strutture territoriali di CGIL – CISL – UIL) ha presentato il 9° Rapporto annuale sullo stato di applicazione del Decreto Legislativo 626/94.
Il Rapporto di quest’anno, intitolato “Il Lavoro Flessibile e la sicurezza”, è un’indagine pilota svolta attraverso specifiche interviste effettuate su un campione di piccole e medie imprese, di vari settori merceologici, associate alla Federlazio e sparse su tutto il territorio regionale. Le persone scelte per le interviste sono datori di lavoro e lavoratori atipici occupati nelle aziende.
Nei precedenti Rapporti EBLA si è indagato sugli aspetti tecnico organizzativi dell’applicazione della 626 per la sicurezza e salute dei lavoratori. Quest’anno, EBLA ha invece “voluto dare un taglio di tipo psico-sociale e sociologico”.
Risultati dell’indagine
La sicurezza sul lavoro è vissuta ancora come rischio collegato alle macchine con cui si opera, a rischi chimici e comunque ad attività a rischio tangibile, meno sentiti gli aspetti del contesto lavorativo.
Indagine sui datori di lavoro
Nell’indagine condotta, il lavoro atipico è risultato essere prevalentemente maschio con una percentuale del 70% circa fino a 49 anni e dell’80% oltre i 49 anni. Il lavoro atipico pesa nelle imprese intervistate il 15% rispetto alle altre qualifiche presenti in azienda. Gli stage il (22%) ed il lavoro a progetto (33%) sono le tipologie contrattuali più utilizzate.
Nel 54% dei casi il contratto atipico viene trasformato in un tempo indeterminato. In entrambi i casi viene manifestato lo stesso senso di appartenenza nei confronti dell’azienda (71%) ed una uguale competenza professionale (56%).
Secondo i dati EBLA, “la formazione per la sicurezza sul lavoro questa è data nel 72% dei casi; assente nel 28%. Il 98% delle imprese fornisce agli atipici le procedure sulla sicurezza”.
Indagine sui lavoratori
Il 56% degli intervistati è di sesso maschile con una età media (nel 77% dei casi) che varia tra i 26 e i 32 anni. Il 22% ha un contratto a progetto e nella maggioranza dei casi è un impiegato (53%).
Il 23% trova poco piacevole il proprio lavoro ed il 27% si ritiene poco soddisfatto delle condizioni di lavoro in merito alla retribuzione (il 20% in merito ad orari e ritmi di lavoro).
Il 49% ritiene buono il livello di attenzione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza mentre il 57% reputa buona la qualità ambientale del posto di lavoro.
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