Le immagini dell’insicurezza: Stare zitti? No grazie!!!
Brescia, 9 Mar - Vi avevo promesso che per un po' di tempo non avrei parlato di cantieri su strada aperta al traffico, poi la scorsa settimana un piccolo accenno e oggi è giunta l'ora di riprendere – pesantemente - il tema.
Alcuni giorni fa, proprio davanti all'ufficio dove lavoro, mi sono trovato la situazione documentata dalle immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no che vi presento:
- un mini mezzo meccanico con una fresa per l’asfalto che sta eseguendo la sua lavorazione,
- una terna gommata che manovra tranquillamente,
il tutto su una strada urbana
- senza alcuna delimitazione,
- senza alcuna segnaletica,
- senza alcun operatore che fermasse vetture o utenti o che perlomeno gli segnalasse la situazione.
Naturalmente non eravamo in una landa disabitata o in mezzo al deserto, ma in un quartiere densamente abitato e in un orario che può essere definito di punta con persone e veicoli che transitavano a ridosso dei mezzi all’opera.
Ad un dato punto una signora mentre cammina si accorge che il minimezzo effettua una manovra di retromarcia senza che l’operatore del mezzo si avveda che lei sta sopraggiungendo e cambia velocemente il percorso, cosa sarebbe successo se anziché di una persona adulta si fosse trattato di bambini o di un anziano? O se il furgone che transita di li, poco dopo l’avesse trovata nel cono cieco tra il muro di recinzione ed i macchinari in movimento?
A questo punto chi vi scrive non poteva far finta di non vedere nulla, chiudere gli occhi e voltarsi da un’altra parte ed allora ha pensato di avvicinarsi, chiedere gentilmente chi era il preposto del cantiere e chiedere altrettanto gentilmente di soprassedere dall’eseguire quelle lavorazioni in quelle condizioni in quanto il rischio di investimento od incidente era molto elevato.
La perplessità e lo “smarrimento” negli occhi degli addetti era abbastanza evidente, in particolare quando è stato detto loro che sarebbe stata fatta una segnalazione agli “organi competenti” ASL e Vigili Urbani.
Autosospensione dei lavori, arrivo del responsabile, posizionamento della segnaletica, attivazione dei movieri.
Ok, forse l’intervento è servito e forse questo potrebbe dimostrare che a volte dobbiamo imparare a non voltarci dall'altra parte, ma intervenire anche se siamo dei comuni cittadini.
Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS
Fonte: SICURELLO.no : l’evidenza dei mancati infortuni.
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