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Le immagini dell’insicurezza
Trento, 21 Feb - Nella puntata di ieri della rubrica “Imparare dagli errori”, Tiziano Menduto ha presentato alcune situazioni relative ad incidenti nelle attività di demolizione eseguite con miniescavatori.
Dell’argomento avevamo già parlato mostrando alcune immagini relative alla demolizione di un poggiolo, con l’operatore posizionato sullo stesso ( “ Tagliare un ramo mettendosi dalla parte sbagliata” ).
Riaffrontiamo oggi la tematica presentando alcune immagini significative relative ad operazioni eseguite in modo non certamente corretto.
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Le prime due fotografie ci mostrano i lavori di demolizione di una parete in sassi eseguita con un miniescavatore dotato di semplice benna (operazione di per se già scorretta).
La dimensione e la capacità di lavoro del mezzo, rispetto all’attività che deve essere eseguita, sono certamente insufficienti, le protezioni stesse del minimezzo meccanico non sono idonee e la scelta fatta è quella di proteggere l’operatore dalla proiezione di materiali con un sistema “autoprodotto”: una rete elettrosaldata fissata ai montanti della cella di sicurezza del mezzo ed integrata con una rete a maglia più sottile. Una soluzione che sicuramente non soddisfa i requisiti di sicurezza necessari.
La terza immagine ci mostra invece la demolizione di un solaio con i mezzi di demolizione (miniescavatore con martellone e minipalameccanica) posti sul solaio stesso.
In questo caso è fondamentale che, preventivamente al lavoro, siano state eseguite una serie di verifiche relative alla portata del solaio, alle puntellazioni sottostanti necessarie per evitare il cedimento del solaio stesso (sia relativamente al peso dei mezzi meccanici che all’indebolimento della struttura in fase di demolizione) ed infine alle modalità di rimozione in sicurezza delle puntellazioni una volta demolito il solaio.
Geom. Stefano Farina, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: m.girardin - likes: 0 | 21/02/2014 (09:00:05) |
Forse mi sbaglio ma dalle prime due foto mi sembra evidente che non si tratta di una demolizione di una parete (si noti il profilo dell'apertura assolutamente regolare e quindi non compatibile con un'operazione di demolizione). Mi sembra si tratti di una attività di spostamento di materiale del muretto che si vede subito davanti all'escavatore. Onestamente non mi sembra un'operazione così da condannare, anzi. |
Rispondi Autore: harleysta - likes: 0 | 21/02/2014 (09:03:57) |
...se il solaio è al pianterreno che rischio c'è? ammesso che la rete abbia maglie da 10x10, sia integra e debitamente fissata, qual'è il rischio macerie? allora "chiudiamo" anche le aperture laterali. casomai l'unico rischio è che il martellone, inteso come accessorio montato su un mezzo nato per scavare, provochi l'usura prematura di boccole, valvole e condotte dell'olio idraulico. non fermiamoci alle sole immagini "eclatanti"... |
Rispondi Autore: stefano farina - likes: 0 | 21/02/2014 (11:48:25) |
A chiarimento del quesito posto da m.girardin, preciso che si trattava dell'ampliamento di un foro preesistente (e pertanto regolare). Nell'immagine si vedono chiaramente le indicazione (dem. con la freccia) che il preposto ha lasciato come margine della muratura in sassi da demolire. La foto è stata scattata durante la demolizione del parapetto sottostante la finestra e dopo che l'operatore aveva iniziato ad intaccare l'architrave della finestra stessa (anche in questo caso si evidenzia che l'opera era in corso in quanto l'architrave è già stato parzialmente demolito). Per harleysta: in questo caso il solaio non era al pianterreno, per quanto riguarda l'accessorio montato sul mezzo, sono pienamente d'accordo, ma tenevo l'argomento per una delle prossime immagini. |
Rispondi Autore: lucio - likes: 0 | 21/02/2014 (12:47:19) |
Quale sarebbe stato un modo corretto di procedere ? Allo scopo, credo sia interessante vedere anche qualche immagine di procedimento corretto da seguire, per metterla a confronto con quello sbagliato di operare. Saluti. |