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Le immagini dell’insicurezza
Milano, 11 Ott - L’improprio utilizzo di mezzi d’opera per il trasporto di persone è un argomento che abbiamo più volte affrontato su queste pagine.
Solo per citarne alcune ricordiamo
- i ragazzi sul cassone di trattori ( Una sicurezza da… Medioevo)
- sul rimorchio di un camion o sul retro di un furgone ( Ciao, mi dai un passaggio? “Si! Sali dietro.” Immagini di "follia" stradale!)
- sulle forche di un trattore ( La posa di pali di recinzione effettuata con un sollevatore irrituale)
mentre una foto – quasi - storica ci mostra alcuni operai all’opera nella benna di una pala meccanica (Foto 01).
Poco più di un mese fa, era il 6 settembre, in una delle puntate delle immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no pubblicate da PUNTO SICURO (e che riproponiamo nella foto 02) trattavamo il tema dell’utilizzo come piattaforma di una pala caricatrice.
L’articolo terminava con questa affermazione:
“Non serve precisare che il rischio di caduta dall’alto, schiacciamento o manovra impropria del mezzo è molto elevato. Certamente un’incoscienza che può costare molto cara”.
Mai avremmo pensato di ritrovarci oggi a commentare un fatto di cronaca che ci ha riportato a ricordare quanto scritto.
In questi giorni, infatti, tutti noi abbiamo letto gli articoli di stampa o visto i servizi televisivi relativi all’infortunio avvenuto sabato sera nel milanese: durante una festa di compleanno il titolare di una cava utilizzava la benna di una pala caricatrice per “trasportare” il festeggiato ed i suoi amici. Il risultato è di una decina di bambini feriti, alcuni in modo grave.
Cosa sia effettivamente accaduto e di chi la colpa, lo stabilirà la magistratura. Quello che certamente possiamo affermare è perché è accaduto questo infortunio, come molti che purtroppo ogni giorno leggiamo sui giornali: esso avvenuto per il mancato rispetto di regole (e non parlo di Leggi, ma di buon senso), e non – come qualcuno ha detto – per una tragica fatalità.
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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