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Dal punto di vista normativo uno dei riferimenti è l’articolo 118 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.:
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Le immagini dell’insicurezza
Trento, 19 Lug - Ed eccoci alla seconda parte della piccola monografia relativa agli scavi ad alle attività ad essi connesse.
In questa puntata analizzeremo le situazioni di lavoro relative alla stabilità delle pareti dello scavo.
Per affrontare questa tematica una premessa è d’obbligo: per tutte le tipologie di scavo si rende necessaria una corretta analisi relativa alle tipologie di terreno e nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (o nel Piano di Sicurezza Sostitutivo), ove la particolarità dell’opera lo richieda, deve essere redatta una tavola tecnica sugli scavi, nonché una breve descrizione delle caratteristiche idrogeologiche del terreno o il rinvio a specifica relazione se già redatta.
Dal punto di vista normativo uno dei riferimenti è l’articolo 118 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.:
Art. 118. Splateamento e sbancamento
1. Nei lavori di splateamento o sbancamento se previsto l’accesso di lavoratori, le pareti delle fronti di attacco devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti….
2. Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge, di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane o scoscendimenti, deve essere provveduto all'armatura o al consolidamento del terreno.
[…]
5. Ai lavoratori deve essere fatto esplicito divieto di avvicinarsi alla base della parete di attacco e, in quanto necessario in relazione all'altezza dello scavo o alle condizioni di accessibilità del ciglio della platea superiore, la zona superiore di pericolo deve essere almeno delimitata mediante opportune segnalazioni spostabili col proseguire dello scavo.
Le foto di oggi ci mostrano alcune situazioni dove le prescrizioni normative non sono state rispettate. Dalle immagini risulta evidente che le pareti dello scavo sono state realizzate con un’inclinazione tale da non permettere l’esecuzione dei lavori in sicurezza.
In particolare nelle foto 01 e 03 risulta evidente lo smottamento del terreno con conseguente rischio di seppellimento dei lavoratori.
Un ulteriore rilievo riguarda la parte destra della foto 02. In questo caso oltre al problema relativo alle pareti dello scavo, vi sono problemi pure per la messa in opera del pannello-cassero delle murature: gli spazi di lavoro per gli addetti non sono certamente idonei ad eseguire l’attività in sicurezza.
Un approfondimento su questa tematica lo possiamo trovare su PUNTOSICURO:
“ Attività di scavo in edilizia: come valutare i rischi di seppellimento” che presenta un lavoro pubblicato nell’Osservatorio Inail/ex Ispesl su Il Sole 24 ore dal titolo “ Come si valuta il rischio di seppellimento durante le attività di scavo in cantiere?”, a cura di Luigi Cortis e Luca Rossi - ricercatori, Dipartimento Tecnologie di Sicurezza – INAIL, ex ISPESL.
Negli schemi seguenti SICURELLO.si ci ricorda brevemente alcune delle regole da rispettare in merito all’argomento trattato oggi e SICURELLO.no ci evidenzia alcune delle problematiche che vengono riscontrate.
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
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