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Problema amianto
Continuiamo oggi il nostro viaggio nel problema amianto, riportando una recente sentenza del tribunale di Vicenza che riguarda 29 ferrovieri impiegati presso l'arsenale di Vicenza.
In queste officine delle Ferrovie dello stato per anni l'amianto è stato utilizzato per coibentare gli interni di carrozze e locomotori, spruzzandolo direttamente sulle lamiere.
Ignari dei pericoli a cui andavano incontro, i lavoratori dell'Arsenale respiravano le micidiali fibre disperse nell'aria durante questa e altre lavorazioni.
Fibre che potevano chiaramente disperdersi anche successivamente, nel normale uso delle carrozze ferroviarie, nel caso i rivestimenti in amianto fossero venuti a contatto con l'aria.
La scienza ha poi dimostrato le conseguenze di queste esposizioni, ma i danni arrecati ai lavoratori e alle popolazioni coinvolte non hanno ancora avuto, in molti casi, un risarcimento.
Un primo punto fermo lo scrive la sentenza del pretore del lavoro di Vicenza che pone chiarezza almeno sulle modalità dei risarcimenti per i lavoratori che sono stati esposti all'amianto.
Riprendendo la legge 257 del 1992, il pretore ha esteso anche ai dipendenti pubblici il risarcimento che finora era stato applicato solo per le aziende private: 6 mesi di pensione per ogni anno lavorato in ambienti esposti al rischio amianto.
In queste officine delle Ferrovie dello stato per anni l'amianto è stato utilizzato per coibentare gli interni di carrozze e locomotori, spruzzandolo direttamente sulle lamiere.
Ignari dei pericoli a cui andavano incontro, i lavoratori dell'Arsenale respiravano le micidiali fibre disperse nell'aria durante questa e altre lavorazioni.
Fibre che potevano chiaramente disperdersi anche successivamente, nel normale uso delle carrozze ferroviarie, nel caso i rivestimenti in amianto fossero venuti a contatto con l'aria.
La scienza ha poi dimostrato le conseguenze di queste esposizioni, ma i danni arrecati ai lavoratori e alle popolazioni coinvolte non hanno ancora avuto, in molti casi, un risarcimento.
Un primo punto fermo lo scrive la sentenza del pretore del lavoro di Vicenza che pone chiarezza almeno sulle modalità dei risarcimenti per i lavoratori che sono stati esposti all'amianto.
Riprendendo la legge 257 del 1992, il pretore ha esteso anche ai dipendenti pubblici il risarcimento che finora era stato applicato solo per le aziende private: 6 mesi di pensione per ogni anno lavorato in ambienti esposti al rischio amianto.
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