Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Benefici contributivi per gli esposti all'amianto negati agli artigiani?
Le condizioni per il riconoscimento dei benefici della riduzione dei requisiti di età anagrafica e contributiva per il pensionamento di anzianità e di vecchiaia per i lavoratori che risultino aver svolto mansioni particolarmente usuranti (ad esempio per i lavoratori esposti all'amianto) sono contestati dalla Confartigianato.
Secondo l'associazione degli artigiani, l'interpretazione riduttiva dell'Inps e dell'Inail riconoscerebbe i benefici contributivi solo ai lavoratori dipendenti.
La legge 257 del 1992 consente ai lavoratori sottoposti esposti all'amianto per oltre 10 anni, di beneficiare di una maggiorazione di 1,5 volte del periodo contributivo. In pratica, per ogni due anni di contributi, ne viene riconosciuto un'altro valido ai fini pensionistici. L'inail è incaricato di accertare i danni dell'esposizione mentre all'Inps e demandato il compito di erogare i benefici.
La Confartigianato contesta quindi l'esclusione di tutti quei lavoratori artigiani che negli anni sono stati esposti in moltissime lavorazioni: dall'estrazione alla lavorazione dell'amianto per produrre manufatti edilizi ma anche freni e frizioni. Oppure le operazioni di rimozione e demolizione delle innumerevoli opere contenenti la pericolosa fibra.
La CNA ha perciò richiesto un incontro urgente con l'Inps e L'Inail per arrivare ad una definizione corretta dei destinatari dei benefici.
Secondo l'associazione degli artigiani, l'interpretazione riduttiva dell'Inps e dell'Inail riconoscerebbe i benefici contributivi solo ai lavoratori dipendenti.
La legge 257 del 1992 consente ai lavoratori sottoposti esposti all'amianto per oltre 10 anni, di beneficiare di una maggiorazione di 1,5 volte del periodo contributivo. In pratica, per ogni due anni di contributi, ne viene riconosciuto un'altro valido ai fini pensionistici. L'inail è incaricato di accertare i danni dell'esposizione mentre all'Inps e demandato il compito di erogare i benefici.
La Confartigianato contesta quindi l'esclusione di tutti quei lavoratori artigiani che negli anni sono stati esposti in moltissime lavorazioni: dall'estrazione alla lavorazione dell'amianto per produrre manufatti edilizi ma anche freni e frizioni. Oppure le operazioni di rimozione e demolizione delle innumerevoli opere contenenti la pericolosa fibra.
La CNA ha perciò richiesto un incontro urgente con l'Inps e L'Inail per arrivare ad una definizione corretta dei destinatari dei benefici.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.