RIAPRONO LE SCUOLE: ATTENTI A NON FARVI MALE!

«In Italia gli allievi e gli studenti frequentanti scuole di ogni ordine e grado, comprese le università, sono circa 10 milioni, ma non tutti sono assicurati».

Così dichiara il Servizio Consulenza Statistico Attuariale della direzione centrale dell’INAIL a proposito degli infortuni accaduti a studenti di tutte le scuole pubbliche e private nello svolgimento delle attività tecnico scientifiche.

Sono, infatti, esclusi dalla copertura obbligatoria gli allievi delle scuole materne per i quali l’attività ludica non è sottoposta a tutela da parte dell’INAIL e solo di recente sono stati inclusi quelli delle elementari per le attività legate all’utilizzo del computer.

In Italia, nel solo 2004 le denunce di infortunio sono state oltre 92mila (90mila circa relative a scuole pubbliche e 2mila a private), in aumento del 2% circa rispetto all’anno precedente. In continua crescita gli infortuni occorsi a studenti di nazionalità straniera: circa 4 mila lo scorso anno.

La regione con il maggior numero di denunce è la Lombardia, ma se si tiene conto del numero di studenti, le regioni a maggior rischio sono il Piemonte e l’Emilia Romagna.

Interessanti le caratteristiche dello studente infortunato: il 38% ha un’età compresa tra i 12 e i 14 anni e poco meno del 60% è di sesso maschile.

Nel 28% dei casi la principale forma di accadimento è costituita da “colpito” da oggetti di varia natura, mentre l’agente materiale più coinvolto è il pallone nel 38% dei casi, seguito a distanza dal pavimento (17%).

Per quanto riguarda le parte del corpo più colpite da lesioni, la mano è al primo posto nel 31% dei casi, mentre la natura della lesione è rappresentata da lussazioni nel 40% dei casi.

Per approfondimenti è disponibile nel sito dell’Inail una tabella riassuntiva dei dati sugli infortuni.