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Di sicuro al sicuro: la sicurezza spiegata nelle scuole
"Di sicuro... al sicuro. La salute e la sicurezza entrano in biblioteca" è un progetto che nasce nell’ambito di una linea strategica perseguita dall’Inail, che riconosce nella scuola, quale luogo privilegiato per promuovere valori e principi educativi, il punto di forza e di svolta da cui partire per favorire nei bambini e nei giovani una cultura della prevenzione dei rischi, che li accompagni poi lungo l’arco della vita. Ciò, anche alla luce delle attuali indicazioni normative in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che rimarcano l’importanza di sensibilizzare i futuri lavoratori alla prevenzione negli ambienti di vita (a scuola, a casa, per la strada, sul territorio) e sul lavoro, per consentire l’acquisizione e lo sviluppo di stili di vita sani e sicuri. A tal fine, gli insegnanti, in qualità di educatori essenziali al fianco delle famiglie, sono chiamati ad avvalersi di una efficace e congrua metodologia di intervento, per trasferire le conoscenze e incentivare nei bambini/giovani comportamenti corretti. In questo senso, il progetto intende proporre e fornire materiali e strumenti informativi/formativi e ludico/didattici mirati, che, con differenti modalità di comunicazione, possono essere di ausilio al corpo docente, nel veicolare e promuovere tra gli alunni la diffusione della cultura della salute e sicurezza.
A titolo esemplificativo, alcune delle attività realizzate riguardano:
Laboratorio didattico applicativo “Giochiamo con ...l’ERGONOMIA”!!!! (per materne ed elementari)
Il primo laboratorio applicativo rivolto alle materne ed alle elementari riguarda l’ ergonomia, vale a dire gli aspetti relativi alla postura, alla movimentazione dei carichi e all’arredamento scolastico con l’indicazione delle strategie che possono essere messe in atto, per consentire di eseguire in sicurezza le varie attività della vita scolastica. In particolare, il laboratorio intende fornire gli elementi necessari per comprendere le cause del mal di schiena e soprattutto, coinvolgendo direttamente i bambini, si pone l’obiettivo di insegnare l’utilizzo corretto dello zainetto scolastico.
Metodologia
L’attività prevede un brainstorming che consiste nell’utilizzo di una tecnica creativa finalizzata a far emergere un insieme di idee ed esperienze da parte dei bambini/ragazzi. Il dott. Salvo La schiena, protagonista di tale attività, raccoglie le esperienze degli alunni relative al mal di schiena, in particolare chiedendo loro:
se hanno mai sofferto di mal di schiena;
di descrivere il contesto in cui si è manifestato il mal di schiena;
quali sono state le cause che lo hanno provocato.
Quindi scrive su dei post-it le situazioni che, secondo i bambini, hanno provocato il loro mal di schiena e li invita ad attaccare i post-it su una lavagna, stimolando la loro interattività.
Successivamente il dott. Salvo La schiena raccoglie le risposte fornite in tre gruppi:
1.Mal di schiena dovuto a posizioni incongrue e fisse
Sono stato seduto troppo tempo ...
Ho dormito con la schiena piegata ...
Ho giocato alla playstation troppo a lungo ...
Ho fatto i compiti tutto il pomeriggio ... ecc.
2.Mal di schiena dovuto a movimentazione di carichi
Ho spostato la scatola dei giochi che è pesante ...
Ho preso in braccio il fratellino ...
Ho portato lo zainetto sulle spalle per tutta la strada ... ecc.
3. Mal di schiena dovuto a traumi
Sono caduto e ho battuto la schiena ...
Ho fatto la lotta con il mio compagno ...
Sono caduto dalla sedia ... ecc.
Ciò, per far notare che il mal di schiena è dovuto a queste tre principali cause:
posizioni viziate mantenute a lungo;
movimentazione di carichi pesanti;
traumi.
Il dott. Salvo La schiena spiega che il principale “carico pesante” che viene movimentato è lo zainetto scolastico, quindi elenca una serie di caratteristiche che uno zainetto “ergonomico” dovrebbe avere ed i comportamenti consigliati per utilizzarlo in maniera corretta. In particolare, invita ogni bambino ad esercitarsi praticamente ad indossare lo zaino in maniera sicura: sollevarlo da terra piegandosi sulle ginocchia, poggiarlo su di un tavolo, girarsi con le spalle al tavolo ed indossare le bretelle, senza flettere o ruotare il tronco, eventualmente piegandosi sulle ginocchia.
L’attività è svolta con il supporto di alcune slides esplicative.
Progetto-scuole “Di sicuro...al sicuro. La salute e la sicurezza entrano in biblioteca” - giornalino che raccoglie l’esperienza 2012 (formato PDF, 5.99 Mb)
RPS
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: alessandro claudio orefice - likes: 0 | 30/06/2013 (21:57:27) |
Mirabilia! Stupende realizzazioni! Complimenti a chi lavora su progetti di paideia come questo con il cucciolo d'uomo; chè domani diventi mammifero gerarchico adulto in posizione di garanzia matura e consapevole in una organizzazione; un esempio pedagogico come questo fa giustizia del fatto che anche in periodi di crisi [eh già: perché in periodo non di crisi, quando mai è stata fatta formazione con questo senso del 'dovere' nel 90% delle imprese italiane?], chi è operatore della prevenzione, primo consulente e primus mover del DdL, ogni qualvolta con il suo atteggiamento accondiscendente rinunci a guidare quest'ultimo nella corretta lettura andragogica del codice semantico dell'art. 41 della Costituzione: così riducendosi day by day a fare da zerbino per le richieste rivoltegli di risparmiare in coinvolgimento e nei costi di una cultura collusiva per pratiche di lavoro sicure perché condivise dalle persone e validate dall'evoluzione scientifica e tecnologica. |