La Carta di Lorenzo e la sicurezza nei contesti scolastici e formativi
Roma, 4 Nov – In un’azienda di Lauzacco, in provincia di Udine, il 21 gennaio 2022 il diciottenne Lorenzo Parelli perde la vita dopo essere stato travolto da una putrella all’interno di un’azienda meccanica.
Il giovane stava frequentando le ore formative dei “Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento” (PCTO), che hanno preso il posto dell' alternanza scuola-lavoro, ore obbligatorie e propedeutiche allo svolgimento degli esami del settore meccanica industriale di un Istituto di Formazione Professionale.
Un tragico incidente che non sarebbe mai dovuto accadere. Anche perché, come ricordato dal Presidente Sergio Mattarella incontrando i genitori, il valore del lavoro, per i giovani, e per chiunque, non può essere associato al rischio, alla dimensione della morte.
Proprio in relazione a questo tragico incidente è stato elaborato un documento – la “Carta di Lorenzo” – che, dedicato alla sua memoria, vuole promuovere una cultura della sicurezza sul luogo di lavoro nei contesti scolastici e formativi, a integrazione e sostegno degli interventi previsti dalla normativa in materia di sicurezza sul lavoro.
Un documento che è stato recentemente firmato anche dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini.
Nel presentare il documento e la recente sottoscrizione di Confindustria ci soffermiamo sui seguenti argomenti:
- I principi della Carta di Lorenzo
- Cosa dice la Carta di Lorenzo alle aziende
- La sottoscrizione di Confindustria e le parole del Capo dello Stato
I principi della Carta di Lorenzo
Come ricordato in uno spazio web della Regione Friuli Venezia Giulia la Carta di Lorenzo è una sorta di “manifesto” sottoscritto nel 2023 dalla famiglia di Lorenzo Parelli e dall’Amministrazione regionale, insieme a scuole, imprese, sindacati e altre istituzioni, per “sottolineare l’impegno comune alla creazione di una rete di formazione e lavoro più sicura e alla promozione di una cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro diffusa, partecipata e consapevole”.
La Carta di Lorenzo che, come abbiamo visto, ha l’obiettivo di promuovere una cultura della sicurezza sul luogo di lavoro nei contesti scolastici e formativi definisce alcuni principi fondanti che “coinvolgono studenti, sistema scolastico e formativo e imprese, a partire da un concetto fondamentale: la centralità dello studente, ovvero una persona in formazione, che non deve essere considerato un lavoratore esperto bensì una persona con precisi bisogni formativi e difficoltà legate alla novità dell’ambiente aziendale”.
Questi i punti per “implementare la sicurezza durante i periodi di formazione in azienda:
- il coinvolgimento degli studenti nella progettazione dei percorsi formativi, attraverso una loro rappresentanza nei tavoli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Amministrazione regionale;
- l’inserimento degli studenti in ambienti adeguati e coerenti con l’ esperienza scolastica;
- Il collegamento costante tra studente e tutor scolastico e tra questo e il tutor aziendale per il monitoraggio continuo del percorso;
- una formazione dedicata a tutor scolastico e tutor aziendale sulla prevenzione e sicurezza sul lavoro;
- un sistema per il riconoscimento di requisiti preferenziali per le imprese che ospitano studenti, basati sulla presenza di un sistema strutturato e consolidato per la tutela della sicurezza”.
Cosa dice la Carta di Lorenzo alle aziende
Riprendiamo alcune indicazioni proprio dalla Carta di Lorenzo relativamente alle aziende.
Si indica che una grande responsabilità in materia di sicurezza sul luogo di lavoro ‘spetta alle imprese che ospitano gli studenti in alternanza scuola-lavoro o in stage aziendali. L'adesione ai principi della Responsabilità Sociale d'impresa, di cui la sicurezza è parte fondamentale e imprescindibile, costituisce un fattore importante sia rispetto alla qualità del dialogo sociale e della contrattazione collettiva nell'ambito della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, sia rispetto al coinvolgimento dei lavoratori, per creare una cultura della sicurezza diffusa, partecipata e consapevole”.
Si segnala poi che le aziende che ospitano percorsi formativi e progetti di alternanza scuola-lavoro ‘svolgono un servizio di interesse pubblico contribuendo, anche con un apporto paritario in termini di tempo rispetto a quello fornito dalle istituzioni formative o scolastiche, alla formazione di giovani cittadini. Il ruolo e la responsabilità sociale dell'impresa in tal senso devono essere riconosciuti e valorizzati in ordine soprattutto al fatto che garantisce equità a tutti gli studenti nel trattamento formativo’.
Un riconoscimento che, come abbiamo visto relativamente ai principi, passa ‘dall'individuazione di alcuni requisiti che contraddistinguano le imprese che offrono una reale formazione agli studenti dalle altre, consentendo loro di essere favorite nell'inserimento di studenti nel proprio contesto produttivo. A fronte della sottoscrizione di un vero e proprio patto formativo necessario per garantire la qualità pedagogica, l'equità delle opportunità formative rivolte ai giovani e la presenza di tutor adeguatamente formati la cui valenza professionale ed educativa è valorizzata a livello normativo e contrattuale, le imprese possono vedersi riconosciute dalla Pubblica amministrazione corsie preferenziali di accesso ai servizi pubblici’.
È anche opportuno – tra le altre cose indicate nella Carta – ‘incoraggiare lo scambio d'informazioni e buone prassi a livello europeo per creare ambienti di lavoro sani e sicuri, in particolar su un tema, quello della sicurezza, che richiede un approccio sistemico e di rete, da costruire in sinergia tra tutti gli attori coinvolti’.
La sottoscrizione di Confindustria e le parole del Capo dello Stato
Come indicato nella premessa dell’articolo, il Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, in occasione del Consiglio Generale, ha recentemente sottoscritto la "Carta di Lorenzo", alla presenza dei genitori del giovane.
Con la firma, come ricordato sul sito di Confindustria, la Confederazione generale dell'industria italiana (Confindustria) si impegna a “promuovere la sicurezza sul lavoro nei contesti scolastici e formativi attraverso azioni mirate a prevenire gli incidenti e ad implementare la tutela della salute e della sicurezza dei giovani coinvolti in esperienze professionali”.
Lo stesso Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha indicato in un messaggio che la sottoscrizione della ‘Carta di Lorenzo’ in una sede significativa come il Consiglio Generale di Confindustria, “sottolinea l’impegno che il sistema delle imprese intende assumere nei confronti della sicurezza negli ambienti di lavoro per una maggiore tutela degli studenti impegnati in percorsi di formazione in azienda”.
Ed infatti il manifesto firmato – ha dichiarato lo stesso Orsini – “rappresenta la volontà delle imprese di rafforzare ulteriormente l’impegno per la sicurezza, attraverso lo sviluppo di una cultura organizzativa orientata alla prevenzione e alla formazione”. Viene poi ringraziato il Capo dello Stato per le sue parole e Confindustria conferma il suo impegno “verso un obiettivo comune e condiviso: azzerare le morti sul lavoro. Siamo convinti che la strada corretta sia intervenire ex ante e abbiamo già avviato un dialogo con i sindacati in questa direzione. Tragedie come quella accaduta a Lorenzo non devono ripetersi mai più e per questo occorre agire sulla prevenzione, implementando procedure di sicurezza efficaci, aggiornando costantemente i macchinari e formando adeguatamente il personale”.
Ricordiamo, infine, che, riguardo al caso giudiziario connesso alla morte di Lorenzo Parelli, c’è stato recentemente l’accoglimento del patteggiamento dell’azienda e sono state comminate le prime condanne.
RTM
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