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Banche: formazione e informazione per la sicurezza
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Ammonta a 700 milioni di euro la cifra che nel 2004 le banche italiane hanno investito per la sicurezza dei dipendenti e dei clienti, pari al 5% dell’utile netto delle banche.
Il dato è stato reso noto nel corso del Convegno organizzato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) “Banche e sicurezza 2005: soluzioni, strumenti e metodologie per una nuova strategia di protezione”, svoltosi a Roma nei giorni scorsi.
L’incontro ha fatto il punto sulle strategie adottate nel corso dell’ultimo anno e sulle prospettive future per la prevenzione dei crimini ai danni degli istituti di credito, sia per quanto riguarda la protezione dei clienti e dei dipendenti, sia con riferimento alla difesa dei sistemi informativi e alla tutela della continuità dell’attività bancaria.
Le relazioni hanno spaziato dalla sicurezza informatica al trasporto valori, dalla videoregistrazione alla prevenzione delle rapine.
Riguardo a questo ultimo punto è stata sottolineata l’importanza della formazione e dell’informazione dei dipendenti affinché sappiano come comportarsi prima, durante e dopo le rapine in banca.
In uno sportello bancario infatti il rischio rapina, come tale, deve essere valutato dal datore di lavoro. Al datore di lavoro spetta inoltre mettere in atto adeguate misure di prevenzione e protezione e fornire una adeguata informazione e formazione . [Si veda PuntoSicuro n.1234, n.2136].
Tra le iniziative presentate nel corso del convegno vi è la prossima distribuzione in tutti i 30.000 sportelli bancari italiani di una Guida antirapina destinata ai lavoratori allo sportello, contenente anche indicazioni per la prevenzione delle rapine.
Uno strumento utile, ma che certamente non può esaurire la formazione dei dipendenti al riguardo.
Come ricordava il dott. Guariniello, procuratore di Torino, intervenuto a ExpoSicuramente nell’aprile scorso, “la formazione non può limitarsi alla mera predisposizione di opuscoli.” [Si veda PuntoSicuro n.2136].
Nel corso del convegno di Roma, si è inoltre discusso della collaborazione con le Forze dell’ordine, con particolare attenzione al Patto anticrimine già firmato tra banche e prefetture in 52 provincie italiane.
Al convegno è stata anche presentata la nuova versione di Ossif, l’Osservatorio sulla sicurezza fisica. Si tratta di una banca dati centralizzata con tutte le informazioni, d’ora in poi consultabili in tempo reale dai responsabili della sicurezza delle banche, relative alle rapine e ai furti. E contiene tutti i dati sulle dotazioni di sicurezza degli sportelli bancari.
“Uno strumento - afferma l’ABI - che consente alle banche di disporre delle informazioni necessarie per decidere le azioni più efficaci ed efficienti per contrastare la criminalità.”
Ammonta a 700 milioni di euro la cifra che nel 2004 le banche italiane hanno investito per la sicurezza dei dipendenti e dei clienti, pari al 5% dell’utile netto delle banche.
Il dato è stato reso noto nel corso del Convegno organizzato dall’ABI (Associazione Bancaria Italiana) “Banche e sicurezza 2005: soluzioni, strumenti e metodologie per una nuova strategia di protezione”, svoltosi a Roma nei giorni scorsi.
L’incontro ha fatto il punto sulle strategie adottate nel corso dell’ultimo anno e sulle prospettive future per la prevenzione dei crimini ai danni degli istituti di credito, sia per quanto riguarda la protezione dei clienti e dei dipendenti, sia con riferimento alla difesa dei sistemi informativi e alla tutela della continuità dell’attività bancaria.
Le relazioni hanno spaziato dalla sicurezza informatica al trasporto valori, dalla videoregistrazione alla prevenzione delle rapine.
Riguardo a questo ultimo punto è stata sottolineata l’importanza della formazione e dell’informazione dei dipendenti affinché sappiano come comportarsi prima, durante e dopo le rapine in banca.
In uno sportello bancario infatti il rischio rapina, come tale, deve essere valutato dal datore di lavoro. Al datore di lavoro spetta inoltre mettere in atto adeguate misure di prevenzione e protezione e fornire una adeguata informazione e formazione . [Si veda PuntoSicuro n.1234, n.2136].
Tra le iniziative presentate nel corso del convegno vi è la prossima distribuzione in tutti i 30.000 sportelli bancari italiani di una Guida antirapina destinata ai lavoratori allo sportello, contenente anche indicazioni per la prevenzione delle rapine.
Uno strumento utile, ma che certamente non può esaurire la formazione dei dipendenti al riguardo.
Come ricordava il dott. Guariniello, procuratore di Torino, intervenuto a ExpoSicuramente nell’aprile scorso, “la formazione non può limitarsi alla mera predisposizione di opuscoli.” [Si veda PuntoSicuro n.2136].
Nel corso del convegno di Roma, si è inoltre discusso della collaborazione con le Forze dell’ordine, con particolare attenzione al Patto anticrimine già firmato tra banche e prefetture in 52 provincie italiane.
Al convegno è stata anche presentata la nuova versione di Ossif, l’Osservatorio sulla sicurezza fisica. Si tratta di una banca dati centralizzata con tutte le informazioni, d’ora in poi consultabili in tempo reale dai responsabili della sicurezza delle banche, relative alle rapine e ai furti. E contiene tutti i dati sulle dotazioni di sicurezza degli sportelli bancari.
“Uno strumento - afferma l’ABI - che consente alle banche di disporre delle informazioni necessarie per decidere le azioni più efficaci ed efficienti per contrastare la criminalità.”
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