Analfabetismo di ritorno dei lavoratori e sicurezza sul lavoro: quali conseguenze?
L'articolo esamina il fenomeno dell'analfabetismo di ritorno, o l'analfabetismo funzionale, e il suo impatto sulla sicurezza sul lavoro. Questa condizione, che colpisce una significativa porzione della popolazione italiana, comporta la difficoltà di comprendere e applicare le informazioni scritte, limitando l'efficacia della formazione e delle procedure aziendali. L'analisi evidenzia come i lavoratori con analfabetismo funzionale possano affrontare ostacoli nella comprensione delle normative, nella comunicazione e nell'utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI), aumentando il rischio di incidenti sul lavoro.
Per mitigare tali problematiche, vengono proposte strategie innovative, tra cui la semplificazione dei materiali didattici, l'adozione di metodologie formative visive e pratiche, il supporto individualizzato, e l'impiego di tecnologie assistive. Inoltre, si sottolinea l'importanza di creare un ambiente formativo inclusivo e di promuovere una sensibilizzazione adeguata tra formatori e dirigenti.
L'articolo conclude sostenendo che affrontare l'analfabetismo funzionale richiede un impegno concertato tra aziende, formatori e istituzioni. L'obiettivo è rendere la formazione sulla sicurezza sul lavoro accessibile e comprensibile a tutti i lavoratori, migliorando al contempo la sicurezza e l'inclusività tra i soggetti della sicurezza e i lavoratori.
Introduzione
L'analfabetismo di ritorno, o analfabetismo funzionale, si riferisce alla perdita delle competenze di lettura e scrittura acquisite durante l'istruzione scolastica, spesso a causa di un uso limitato di queste abilità nella vita quotidiana. Questo fenomeno ha implicazioni significative nella vita quotidiana ma in particolare per la sicurezza sul lavoro, poiché la comprensione delle informazioni e delle istruzioni acquisite durante corsi di formazione o direttamente sul posto di lavoro è cruciale per garantire un ambiente di lavoro sicuro.
L'analfabetismo funzionale è un fenomeno ampiamente diffuso in Italia. L'OCSE definisce come analfabeta funzionale una persona che, pur avendo le abilità di lettura e scrittura basilari, non è in grado di comprendere e utilizzare in modo efficace le informazioni, scritte e/o orali, acquisite nella vita quotidiana e lavorativa. Secondo recenti studi, una percentuale significativa della popolazione italiana rientra in questa categoria, con cifre che variano tra il 25% e il 30%. Questo significa che circa un terzo della forza lavoro italiana può incontrare difficoltà nella comprensione di testi complessi, come regolamenti, procedure e normative di sicurezza.
Le ragioni di questa situazione sono molteplici: fattori culturali, un sistema educativo che non sempre promuove lo sviluppo di competenze, pratiche di lettura e comprensione, e una certa discontinuità nell'apprendimento dopo l'uscita dal percorso scolastico. Questa realtà ha conseguenze dirette sulla sicurezza sul lavoro, poiché il rispetto delle normative è spesso subordinato alla comprensione dei rischi e delle procedure.
Naturalmente sarà necessario adottare strategie formative e contenuti didattici mirati a garantire l'accessibilità e l'efficacia dell'apprendimento di soggetti con analfabetismo culturale, rispettando i bisogni specifici di ciascun individuo anche in relazione alle loro attività specifiche.
Su tali tematiche dovranno essere sensibilizzati e formati anche i docenti a cui spetterà il compito di valutare il livello di alfabetismo dei discenti affidati loro e adeguare, dopo attenta analisi, i contenuti e le didattiche secondo canoni che possano assicurare una efficace formazione tale da poter garantire, in particolare per la formazione sulla sicurezza sul lavoro, risultati identici a quelli che si richiedono per le persone normodotate.
Analfabetismo di ritorno e sicurezza sul lavoro: quali conseguenze.
La sicurezza sul lavoro rappresenta un aspetto cruciale in qualsiasi azienda, poiché garantire un ambiente sicuro e privo di rischi è fondamentale per il benessere dei lavoratori. Ne deriva che la presenza di lavoratori con analfabetismo funzionale può rendere più complessa l'efficacia delle misure di sicurezza. Questo articolo esplora la relazione tra analfabetismo funzionale e sicurezza sul lavoro, analizzando come questa condizione possa influenzare la capacità dei lavoratori di apprendere le norme di sicurezza e di applicarle correttamente.
Le norme di sicurezza sul lavoro, specialmente in un periodo di rapida e complessa ristrutturazione tecnologica, richiedono in continuazione la lettura e la comprensione di manuali, regolamenti e istruzioni. I lavoratori con analfabetismo di ritorno possono avere sicuramente difficoltà a comprendere questi documenti, aumentando il rischio di incidenti dovuti all'ignoranza delle procedure corrette nell’utilizzo di nuove e sempre più complesse attrezzature.
Un punto cruciale riguarda la capacità dei lavoratori con analfabetismo funzionale nell’apprendere e assimilare i concetti relativi alla sicurezza sul lavoro. Il problema principale risiede nella difficoltà di comprendere contenuti complessi e specifici che utilizzano un linguaggio tecnico o astratto che il lavoratore con analfabetismo funzionale non riesce ad interpretare e ad applicare nelle normali procedure lavorative.
Gli analfabeti funzionali tendono a:
- Avere difficoltà nella comprensione di testi scritti complessi o tecnici.
- Necessitare di istruzioni più pratiche e visive, poiché il testo scritto da solo può risultare incomprensibile.
- Perdere informazioni importanti durante la lettura di documenti di sicurezza, come istruzioni per il corretto utilizzo dei macchinari.
Sebbene gli analfabeti funzionali possano acquisire conoscenze pratiche, è evidente che la loro capacità di apprendere norme astratte o di comprensione insieme al significato di determinati simboli o istruzioni scritte è ridotta. Questo può tradursi in una carenza di conoscenza e attenzione riguardo ai potenziali rischi e alle modalità per prevenirli.
In particolare, da quanto detto si possono ipotizzare diversi scenari, come:
1. Comprensione Inadeguata delle Norme di Sicurezza
Le norme di sicurezza sul lavoro spesso richiedono la lettura e la comprensione di manuali, regolamenti e istruzioni. I lavoratori con analfabetismo di ritorno possono avere difficoltà a comprendere questi documenti, aumentando il rischio di incidenti dovuti all'ignoranza delle procedure corrette.
2. Inefficacia della Formazione e Addestramento
La formazione sulla sicurezza solitamente prevede materiali scritti, presentazioni e quiz. I lavoratori con scarse competenze di lettura e scrittura possono trovare difficile seguire la formazione, risultando meno preparati a gestire situazioni di emergenza o a riconoscere i rischi.
3. Comunicazione insussistente
La comunicazione efficace tra i lavoratori e tra i lavoratori e la dirigenza è fondamentale per la sicurezza. L'analfabetismo funzionale può ostacolare la capacità di comunicare chiaramente ed efficacemente per comprendere le informazioni cruciali, come avvisi di pericolo, segnali di allarme e istruzioni operative.
4. Difficoltà nella Registrazione e Segnalazione degli Incidenti
La registrazione accurata degli incidenti e dei quasi incidenti è essenziale per analizzare i rischi e prevenire future occorrenze. I lavoratori con difficoltà di scrittura possono non essere in grado di segnalare correttamente gli incidenti, portando a una sottostima dei problemi di sicurezza.
5. Mancata Comprensione delle procedure di Sicurezza
Le procedure e le schede di sicurezza dei materiali (SDS) contengono informazioni cruciali sui rischi associati ai materiali pericolosi e le procedure per gestirli in sicurezza. L'incapacità di comprendere ed applicare queste informazioni può portare a esposizioni pericolose e conseguentemente ad incidenti sul lavoro.
6. Difficoltà nell'Uso di Attrezzature di Protezione Individuale (DPI)
L'uso corretto dei DPI richiede la comprensione delle istruzioni di utilizzo e manutenzione. I lavoratori che non comprendono queste istruzioni possono usare in modo errato i DPI, riducendo la loro efficacia e aumentando il rischio di lesioni.
Proposte per mitigare l'Impatto dell'Analfabetismo di Ritorno
L'analfabetismo di ritorno rappresenta una delle problematiche educative più complesse della società contemporanea. In un'epoca dominata dalla tecnologia, la diffusione delle informazioni e la necessità di aggiornarsi costantemente, è paradossale osservare un fenomeno che sembra contraddire i progressi raggiunti in campo educativo e della conoscenza.
In particolare, nel campo della sicurezza sul lavoro è fondamentale l’esigenza che i lavoratori siano in grado di apprendere efficacemente le informazioni e nozioni che vengono loro trasmesse tramite un corposo programma di formazione ed addestramento finalizzato a garantire la loro incolumità nello svolgimento dei loro compiti.
Appare evidente la necessità, in presenza di lavoratori che presentino segnali di analfabestismo di ritorno, di adeguare i contenuti e le metodologie delle attività formative alle loro esigenze.
Ciò significherà rivisitare ed adeguare quanto previsto dagli Accordi Stato-Regione per la formazione alla sicurezza sul lavoro inserendo metodiche formative che prevedano:
- Formazione Visiva e Pratica: Utilizzo di metodi di formazione che enfatizzino le dimostrazioni pratiche e le spiegazioni visive in modo da aiutare a superare le barriere dell'analfabetismo funzionale.
- Materiali di Formazione e addestrativi semplificati: Creazione e/o rivisitazione dei materiali di formazione al fine di utilizzare un linguaggio semplice, immagini e diagrammi che possano migliorare la comprensione. Sarà utile includere infografiche, diagrammi e immagini per spiegare concetti complessi in modo visivo, utilizzando pittogrammi chiari e riconoscibili nei manuali e nelle istruzioni di sicurezza.
- Supporto Individualizzato: Fornire supporto e tutoraggio personalizzato ai lavoratori con maggiori ed evidente difficoltà di lettura e scrittura. Nei casi di maggiore criticità, individuare e assegnare dei mentor tra i colleghi che possano aiutare i lavoratori con analfabetismo di ritorno a comprendere le norme di sicurezza.
- Tecnologie Assistive: Utilizzare tecnologie che possono aiutare nella lettura e comprensione dei testi, come software di sintesi vocale. Sviluppare o utilizzare applicazioni mobile che possano offrire istruzioni di sicurezza in formati audio e video direttamente sul posto di lavoro.
- Ambiente di Apprendimento Inclusivo: Promuovere un ambiente formativo in cui i lavoratori si sentano a proprio agio nel chiedere aiuto e discutere delle loro difficoltà senza timore di stigma.
Conclusione
L'analfabetismo di ritorno rappresenta una sfida significativa per la sicurezza sul lavoro. È essenziale che le organizzazioni riconoscano questo problema e adottino misure proattive per assicurare che tutti i lavoratori, indipendentemente dalle loro capacità di lettura e scrittura, possano comprendere e seguire le pratiche di sicurezza. Tale esigenza appare oggi ancora più pressante per l’elevato numero di lavoratori stranieri che vengono impiegati nelle aziende italiane che, oltre a possibili profili di analfabetismo da ritorno o addirittura strutturale, possono evidenziare difficoltà di comprensione a causa di una approssimativa conoscenza della lingua italiana. Questo non solo migliorerà la sicurezza, ma contribuirà a migliorare la comunicazione tra i lavoratori e tra i lavoratori e i vertici aziendali contribuendo a realizzare un ambiente di lavoro più inclusivo e produttivo.
Dovrà essere cura di chi gestisce la sicurezza sul lavoro nell’azienda:
- organizzare sessioni di formazione continua per assicurarsi che le conoscenze di sicurezza dei lavoratori siano aggiornate.
- effettuare esercitazioni pratiche regolari per rafforzare la comprensione delle procedure di sicurezza.
- formare gruppi di lavoro omogenei che includano rappresentanti dei lavoratori per discutere e migliorare le pratiche di sicurezza.
- Realizzare sondaggi e feedback: raccogliendo dai lavoratori impressioni, proposte e suggerimenti per identificare aree di miglioramento e adattare le strategie di formazione.
Aderire a questa visione dell’ambiente di lavoro, implementare queste strategie ed essere consapevoli delle problematiche e della sussistenza delle criticità dei processi di apprendimento richiede impegno e risorse, ma è essenziale per garantire un ambiente di lavoro sicuro e inclusivo.
Adottare un approccio innovativo, variegato e personalizzato per la formazione sulla sicurezza, che non sia solo di facciata e di rispetto delle normative ma finalizzato realmente a rendere i lavoratori consapevoli e pronti a fronteggiare i rischi ed i pericoli, può aiutare a superare le barriere dell'analfabetismo di ritorno e ridurre significativamente i rischi di incidenti sul lavoro.
Francesco Naviglio
Formatore qualificato, auditor di sistemi di gestione
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