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"Divertimento sicuro"
Per combattere l'abuso di alcool e l'uso di droghe tra i giovani, la Regione Toscana darà presto il via al progetto "Divertimento sicuro" che sarà realizzato presso pub e discoteche.
L’iniziativa prevede la creazione di spazi dedicati all'informazione dei giovani, la riduzione dell'impatto acustico, l'apertura di veri e propri spazi di decantazione, la diffusione di materiali informativi, l'incentivo dell'uso di analcolici, l'istruzione per interventi di primo soccorso.
Ma ciò che caratterizza il progetto è principalmente la formazione dei gestori, ma anche dei disk jockey, dei barman, degli art director, degli addetti alla sicurezza, dei guardarobieri e del personale dei locali.
“L'obiettivo – si legge nel comunicato della regione - è quello di trasformarli in "attori della prevenzione", in persone capaci cioè di osservare e comunicare con il mondo giovanile, così da porsi come referenti per tutti quegli atteggiamenti connessi ai comportamenti di abuso.”
Vale sempre, quindi, il “buon esempio”.
Per definire il progetto, in Regione si è svolto un primo incontro tra l'assessore regionale al diritto alla salute, i responsabili del Silb (il sindacato che raggruppa gli imprenditori dei locali da ballo) e della Fipe (la Federazione dei pubblici esercizi); è stato convenuto di dare rapido impulso al progetto, finanziato con 70.000 euro.
"Al termine del percorso - conclude l'assessore regionale - contiamo di redigere un vero e proprio albo dei locali impegnati in quest'opera di prevenzione”.
L’iniziativa prevede la creazione di spazi dedicati all'informazione dei giovani, la riduzione dell'impatto acustico, l'apertura di veri e propri spazi di decantazione, la diffusione di materiali informativi, l'incentivo dell'uso di analcolici, l'istruzione per interventi di primo soccorso.
Ma ciò che caratterizza il progetto è principalmente la formazione dei gestori, ma anche dei disk jockey, dei barman, degli art director, degli addetti alla sicurezza, dei guardarobieri e del personale dei locali.
“L'obiettivo – si legge nel comunicato della regione - è quello di trasformarli in "attori della prevenzione", in persone capaci cioè di osservare e comunicare con il mondo giovanile, così da porsi come referenti per tutti quegli atteggiamenti connessi ai comportamenti di abuso.”
Vale sempre, quindi, il “buon esempio”.
Per definire il progetto, in Regione si è svolto un primo incontro tra l'assessore regionale al diritto alla salute, i responsabili del Silb (il sindacato che raggruppa gli imprenditori dei locali da ballo) e della Fipe (la Federazione dei pubblici esercizi); è stato convenuto di dare rapido impulso al progetto, finanziato con 70.000 euro.
"Al termine del percorso - conclude l'assessore regionale - contiamo di redigere un vero e proprio albo dei locali impegnati in quest'opera di prevenzione”.
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