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Imparare dagli errori: ancora infortuni con le macchine nel settore tessile

Imparare dagli errori: ancora infortuni con le macchine nel settore tessile
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Industria tessile, cartaria

12/10/2023

Esempi di infortuni di lavoro nel settore produttivo tessile-abbigliamento. Un infortunio nelle attività di pulizia della zona caricatore e silos di un assortimento di carderia. Le dinamiche degli infortuni, il rischio macchina e la manutenzione.

Brescia, 12 Ott– Spesso l’attenzione dei media generalisti rimane poco tempo sul tema della salute e sicurezza sul lavoro. Ci arriva solo dopo i più gravi infortuni, si sofferma sulle eventuali lacune e criticità rilevate dalle indagini, per poi tornare ad occuparsi di altro lasciando tornare, purtroppo, in ombra gli importanti temi connessi alla sicurezza e salute sul lavoro.

 

È successo anche per il grave infortunio mortale che ha coinvolto qualche anno fa una donna di 22 anni che lavorava in un’azienda tessile nella provincia di Prato. Ma il problema è che gli infortuni professionali nel settore tessile e nel settore confezionamento di articoli di abbigliamento, continuano ad essere ancora molto numerosi. Alcuni dati, antecedenti la pandemia, indicano che nel 2019 sono stati circa 3500.

 

Per questo motivo torniamo oggi a parlare delle lavorazioni tessili di preparazione, apertura, mistatura, cardatura e pettinatura del filato, che sono le prime fasi di lavorazione dell’industria tessile. In queste fasi sono numerose le attrezzature, macchine e impianti utilizzate: ad esempio apritoi, battitoi, sfilacciatici, taglierine, frese, lupi battitori, macchine per cardatura (carde a cappelli, carde a cilindri spogliatori, garnettatrici, carde per campionatura).

E i rischi dei lavoratori non sono connessi solo all’uso di queste macchine, ma anche agli interventi di manutenzione, dove con manutenzione si intendono compiti molto diversi (ispezione, collaudo, misurazione, sostituzione, regolazione, riparazione, manutenzione, rilevazione guasti, sostituzione di pezzi, messa a punto, lubrificazione, pulizia, …).

 

La rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto e all’analisi degli infortuni, torna, dunque, ad occuparsi degli incidenti del settore tessile e abbigliamento con riferimento, in questo caso, alla manutenzione di un’attrezzatura di lavoro.

 

Il caso presentato è tratto dall’archivio di INFOR.MO., strumento per l'analisi qualitativa dei casi di infortunio collegato al sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi.

 

Questi gli argomenti trattati:



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Sicurezza Tessili - Categoria Istat: C - Attività Manifatturiere

 

Ancora infortuni durante la manutenzione nel settore tessile

Il caso presentato oggi riguarda un lavoratore che, al momento dell'infortunio, è addetto alle fasi di pulizia della zona caricatore e silos di un assortimento di carderia, una “vecchia attrezzatura senza nessun elemento di identificazione certo”.

 

L’infortunato decide di intervenire in questa zona in quanto si è accorto che i rulli del caricatore dell'assortimento n° 1 si bloccano, probabilmente perché su di essi si è creata una matassa di filo (rolla).

Per intervenire in tale zona il lavoratore provvede a rimuovere, mediante l'utilizzo di una chiave utensile, il riparo fisso posteriore che protegge da contatti accidentali il tappeto dentato del caricatore e i rulli del silos. Dopo aver rimosso il riparo fisso il lavoratore, senza aver arrestato il caricatore, con il tappeto dentato in funzione e soprattutto senza aver fermato il silos e i conseguenti rulli dello stesso, provvede alla pulizia dei rulli.

Durante questa fase viene ghermito dai rulli e rimane schiacciato prima con la mano e il braccio sinistro e poi, nel tentativo di liberarlo, anche con il braccio destro.

 

Successivamente il lavoratore ha riferito che “quando ha tolto il riparo di protezione i rulli erano fermi, probabilmente in quanto bloccati dalla rolla tessile che impediva a loro di poter ruotare. Appena l'infortunato, che dalle sue dichiarazioni riferisce di essere andato ad operare con il solito ‘gancio’ di metallo per togliere la rolla, ha liberato i rulli gli stessi, essendo non arrestati dal quadro comandi, sono ripartiti intrappolandogli entrambi le braccia”.

 

Questi i fattori causali nella scheda:  

  • “il filo si inceppa nella macchina”
  • l'infortunato “rimuove il riparo fisso senza fermare la rotazione dei rulli”.

 

Rischio macchina: principi e misure di prevenzione

Per raccogliere indicazioni per il miglioramento della prevenzione nel mondo tessile facciamo riferimento oggi al documento “Sicurezza macchine di PREPARAZIONE - MISTATURA – CARDERIA (Individuazione norme tecniche di riferimento)”, che è stato redatto da un Tavolo Interassociativo biellese con particolare riferimento alle macchine del comparto tessile nel territorio di Biella.

 

Nel documento si ricorda che “sono in larga misura macchine datate, prodotte antecedentemente l’entrata in vigore della direttiva macchine (D.Lgs. 17/2010 / ex D.P.R. 459/1996)” e “non sempre sono state oggetto di idonea manutenzione/interventi che garantisse nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza né sono state assoggettate alle misure di aggiornamento dei requisiti minimi di sicurezza in relazione al grado di evoluzione della tecnica della prevenzione e della protezione”.

 

Riprendiamo dal documento alcuni principi, requisiti e misure tecniche generali di sicurezza.

 

Si indica che il primo elemento per prevenire gli infortuni “è l’attenzione che ogni lavoratore deve prestare, specialmente nelle attività ripetitive o ritenute di pericolosità modesta. Da evitare perciò ogni comportamento di rilassamento del livello di attenzione durante qualunque tipo di operazione che si effettua”.

Infatti l’attenzione con la quale si svolge un incarico “limita le possibilità di incidente non solo per l’operatore ma anche ai colleghi di lavoro. L’attenzione da porre nel corso delle operazioni è frutto di regole di carattere generale che riguardano direttamente il comportamento dei lavoratori, tra queste, come ribadito anche nel D.Lgs. 81/08, sono da ricordare le principali:

  • attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dai superiori;
  • attenersi alle prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli;
  • non usare macchine o impianti senza autorizzazione e non eseguire operazioni e manovre non di propria competenza o di cui non si è a perfetta conoscenza, in caso di dubbio rivolgersi al proprio superiore;
  • usare con cura i dispositivi di sicurezza e i mezzi di protezione previsti;
  • segnalare ai propri superiori le deficienze dei dispositivi e dei mezzi di sicurezza e protezione, nonché le condizioni di pericolo di cui si viene a conoscenza;
  • non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di sicurezza e protezione senza apposita autorizzazione;
  • operare in stretto collegamento, visivo e/o verbale, ed in intesa quando il lavoro richiede l’intervento di più persone;
  • segnalare e riferire esattamente al più presto ai propri superiori, in merito agli infortuni o incidenti subiti;
  • non fumare”. 

 

Rimandiamo, infine, alla lettura di alcuni articoli e materiali connessi alla prevenzione degli infortuni nelle attività di manutenzione:

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Sito web di INFOR.MO.: nell’articolo abbiamo presentato la scheda di Infor.mo. 8082 (archivio incidenti 2002/2020).

 

 

Scarica le schede da cui è tratto l'articolo:

Imparare dagli errori - Ancora infortuni con le macchine nel settore tessile – la scheda di Infor.mo. 8082.

 


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