I quesiti sul decreto 81: il piano di emergenza antincendio nei cantieri
Quesito
C’è l’obbligo nei cantieri temporanei o mobili di redigere il piano di emergenza antincendio di cui all’art. 5 del D.M. 10/3/1998 sui criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro, nel caso che nello stesso siano occupati più di dieci lavoratori?
Risposta
Il quesito è finalizzato a sapere se nei cantieri temporanei o mobili di cui al Titolo IV del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 sussista o meno, nel caso in cui nello stesso operino più di dieci unità, l’obbligo di redigere il piano di emergenza antincendio e il dubbio sorto nel lettore è legato certamente a una convinzione molto diffusa che nei cantieri edili non sussista un vero e proprio pericolo di incendio la cui presenza costituisce il motivo per cui è richiesta la elaborazione del piano medesimo. Le cose però non stanno così in quanto sono numerose invece le attività che possono essere svolte nei cantieri edili nonché le situazioni che possono costituire in esso una fonte di innesco delle fiamme, molto spesso sottovalutate, quali ad esempio le operazioni di saldatura, l’uso delle fiamme libere e la presenza di bombole di gas per le operazione di impermeabilizzazione delle superfici, le fughe di gas nella costruzione e manutenzione degli impianti di adduzione del gas, la presenza di impianti elettrici difettosi, la presenza di bracieri di fortuna per il riscaldamento dei lavoratori, i mozziconi di sigaretta e perché no gli atti vandalici.
Più volte lo scrivente ha avuto modo di riscontrare personalmente la possibile presenza in un cantiere edile di un pericolo di incendio o di esplosione in occasione delle numerose indagini svolte e relative ad incidenti o ad eventi infortunistici quale, per citare alcuni degli episodi più significativi, quella effettuata in merito all’incendio del Teatro Petruzzelli di Bari o al vasto incendio verificatosi a Bari in un cantiere installato in un noto stabilimento per la produzione della birra, o all’infortunio mortale occorso ad un giovane lavoratore nel corso di alcuni lavori di ampliamento di una sala ricevimenti o all’esplosione verificatasi nel corso della costruzione di una rete di adduzione del gas.
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Rispondi Autore: Giuseppe Semeraro - likes: 0 | 27/09/2017 (14:54:17) |
Gerardo, mi pare di rammentare che l'obbligo di redazione di un Piano di emegenza nei luoghi di lavoro in genere è tuttora sancito (salvo norme verticale specifiche del Ministero degli Interni) dal DM 10/07/98, a cui il D.Lgs. 81/08 all'art. 46 c. 4 rimanda. Il suddetto decreto ministeriale, ormai obsoleto tra l'altro, all'art. 1 c. 3 pare esonerare il cantiere dalla redazione del Piano di emergenza. |