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La prevenzione nel settore della cantieristica navale

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

18/09/2008

La costruzione di yachts e megayachts: aspetti di prevenzione, analisi dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori nel mondo cantieristico navale.

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Il sito della Società Nazionale Operatori della Prevenzione (SNOP) ha recentemente pubblicato un manuale di prevenzione nel settore della cantieristica navale dal titolo “La costruzione di yachts e megayachts - il modello Viareggio - aspetti di prevenzione”.   
 
 
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Questa pubblicazione, realizzata dall’Azienda USL 12 Viareggio, dall’Amministrazione Provinciale di Lucca e dalla HPM Divisione Nautica, è il frutto dell’analisi di questo specifico comparto produttivo rispetto ai rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori “alla luce dell’esperienza complessiva maturata in tanti anni di attività del servizio pubblico”.
 
Come indicato nella Premessa, può “risultare utile per diffondere la cultura della prevenzione in cantiere tra gli studenti delle scuole tecniche che guardano ai cantieri come sbocco professionale, tra i lavoratori del comparto che ricoprono un ruolo tecnico dirigente, tra i Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza, tra chiunque, non avendo una conoscenza professionale specifica, voglia sapere di prevenzione nei cantieri navali di Viareggio”.
 
In quattordici capitoli si affronta la descrizione del contesto produttivo, le fasi lavorative con i rischi ad esse collegati, i problemi di coordinamento delle attività ed alcune caratteristiche proprie del distretto produttivo come le lavorazioni a banchina.
In particolare si parla dell’esposizione a stirene durante la costruzione di scafi, coperte e sovrastrutture, vengono descritti alcuni aspetti dell’organizzazione del lavoro.
 
 
L'indice della pubblicazione:
 
INTRODUZIONE
 
1 IL DISTRETTO PRODUTTIVO DI VIAREGGIO
 
2 LA COSTRUZIONE DI IMBARCAZIONI IN METALLO
 
3 COSTRUZIONI IN VETRORESINA ED ALTRI COMPOSITI
 
4 IL RISCHIO STIRENE
 
5 LA MOVIMENTAZIONE DELLE IMBARCAZIONI
 
6 LA MESSA IN SICUREZZA DELL’IMBARCAZIONE
 
7 I LAVORI DI ALLESTIMENTO
 
8 IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ
 
9 LE LAVORAZIONI A BANCHINA
 
10 LE PROVE A MARE
 
11 L’OSSERVATORIO INFORTUNI
 
12 I LAVORATORI
 
13 MIGLIORARE LA SICUREZZA
 
14 NUOVI OBBLIGHI DI TUTELA DELLA SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI
 
BIBLIOGRAFIA
 
 



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Rispondi Autore: Vanni Valerio - likes: 0
18/09/2008 (10:01)
Salve,
rimango enormemente sbalordito da alcune immagini ed alcuni contenuti della
pubblicazione, realizzata dall’Azienda USL 12 Viareggio,
dall’Amministrazione Provinciale di Lucca e dalla HPM Divisione Nautica.

Infatti proprio in questi giorni mi sto occupando di valutazione della conformità dei sistemi di accesso per l'esecuzione di lavori esterni alle imbarcazioni ed a seguito di un attendo confronto con il ministero del lavoro - Ing. Candreva, il Politecnico di Milano, etc... sono personalmente giunto alla conclusione, purtroppo, molto pessimistica, in merito alla correttezza dei sistemi di accesso impiegati nei cantieri navali. Sono altrettanto sbalordito da alcune immagini inserite proprio in un documento realizzato all’Azienda USL 12 Viareggio, che come tutti si auspicano, dovrebbe dare "il buono esempio".

In parole molto semplici, i sistemi di accesso e stazionamento per le operazioni di verniciatura, per esempio, devono obbligatoriamente possedere il fermapiede ed il parapetto, che sotto la responsabilità del datore di lavoro può rimuovere o ridurre nella sua altezza (sino per esempio il corrente intermedio).

Il sistema di accesso e l'impalcato di lavoro devono essere necessariamente fissati oppure, conformi ai requisiti di cui all'allegato XXIII del D. Lgs.
81/2008 (una immagine in particolare mostra l'assenza di parapetti e l'assenza di fissaggi e l'assenza di stabilizzatori (cfr. pag. 45 e 91 della pubblicazione).

Ritengo sia opportuno segnalare ai redattori della pubblicazione ed agli utenti queste palesi carenze che possono negativamente far scuola.
Grazie.
Vanni Valerio

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