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Infortuni mortali quasi raddoppiati in un anno a Milano
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La Procura di Milano ha reso noti i dati degli infortuni sul lavoro a Milano e nel circondario rilevati nel periodo dal primo luglio 2006 al 30 giugno 2007: da 15 a 28 morti sul lavoro in dodici mesi. In incremento anche gli infortuni con lesioni gravi.
Secondo i dati riportati dal Corriere della Sera, “la maggior parte degli incidenti lamenta come vittime extracomunitari che lavorano nell'edilizia, spesso in nero e in piccoli cantieri”.
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Un «aumento notevole» degli infortuni che rappresenta «un segnale preoccupante» a giudizio del procuratore aggiunto Nicola Cerrato, a capo del dipartimento che si occupa di infortuni sul lavoro.
I magistrati nell'ultimo anno giudiziario aperto 5.521 nuovi procedimenti, dei quali 2.821 contro indagati noti, il resto contro ignoti, con un incremento del 45% rispetto all'anno precedente.
Un carico di lavoro che ha portato il Procuratore a richiedere che al dipartimento vengano assegnati alcuni vice procuratori onorari per evadere i fascicoli. Il problema delle risorse umane è ancor più evidente sul campo. Secondo Cerrato, «qui le forze schierate dalle Asl e dalla direzione provinciale del lavoro sono assolutamente inadeguate e insufficienti per una prevenzione e una repressione che siano davvero efficaci, e non per colpa di queste istituzioni che, con tutte le forze dell'ordine, fanno il possibile».
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