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Infortuni in cantiere: ancora troppi
Nel Rapporto Annuale Inail (si veda n.813) presentato nei giorni scorsi, particolare rilievo è stato dato all’andamento infortunistico nelle costruzioni, un settore economico in forte espansione.
Alla crescita occupazionale nel settore registrata nel 2002 rispetto all’anno precedente (+2,4%) non ha per fortuna corrisposto un aumento degli infortuni, che hanno invece subito un calo del 2,9% rispetto all'anno precedente. Gli infortuni mortali sono scesi dai 325 casi del 2001 ai 290 del 2002 (-35 infortuni mortali).
Tuttavia con i suoi circa 100.000 infortuni, il settore delle Costruzioni resta uno dei più rischiosi con un indice di frequenza pari a 67,85 infortuni indennizzati per 1000 addetti, contro un valore medio nazionale pari a 40,91 e che pone il settore al 4° posto nella scala di pericolosità dopo Metallurgia, Industria della Trasformazione e Legno.
Le Costruzioni salgono al 3° posto (dopo Estrazione minerali e Trasporti) nella graduatoria di rischio di infortunio mortale.
Gli infortuni nel settore costano alla collettività mediamente all'anno 5 miliardi di euro su un totale di 28 miliardi di costo complessivo degli infortuni per la spesa pubblica; gli incidenti mortali nelle costruzioni (290 casi ) rappresentano da soli circa un quinto del totale per anno (1400).
Ogni anno in Italia si registrano 10.000 cadute dall'alto, causa principale di infortuni nell'edilizia. Di questi 10.000, circa 100 sono infortuni mortali.
Alla crescita occupazionale nel settore registrata nel 2002 rispetto all’anno precedente (+2,4%) non ha per fortuna corrisposto un aumento degli infortuni, che hanno invece subito un calo del 2,9% rispetto all'anno precedente. Gli infortuni mortali sono scesi dai 325 casi del 2001 ai 290 del 2002 (-35 infortuni mortali).
Tuttavia con i suoi circa 100.000 infortuni, il settore delle Costruzioni resta uno dei più rischiosi con un indice di frequenza pari a 67,85 infortuni indennizzati per 1000 addetti, contro un valore medio nazionale pari a 40,91 e che pone il settore al 4° posto nella scala di pericolosità dopo Metallurgia, Industria della Trasformazione e Legno.
Le Costruzioni salgono al 3° posto (dopo Estrazione minerali e Trasporti) nella graduatoria di rischio di infortunio mortale.
Gli infortuni nel settore costano alla collettività mediamente all'anno 5 miliardi di euro su un totale di 28 miliardi di costo complessivo degli infortuni per la spesa pubblica; gli incidenti mortali nelle costruzioni (290 casi ) rappresentano da soli circa un quinto del totale per anno (1400).
Ogni anno in Italia si registrano 10.000 cadute dall'alto, causa principale di infortuni nell'edilizia. Di questi 10.000, circa 100 sono infortuni mortali.
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