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Attività edili: prevenzione dei rischi e istruzioni per gli operatori

Attività edili: prevenzione dei rischi e istruzioni per gli operatori
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

28/02/2013

Indicazioni per migliorare la prevenzione nelle attività del comparto edile correlate agli impianti dell’opera in costruzione e alle attività di muratura, intonacatura e finitura. I rischi maggiori e le istruzioni per gli operatori.

Torino, 28 Feb – Per migliorare l’efficacia degli interventi di prevenzione nel comparto edile riportiamo alcune indicazioni, suggerimenti e istruzioni operative relative a diverse attività di costruzione edile, comprese le attività correlate a murature, intonaci e finiture.
Per farlo ci soffermiamo brevemente sul contenuto delle schede bibliografiche della “ Guida per la sicurezza in edilizia”, una pubblicazione elaborata con il concorso di  INAIL Sicilia,   Coordinamento Regionale dei CPT della Sicilia,  CPT-ESE di Messina e  CPT di Torino.
 
La scheda 4.01.07.A, dedicata agli “Impianti dell’opera in costruzione”, contempla diverse attività analizzate su un campione significativo di cantieri: “preparazione, delimitazione e sgombero area; tracciamenti, predisposizione letto d’appoggio; movimento macchine operatrici ed  impianti di sollevamento; formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro; taglio, demolizione, scanalatura calcestruzzo e murature; protezione delle aperture verso il vuoto o vani; approvvigionamento e trasporto interno dei materiali; realizzazione impianti; posa sanitari, corpi radianti; posizionamento terminali e apparecchi utilizzatori; pulizia e movimentazione dei residui.
 
Per ogni scheda, che vi invitiamo a visionare integralmente, la guida riporta riferimenti alla valutazione dei rischi, alle misure tecniche per ogni singolo rischio, alla sorveglianza sanitaria, ai  dispositivi di protezione personali e alle procedure di emergenza.
Per ogni rischio viene inoltre indicato l’Indice di Attenzione (I.A.) con una scala di valori che va da 0 a 5. Riguardo alle attività contemplate in questa scheda  (e con riferimento ai cantieri analizzati) i rischi che risultano con indici maggiori sono: urti, colpi, impatti, compressioni (3); punture, tagli, abrasioni (3); elettrici (4); radiazioni non ionizzanti (3); polveri, fibre (3).

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Riportiamo le istruzioni per gli addetti (4.01.07.I ):
- “verificare l’integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi prima di ogni inizio di attività sui medesimi. Per molte cause potrebbero essere stati danneggiati o manomessi (ad esempio, durante il disarmo delle strutture, per eseguire la messa a piombo, ecc.);
- evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi esterni anche se, in quel punto, i lavori sono stati completati;
- quando per esigenze di lavoro alcune opere provvisionali devono essere manomesse o rimosse, appena ultimate quelle lavorazioni è indispensabile ripristinare le protezioni, comunque sempre prima di abbandonare quel luogo di lavoro; queste attività devono essere svolte sotto la diretta sorveglianza di un preposto, facendo uso di sistemi di sicurezza alternativi, quali, ad esempio, l’impiego di appropriati DPI;
- tenere sgombri i posti di lavoro e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbragato;
- i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro, anche in relazione alla presenza degli eventuali cavi di alimentazione degli utensili elettrici;
- non gettare materiale dall’alto;
- all’interno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti;
- la loro costruzione deve risultare sempre completa anche quando, per l’esecuzione di lavori di finitura, il loro utilizzo è limitato nel tempo (lavoro di breve durata);
- i tavoloni da 4 m di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti, con la parte a sbalzo non eccedente i 20 cm e devono costituire un impalcato avente larghezza non inferiore a 90 cm (in genere occorrono 4 tavole)”.
 
In relazione poi all’utilizzo di ponti mobili su ruote (i cosiddetti “trabattelli”) è necessario ricordare “che, anche se la durata dei lavori è limitata a pochi minuti, bisogna rispettare le regole di sicurezza ed in particolare:
- l’altezza del trabattello deve essere quella prevista dal fabbricante, senza l’impiego di sovrastrutture. Deve essere inoltre ancorato durante l’impiego o stabilizzato secondo le istruzioni del fabbricante;
- le ruote devono essere bloccate;
- l’impalcato deve essere completo e fissato agli appoggi;
- i parapetti devono essere di altezza regolare (almeno 1 m), presenti sui quattro lati e completi di tavole fermapiede;
- per l’accesso agli impalcati sopraelevati, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono essere utilizzate regolari scale a mano che devono avere altezza tale da superare a sufficienza il piano di arrivo (è consigliabile che tale sporgenza sia di circa 1 m), essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in modo da non ribaltarsi”.
 
Riportiamo alcune informazioni da una seconda scheda dedicata a “Murature, intonaci, finiture e opere esterne” (4.01.08.A).
In questo caso le attività contemplate comprendono: preparazione, delimitazione e sgombero area; tracciamenti; predisposizione letto d’appoggio; movimento macchine operatrici ed impianti di sollevamento; formazione ponteggi, piattaforme e piani di lavoro; protezione delle aperture verso il vuoto o vani; approvvigionamento e trasporto interno dei materiali; confezione malte ed intonaci (tradizionali e industriali); posa laterizi/pietre; formazione intonaci (tradizionali e industriali); stesura malte, polveri, vernici; posa serramenti, ringhiere; allacciamenti; sistemazione area esterna; pulizia e movimentazione dei residui. 
 
I rischi con maggiore indice di attenzione per queste attività sono: cadute dall’alto (4); elettrici (3); radiazioni non ionizzanti (3); caduta materiale dall’alto (3); polveri, fibre (3).
 
Ci soffermiamo brevemente su uno dei rischi segnalati in entrambe le schede, il rischio correlato alle radiazioni non ionizzanti.
Nella guida si sottolinea che “le zone dove si svolgono le attività di saldatura, taglio termico o altre attività che comportano l’emissione di radiazioni non trascurabile devono essere opportunamente segnalate e, ove possibile, schermate (ad esempio, teli o pannelli ignifughi), in modo da evitare l’esposizione a radiazioni da parte dei non addetti ai lavori; qualora la schermatura non sia tecnicamente possibile, i non addetti alla saldatura devono essere allontanati. Gli addetti devono fare uso di idonei DPI per la protezione degli occhi e della pelle (ad esempio, occhiali, schermi facciali e indumenti protettivi) ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria”.
 
Riportiamo per concludere le istruzioni per gli addetti (4.01.08.I), tralasciando alcune istruzioni già viste nella precedente scheda (ad esempio con riferimento a impalcati e ponteggi):
- “evitare i depositi di materiale sui ponteggi esterni; quelli consentiti, necessari per l’andamento del lavoro, non devono eccedere in altezza la tavola fermapiede;
- i depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro;
- non sovraccaricare i ponti di servizio per lo scarico dei materiali che non devono diventare dei depositi. il materiale d’uso scaricato deve essere ritirato al più presto sui solai, comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico, quello di risulta deve essere calato a terra al più presto;
- tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzature non più in uso;
- eseguire la pulizia dei posti di lavoro e di passaggio, accumulando il materiale di risulta per poterlo calare a terra convenientemente raccolto o imbracato;
- non gettare materiale dall’alto;
- quando per la realizzazione delle opere esterne non sono sufficienti gli impalcati di lavoro realizzati al piano dei solai; è necessario costruire impalcati intermedi (mezze pontate), poiché non è consentito utilizzare i ponti su cavalletti sui ponteggi esterni;
- i ponti intermedi devono essere costruiti con i medesimi criteri adottati per i ponti al piano dei solai, con intavolati e parapetti regolari;
- all’interno della costruzione sono utilizzati ponti su cavalletti. La loro costruzione deve risultare sempre appropriata anche quando, per l’esecuzione di lavori di finitura, il loro utilizzo è limitato nel tempo (lavoro di breve durata);
- i tavoloni da 4 m di lunghezza devono poggiare sempre su tre cavalletti ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti, con la parte a sbalzo non eccedente i 20 cm e devono costituire un impalcato avente larghezza non inferiore a 90 cm (in genere occorrono 4 tavole)”.
 
Per concludere segnaliamo che nei lavori di finitura vengono spesso impiegati ponti mobili su ruote, ma in molti casi il loro impiego non è corretto. Anche in questo caso vengono riportate le regole già indicate. In particolare:
- “per l’accesso alle ‘mezze pontate’, ai ponti su cavalletti, ai trabattelli, devono essere utilizzate regolari scale a mano;
- le scale a mano devono avere altezza tale da superare a sufficienza il piano di arrivo (è opportuno che tale sporgenza sia di almeno 1 m oltre il piano di arrivo), essere provviste di dispositivi antisdrucciolevoli, essere legate o fissate in modo da non ribaltarsi e, quando sono disposte verso la parte esterna del ponteggio, devono essere provviste di protezione (parapetto)”.
 
 
 
CPT-ESE di Messina, CPT di Torino, Inail Sicilia “ Guida per la sicurezza in edilizia” (formato ZIP, 39.6 MB).
 
 
 
RTM
 
 
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