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Sistema Infor.MO: nuovo rapporto sulle cause degli infortuni mortali e gravi
Roma, 16 Set – Come spesso ricordato nella nostra rubrica “ Imparare dagli errori”, dedicata al racconto degli infortuni professionali, il sistema di sorveglianza degli infortuni mortali e gravi Infor.MO è uno strumento molto importante per la programmazione di idonei interventi di prevenzione e promozione della sicurezza.
Grazie alla collaborazione tra Inail, Regioni e Dipartimenti di prevenzione Asl, il sistema Infor.MO negli anni ha, infatti, “consolidato le attività per il monitoraggio delle dinamiche infortunistiche e dei fattori di rischio degli eventi più dannosi, al fine di mettere a fattor comune conoscenze e dati utili per la riduzione del fenomeno infortunistico”. Ad oggi la banca dati di Infor.MO – curata dal Dipartimento Dimeila dell’Inail e alimentata dalle informazioni che provengono dalle indagini condotte dai Servizi di prevenzione delle Asl negli ambienti di lavoro - dispone “di informazioni di dettaglio sulle caratteristiche degli infortunati e dei fattori causali per oltre 11.000 infortuni (poco meno di 7.000 con esito mortale) avvenuti dal 2002 e ricostruiti secondo il modello di analisi multifattoriale adottato”.
A ricordarlo, segnalando anche che tra le azioni individuate dal Piano nazionale della prevenzione 2020 - 2025 rientra il “perfezionamento dei sistemi e degli strumenti di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro”, è la premessa - a cura della Direttrice del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) – di un nuovo rapporto realizzato dal Dipartimento.

Il rapporto, dal titolo “Sistema Infor.MO. Rapporto Inail - Regioni sulle cause degli infortuni mortali e gravi”, è articolato in tre sezioni:
- la prima sezione “tratta la struttura e le azioni strategiche del sistema volte all’ampliamento delle conoscenze sui fattori di rischio infortunistici”;
- la seconda sezione “contiene elaborazioni ed analisi condotte sui dati a livello nazionale;
- la terza sezione “è dedicata ad approfondimenti regionali curati dai territori per evidenziare specifiche tematiche di interesse”.
Nel presentare il documento ci soffermiamo sui seguenti argomenti:
- Il nuovo rapporto e i dati sugli infortuni mortali e gravi
- Le caratteristiche degli infortuni mortali
- L’indice del documento Inail
Il nuovo rapporto e i dati sugli infortuni mortali e gravi
Il documento – a cura di Armando Guglielmi, Giuseppe Campo, Diego de Merich, Daniele De Santis, Alessandro Di Pietro, Giulia Forte, Enrico Lo Scrudato, Mauro Pellicci, Giusi Piga e del Gruppo di lavoro Infor.MO – nella seconda parte si sofferma, dunque, sulle caratteristiche degli infortuni mortali e gravi.
Viene riportata una panoramica delle principali caratteristiche degli infortuni inseriti in banca dati. E “attraverso l’analisi delle variabili presenti nel tracciato record, è possibile rilevare informazioni sugli eventi e sui lavoratori coinvolti fino ad evidenziare le peculiarità delle dinamiche infortunistiche e dei fattori di rischio, individuati dai tecnici Asl in fase di indagine e codificati secondo il modello di analisi Informo”.
Si ricorda che nella banca dati non sono presenti gli infortuni stradali “per i quali in genere non viene condotta l’inchiesta di accertamento cause da parte delle Asl” e possono essere presenti “eventi che hanno coinvolto persone non formalmente classificate come lavoratori (ad es. pensionati o familiari) ma che svolgevano comunque un’attività sottoposta a rischi lavorativi e per i quali è stata condotta l’indagine”. Si ricorda poi che l’implementazione dei casi gravi “mira ad approfondire specifiche tematiche di interesse individuando settori che presentano indicatori di frequenza e gravità infortunistica significativi (ad esempio, prima lavorazione del legno, raccolta trattamento e riciclaggio dei rifiuti, magazzinaggio e facchinaggio), oltre ai settori Agricoltura e Costruzioni oggetto di specifici Piani nazionali”.
Le elaborazioni che sono proposte in questa parte del rapporto si riferiscono all’ultimo decennio di dati consolidati 2013 - 2022. Mentre sono esclusi dalle analisi “gli infortuni 2023 e 2024 (anni con dato nazionale parziale al momento della stesura del volume) ed altri eventi caricati dai territori ma non chiusi, in quanto carenti delle informazioni minimali per un’appropriata ricostruzione della dinamica infortunistica secondo i principi del modello Informo”.
Le caratteristiche degli infortuni mortali
Riprendiamo, dunque, qualche dato sulle caratteristiche degli infortuni mortali e degli infortunati.
Si indica che nel periodo 2013 - 2022 “si registrano 2.379 infortuni mortali in archivio”. E dalla tabella 1, che riprendiamo dal documento, emerge che “quattro sono i settori con la maggiore incidenza di eventi mortali”: “oltre la metà dei casi (56,3%) si sono verificati nei settori dell’Agricoltura e delle Costruzioni, seguono le Attività manifatturiere (17,2%) e il Trasporto e magazzinaggio (7,5%)”.

Altri dati presenti nel documento:
- dimensione aziendale: “oltre il 42% degli infortuni mortali riguarda le microimprese (fino a 9 addetti) e nel 15,5% le piccole imprese con meno di 50 addetti, che come è noto rappresentano la quasi totalità del tessuto produttivo nazionale. Mentre nelle imprese più grandi con oltre 250 addetti la percentuale si attesta al 2,1%;.
- luoghi in cui avvengono più frequentemente gli infortuni: “al primo posto c’è il cantiere - edificio in demolizione, restauro, manutenzione (12,7%), seguito da luogo di produzione, officina, laboratorio (11,8%), luogo dedicato principalmente al magazzinaggio, al carico, allo scarico (10,8%), luogo agricolo - coltura del suolo (8%) e altri luoghi per l’agricoltura, l’allevamento, forestale, ittico (7,6%)”;
- mansioni dei lavoratori coinvolti negli eventi mortali: “il maggior numero di casi si registra tra gli agricoltori e operai agricoli specializzati (18,9%) e tra i muratori dell’edilizia (l’8,7%). Seguono i conduttori di mezzi pesanti e camion (spesso afferenti al settore Trasporti) e gli artigiani ed operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni, alla pitturazione ed alla pulizia degli esterni (settore edilizia);
- anzianità nella mansione: “il 61% dei lavoratori aveva un’esperienza di oltre 3 anni mentre il 10,7% degli infortunati svolgeva la propria mansione da meno di un anno”.
Rimandiamo alla lettura integrale della seconda parte del rapporto che riporta molti altri dati, dettagli e grafici relativi alle caratteristiche degli infortuni mortali e degli infortuni gravi.
L’indice del documento Inail
Concludiamo riportando l’indice del documento “Sistema Infor.MO. Rapporto Inail - Regioni sulle cause degli infortuni mortali e gravi”:
PARTE I - Il sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi: strategie per il monitoraggio dei fattori di rischio a oltre 20 anni di attività di Infor.MO
Struttura e azioni del sistema Infor.MO
Infor.MO e le strategie per il monitoraggio dei fattori di rischio
PARTE II - Modalità di accadimento e fattori causali degli infortuni: analisi della banca dati nazionale
Caratteristiche degli infortuni mortali
Modalità di accadimento e fattori di rischio degli infortuni mortali
Infortuni gravi: caratteristiche, modalità di accadimento e fattori di rischio
Focus sugli infortuni mortali nei settori Costruzioni e Agricoltura
PARTE III - Approfondimenti tematici dai territori
Presentazione
Emilia-Romagna. Focus sui determinanti degli infortuni mortali
Lazio. Rischio di caduta dall’alto nei lavori in quota, focus sulle cadute per sfondamento di coperture
Lombardia. Prevenzione in ambito di realizzazione spettacoli musicali, cinematografici, teatrali e manifestazioni fieristiche
Marche. Approfondimento dinamiche infortunistiche generate dall’utilizzo della scala semplice portatile
Piemonte. Migliorare l’efficacia dell’azione di vigilanza con elaborazioni dei dati Infor.MO: l’esperienza del Piemonte
Puglia. L’utilizzo dei dati Infor.MO per la pianificazione degli interventi preventivi: l’esempio degli infortuni con caduta dall’alto
Toscana. Gli infortuni multipli: un’analisi ragionata
Trento. Analisi delle cause di un infortunio plurimo in un contesto ATEX
Umbria. Oltre 20 anni di Infor.MO in Umbria, analisi degli infortuni mortali del periodo 2002 - 2022
Veneto. Dall’analisi dei dati Infor.MO al Piano Mirato di Prevenzione “logistica” nella regione Veneto
Tiziano Menduto
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, “ Sistema Infor.MO. Rapporto Inail - Regioni sulle cause degli infortuni mortali e gravi”, a cura di Armando Guglielmi, Giuseppe Campo, Diego de Merich, Daniele De Santis, Alessandro Di Pietro, Giulia Forte, Enrico Lo Scrudato, Mauro Pellicci, Giusi Piga e del Gruppo di lavoro Infor.MO, Collana Ricerche, edizione 2025 (formato PDF, 4.27 MB).
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