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La progettazione ambientale residenziale per la prevenzione della criminalità

La progettazione ambientale residenziale per la prevenzione della criminalità
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Criminalità

06/10/2023

Tutti gli architetti coinvolti nella progettazione di centri residenziali debbono prestare attenzione alla norma ISO 22344-2 - Linee guida per la prevenzione della criminalità attraverso la progettazione ambientale degli insediamenti residenziali.

L’esperienza insegna che la progettazione di misure di sicurezza, prima della realizzazione di un sito residenziale, comporta un aumento dei livelli di sicurezza e un risparmio sui costi. Ecco il motivo per cui questa norma è oltremodo importante per chiunque sia coinvolto nella progettazione di insediamenti residenziali.

 

Ecco il titolo completo della edizione 2023:

ISO/CD 22344-2:2023 -Security and resilience — Protective security — Guidelines for crime prevention through environmental design for residential facilities (Linee guida per la prevenzione della criminalità attraverso la progettazione ambientale degli insediamenti residenziali)


Il documento offre ai progettisti una linea guida per individuare delle strategie generali e specifiche, che possono prevenire o ridurre il crimine, ed anche il timore del crimine, in un insediamento residenziale, composto da un singolo edificio o da più edifici.

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Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti.

 

Il documento raccomanda di avviare una completa analisi di rischio, preferibilmente secondo le indicazioni della norma ISO 31000, e successivamente applicare misure di mitigazione o prevenzione, che possono essere differenziate in funzione della destinazione specifica dell’area residenziale.

Lo schema generale della sequenza delle attività operative è illustrato nella tabella che segue.

 

 

 

L’esperienza mostra come molti crimini vengono perpetrati da soggetti che approfittano di debolezze progettuali, come ad esempio un facile accesso al centro residenziale, la presenza di punti dove nascondersi, l’assenza di chiara demarcazione fra le aree pubbliche e private, l’insufficiente illuminazione e l’impostazione non sufficientemente sicuro del contesto.

Per mitigare l’opportunità di un crimine, occorre fare riferimento all’ormai consueto triangolo dei rischi.

 

 

È certamente opportuno offrire di seguito un elenco delle principali misure di messa sotto controllo, che la norma analizza in dettaglio.

 

La sorveglianza

La installazione di impianti di illuminazione, una adeguata scelta delle essenze arboree che devono essere installate, l’adozione di sistemi di videosorveglianza rappresentano indubbiamente degli efficaci sistemi di miglioramento del livello di sicurezza dell’insediamento residenziale in esame.

 

L’adozione di sistemi di controllo dell’accesso e di rinforzo delle aree a rischio

Il progettista deve prendere in esame la possibilità di utilizzare sistemi di controllo accesso ed anche di come sia possibile rinforzare delle aree critiche, come ad esempio le vie di penetrazione all’interno degli insediamenti.

 

L’accurata manutenzione dei presidi sicurezza

Non basta installare presidi di sicurezza, se essi non vengono mantenuti accuratamente, in modo da dissuadere possibili soggetti criminosi da predisporre piani di penetrazione ed attacco.

 

La segnaletica

Un’appropriata segnaletica deve informare tutti coloro che sono presenti nell’insediamento residenziale sui modelli di comportamento più appropriati e accettabili nel contesto dell’insediamento stesso.

 

La norma passa successivamente ad analizzare quali possano essere le più appropriate misure di protezione, in corrispondenza dei vari tipi di spazi presenti nell’insediamento residenziale, come ad esempio gli spazi pubblici, quelli semi pubblici, quelli semi privati e quelli privati.

Per ognuna di queste quattro aree la norma indica possibili soluzioni, per migliorare il livello di sicurezza di queste aree.

 

Adalberto Biasiotti





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