Cinquant’anni e non li dimostra: Essen security
Questa manifestazione fieristica conferma ancora una volta di essere la più prestigiosa manifestazione di tutta l’unione europea e di altri territori. In cinquant’anni la mostra è passata da alcune decine di espositori a migliaia di espositori e da alcune migliaia di visitatori a decine di migliaia di visitatori. Il fatturato del settore, in Germania, ha raggiunto il record di 31 miliardi di euro. La città di Essen ha illustrato il piano di gestione delle situazioni di emergenza, che possono coinvolgere la città, come incendi, esondazioni, eventi NBCR e silini. Gli argomenti trattati nelle conferenze ed i prodotti esposti erano talmente numerosi che non ci è possibile, in questa illustrazione sintetica, citarli tutti, ma desideriamo portare all’attenzione dei lettori alcuni prodotti, che hanno destato in particolare la nostra attenzione.
I convegni
Un’intera area della manifestazione è stata destinata ad illustrare temi legati all’utilizzo dei droni, a conferma del fatto che questi dispositivi stanno ormai assumendo un ruolo determinante nel mondo della sicurezza, in tutto il mondo. Un’altra area di particolare interesse ha riguardato il convegno dedicato all’analisi delle misure di messa sotto controllo degli attacchi con esplosivi, diretti ad attrezzature bancarie.
Infine, due oggetti in particolare hanno catturato l’attenzione di chi ha visitato la mostra e che passiamo ora ad illustrare.
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Approfondimento della normativa ISO 11064 e altre norme per la progettazione delle sale di controllo, a cura di di Adalberto Biasiotti. |
L’automa in attività di vigilanza ispettiva
Di automi, che potevano svolgere attività di vigilanza ispettiva, ne abbiamo potuti vedere sin da 10 anni fa, ma oggi questi apparati hanno compiuto un’autentica rivoluzione ed evoluzione, grazie soprattutto agli applicativi di intelligenza artificiale.
Questi dispositivi infatti (vedi foto), non solo sono in grado di svolgere attività di monitoraggio del territorio, a livello di presenza di estranei, temperature anomale, presenza di sostanze chimiche potenzialmente pericolose e via dicendo, ma anche di interpretare questi fenomeni e reagire in modo appropriato.
Chi acquista questi dispositivi, a lunga autonomia, può programmare le zone di ispezione e può introdurre dei gradi di libertà nell’ispezione di queste zone, proprio in funzione di possibili segnali anomali rilevati dall’automa.
Le serrature biometriche
Ormai le serrature biometriche rappresentano un aspetto quasi ordinario nella progettazione ed installazione di sistemi di sicurezza, a protezione di casseforti ed altre strutture ad accesso controllato. L’interessante novità di una serratura esposta riguarda il fatto che sia possibile, a seconda della impronta digitale, che viene presentata alla serratura, lanciare un allarme discreto di apertura sotto coercizione. È bene rammentare che anche in passato era possibile, con serrature a combinazione, aprirle con due codici diversi, uno dei quali corrispondeva al lancio di un messaggio di apertura sotto coercizione. Il fatto poi che questo messaggio non si inviasse praticamente mai, nell’arco magari di qualche anno, faceva sì che il soggetto coinvolto non ricordasse il codice da inviare, in caso di necessità. Ben diversa è la situazione quando è sufficiente utilizzare l’impronta digitale di un qualsiasi dito, che non sia il dito normalmente utilizzato, per lanciare lo stesso allarme.
Ci spiace che fra dozzine e dozzine di prodotti estremamente interessanti, lo spazio ci obblighi a concentrarci su due soli, ma i lettori potranno comunque approfondire le loro conoscenze, esaminando il catalogo della mostra.
Adalberto Biasiotti