
Il rapporto dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

Nel 2005 è stato costituito, presso il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, l’osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Questo ente non solo rileva i dati della stagione sportiva, soprattutto calcistica, comparandola con gli anni precedenti, ma può imporre significativi vincoli allo svolgimento di manifestazioni a rischio di violenze di vario genere, sia fra i tifosi, sia perfino tra i calciatori.
Ogni anno l’osservatorio nazionale delle manifestazioni sportive ONMS pubblica un rapporto, nel quale vengono analizzati tutti gli eventi sportivi, che ricadono nel campo di osservazione di questo ente, mettendo a confronto nel tempo l’evoluzione degli eventi criminosi. Si tratta di un documento preziosissimo, soprattutto perché dà indicazioni sulla evoluzione del mondo della tifoseria, offrendo dati statistici oltremodo preoccupanti.
Questo ente è stato fondato nel 2005 e del comitato direttivo fanno parte rappresentanti di tutte le varie categorie di forze dell’ordine, di portavoce di enti sportivi ed anche altri enti, dei quali sistematicamente od occasionalmente il comitato ritiene opportuna la presenza.
Purtroppo, i dati statistici sono oltremodo preoccupanti come i lettori potranno facilmente rilevare, osservando la tabella che segue. Dopo un costante calo degli eventi delittuosi fino al 2020, dal 2021 si assiste ad una crescita rapidissima non solo dei feriti durante gli incontri sportivi, ma anche del numero dei denunciati e degli arrestati.
Si tratta di dati oltremodo preoccupanti, perché è evidente che lo sport dovrebbe rappresentare una zona di relativa serenità per i giocatori e per le famiglie. La presenza di episodi delittuosi non può che far allontanare sempre più gli spettatori, diminuendo il sostegno necessario per il costante sviluppo delle attività sportive.
Di particolare interesse è la porzione del documento nella quale si fa riferimento ai cosiddetti Stewart. Come noto, ci troviamo davanti a soggetti che hanno l’incarico di tenere sotto controllo gli aspetti di sicurezza antinfortunistica delle manifestazioni sportive e che sono stati debitamente preparati per sostenere questo ruolo. L’esperienza dimostra come ad oggi vi siano sia problemi in termini di reperibilità di questi soggetti, sia in termini di idoneità e livello di formazione per le mansioni affidate. Questo tema rientra nel più vasto tema degli operatori ausiliari della sicurezza, per i quali sono state recentemente pubblicate due specifiche norme UNI.
Un altro aspetto, messo in evidenza dal rapporto, è legato al fatto che gli sconti tra tifoserie avvengono più frequentemente all’esterno degli stadi, piuttosto che all’interno, ad esempio lungo il contesto urbano vicino o lungo le vie di transito dei tifosi in trasferta.
Particolarmente delicato il tema degli artifizi pirotecnici, che vengono illegalmente introdotti nello stadio e possono creare panico e danni oggettivi.
Inoltre, l’esperienza mostra come questi episodi di violenza non interessino solo i campionati professionistici, ma anche i tornei dilettantistici, ed ecco la ragione per la quale sono aumentati i provvedimenti di divieto di trasferta, emessi dai prefetti nei confronti di varie tifoserie.
Particolarmente preoccupante l’aumento del numero dei feriti, in quanto tra di essi non solo vi sono spettatori, ma anche rappresentanti delle forze dell’ordine. Anche i provvedimenti D.A. Spo., emessi dalle questure, sono più che raddoppiati nell’ultimo anno, a dimostrazione del fatto che la tifoseria diventa sempre più violenta.
Particolarmente attiva è stata la Guardia di Finanza, che ha sequestrato decine di migliaia di capi di abbigliamento contraffatti, accessori e più di 2000 biglietti contraffatti. È bene sottolineare come questi interventi contribuiscano in maniera significativa a migliorare il livello complessivo di sicurezza delle manifestazioni.
Mettiamo a disposizione dei lettori il rapporto, che offre un quadro accurato, ma purtroppo preoccupante, delle condizioni in cui si sviluppa in Italia l’attività sportiva, soprattutto nel mondo calcistico.
Adalberto Biasiotti

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