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La "mappa" delle rapine (2/2)
[La prima parte dell’articolo è consultabile sul numero 789 di PuntoSicuro].
L’indagine ABI, pubblicata su Bancaforte, ha preso in esame inoltre le principali caratteristiche delle rapine.
Maggio è il mese nel quale si è registrato il picco delle rapine in banca (256 casi), mentre a settembre si sono verificati il minor numero di colpi.
"Le rapine si sono concentrate nella fascia oraria dalle ore 11 alle 13.30, - si legge nel dossier dell’ABI - che coincide con la massima attività di sportello e, pertanto, con il maggior movimento di denaro. Il venerdì è stato il giorno della settimana preferito dai rapinatori. Nel primo e nell’ultimo giorno della settimana si sono concentrati quasi la metà delle rapine. Gli sportelli più piccoli (da 1 a 5 dipendenti) sono stati quelli più attaccati (54% dei casi). […]
L’arma prediletta è stata il taglierino. La rapina è durata da 1 a 3 minuti nel 49% dei casi"
Negli ultimi anni si è assistito ad un mutamento delle modalità di esecuzione dei colpi.
Come ha evidenziato il Prefetto di Firenze, Achille Serra, in una intervista a Bancaforte. “Abbiamo analizzato le modalità di esecuzione, ed è emerso che troppo spesso si tratta di un reato “facile”, commesso frequentemente da dilettanti, nei cui confronti basterebbe, come deterrente, un minimo di preparazione e di prevenzione da parte degli istituti di credito.
Inoltre, abbiamo notato anche un mutamento delle caratteristiche degli autori (non più gruppi di tre o quattro persone ben organizzate, ma un massimo di due, spesso impreparate) e del modus operandi (scarsa pianificazione del colpo, nessuna struttura organizzativa)."
Achille Serra è uno dei Prefetti che hanno siglato con l’ABI una intesa anticrimine, “Dall’analisi della situazione - afferma Serra - è emersa una facilità di esecuzione, che deve essere contrastata, in primo luogo, rinforzando i sistemi di difesa passiva delle banche e poi migliorando il rapporto di collaborazione con le Forze dell’ordine. Da qui nasce l’idea di un protocollo d’intesa anticrimine. Sono molto fiducioso sul fatto che possa conseguire risultati positivi."
(Si veda per un approfondimento PuntoSicuro n.747.)
E proprio nelle città in cui sono stati firmati protocolli anticrimine tra ABI e prefetture, l’Associazione bancaria ha notato un decremento del fenomeno.
Finora il protocollo anticrimine è stato sottoscritto a Palermo, Bari, Torino, Pisa, Bologna, Padova, Pescara-Chieti, Ancona, Brescia, Prato, Biella, Firenze e La Spezia.
In particolare nelle prime quattro province citate, dove la valutazione può essere effettuata con una certa attendibilità in quanto è trascorso un periodo di tempo adeguato, si sono riscontrati risultati positivi: da maggio a dicembre 2002 le rapine sono diminuite di oltre il 20%.
Il “documento anticrimine” impegna le banche a dotare ogni dipendenza di adeguati sistemi di difesa.
Polizia e Carabinieri, dal canto loro, in caso di situazioni particolari di rischio, si impegnano a sviluppare le strategie più adeguate e utilizzare al meglio le risorse umane, attraverso l’attuazione di piani di intervento all’esterno delle dipendenze bancarie, in particolare nei giorni e nelle ore di maggior rischio.
Aspetto fondamentale dell’”intesa anticrimine” è la diffusione della cultura della sicurezza, promossa attraverso seminari per i security manager e i direttori di agenzia.
Come rileva il Prefetto Serra, “è determinante, […], il comportamento dei dipendenti, che devono collaborare meglio con le Forze dell’ordine. Abbiamo visto come certi particolari, importantissimi ai fini sia della prevenzione della rapina che alla identificazione dei rapinatori, sfuggono con facilità agli operatori.”
“Altrettanto aspetto cruciale - afferma l’ABI - ha riguardato la sperimentazione di prodotti ad alta innovazione tecnologica: sono state poste le basi per innalzare i livelli di sicurezza delle dipendenze bancarie nella contemporanea riduzione dei costi dovuta alla sostituzione delle soluzioni di protezione meno funzionali e più onerose.”
Tabella riassuntiva delle rapine in banca in Italia nel 2002 (dati per provincia).
[Ringraziamo BancaForte per aver consentito la riproduzione dell’articolo “Il patto funziona”]
L’indagine ABI, pubblicata su Bancaforte, ha preso in esame inoltre le principali caratteristiche delle rapine.
Maggio è il mese nel quale si è registrato il picco delle rapine in banca (256 casi), mentre a settembre si sono verificati il minor numero di colpi.
"Le rapine si sono concentrate nella fascia oraria dalle ore 11 alle 13.30, - si legge nel dossier dell’ABI - che coincide con la massima attività di sportello e, pertanto, con il maggior movimento di denaro. Il venerdì è stato il giorno della settimana preferito dai rapinatori. Nel primo e nell’ultimo giorno della settimana si sono concentrati quasi la metà delle rapine. Gli sportelli più piccoli (da 1 a 5 dipendenti) sono stati quelli più attaccati (54% dei casi). […]
L’arma prediletta è stata il taglierino. La rapina è durata da 1 a 3 minuti nel 49% dei casi"
Negli ultimi anni si è assistito ad un mutamento delle modalità di esecuzione dei colpi.
Come ha evidenziato il Prefetto di Firenze, Achille Serra, in una intervista a Bancaforte. “Abbiamo analizzato le modalità di esecuzione, ed è emerso che troppo spesso si tratta di un reato “facile”, commesso frequentemente da dilettanti, nei cui confronti basterebbe, come deterrente, un minimo di preparazione e di prevenzione da parte degli istituti di credito.
Inoltre, abbiamo notato anche un mutamento delle caratteristiche degli autori (non più gruppi di tre o quattro persone ben organizzate, ma un massimo di due, spesso impreparate) e del modus operandi (scarsa pianificazione del colpo, nessuna struttura organizzativa)."
Achille Serra è uno dei Prefetti che hanno siglato con l’ABI una intesa anticrimine, “Dall’analisi della situazione - afferma Serra - è emersa una facilità di esecuzione, che deve essere contrastata, in primo luogo, rinforzando i sistemi di difesa passiva delle banche e poi migliorando il rapporto di collaborazione con le Forze dell’ordine. Da qui nasce l’idea di un protocollo d’intesa anticrimine. Sono molto fiducioso sul fatto che possa conseguire risultati positivi."
(Si veda per un approfondimento PuntoSicuro n.747.)
E proprio nelle città in cui sono stati firmati protocolli anticrimine tra ABI e prefetture, l’Associazione bancaria ha notato un decremento del fenomeno.
Finora il protocollo anticrimine è stato sottoscritto a Palermo, Bari, Torino, Pisa, Bologna, Padova, Pescara-Chieti, Ancona, Brescia, Prato, Biella, Firenze e La Spezia.
In particolare nelle prime quattro province citate, dove la valutazione può essere effettuata con una certa attendibilità in quanto è trascorso un periodo di tempo adeguato, si sono riscontrati risultati positivi: da maggio a dicembre 2002 le rapine sono diminuite di oltre il 20%.
Il “documento anticrimine” impegna le banche a dotare ogni dipendenza di adeguati sistemi di difesa.
Polizia e Carabinieri, dal canto loro, in caso di situazioni particolari di rischio, si impegnano a sviluppare le strategie più adeguate e utilizzare al meglio le risorse umane, attraverso l’attuazione di piani di intervento all’esterno delle dipendenze bancarie, in particolare nei giorni e nelle ore di maggior rischio.
Aspetto fondamentale dell’”intesa anticrimine” è la diffusione della cultura della sicurezza, promossa attraverso seminari per i security manager e i direttori di agenzia.
Come rileva il Prefetto Serra, “è determinante, […], il comportamento dei dipendenti, che devono collaborare meglio con le Forze dell’ordine. Abbiamo visto come certi particolari, importantissimi ai fini sia della prevenzione della rapina che alla identificazione dei rapinatori, sfuggono con facilità agli operatori.”
“Altrettanto aspetto cruciale - afferma l’ABI - ha riguardato la sperimentazione di prodotti ad alta innovazione tecnologica: sono state poste le basi per innalzare i livelli di sicurezza delle dipendenze bancarie nella contemporanea riduzione dei costi dovuta alla sostituzione delle soluzioni di protezione meno funzionali e più onerose.”
Tabella riassuntiva delle rapine in banca in Italia nel 2002 (dati per provincia).
[Ringraziamo BancaForte per aver consentito la riproduzione dell’articolo “Il patto funziona”]
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