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Emergenza rapine nelle farmacie milanesi
Rapinata per la terza volta negli ultimi sei mesi e per la quindicesima volta dall’inizio della sua attività. E’ questa la realtà vissuta da una farmacista milanese di 41 anni recentemente rapinata nel suo negozio da due persone armate di coltello.
Un episodio, non un’eccezione per la zona di Milano, ma è stata la classica ‘’goccia che ha fatto traboccare il vaso’’.
Dopo questa ennesima rapina, nei giorni scorsi i rappresentanti dell’ Associazione chimica farmaceutica lombarda fra titolari di farmacie hanno chiesto un incontro con le forze dell’ordine, precisamente con il questore ed con il comandante provinciale dei Carabinieri.
L’emergenza rapine nelle farmacie milanesi non è cosa nuova; tuttavia, dopo una lieve diminuzione nel periodo estivo, dal mese di dicembre si è assistito ad una recrudescenza del fenomeno, soprattutto nelle zone periferiche.
I rappresentanti dell’associazione dei farmacisti si sono detti preoccupati del fenomeno e hanno richiesto più sicurezza.
Tra le possibili misure, è stata ipotizzata l’installazioni di impianti di videosorveglianza collegati con forze dell'ordine.
E’ stata avanzata anche l’ipotesi di fare nelle farmacie monitoraggi a campione, tramite questi impianti, soprattutto nei giorni e nelle ore che statisticamente risultano più a rischio.
Sulle possibili soluzioni per garantire la sicurezza di questi esercizi commerciali, ci eravamo soffermati nel gennaio 2001, presentando due approfondimenti sul tema (n.255, 256).
Un episodio, non un’eccezione per la zona di Milano, ma è stata la classica ‘’goccia che ha fatto traboccare il vaso’’.
Dopo questa ennesima rapina, nei giorni scorsi i rappresentanti dell’ Associazione chimica farmaceutica lombarda fra titolari di farmacie hanno chiesto un incontro con le forze dell’ordine, precisamente con il questore ed con il comandante provinciale dei Carabinieri.
L’emergenza rapine nelle farmacie milanesi non è cosa nuova; tuttavia, dopo una lieve diminuzione nel periodo estivo, dal mese di dicembre si è assistito ad una recrudescenza del fenomeno, soprattutto nelle zone periferiche.
I rappresentanti dell’associazione dei farmacisti si sono detti preoccupati del fenomeno e hanno richiesto più sicurezza.
Tra le possibili misure, è stata ipotizzata l’installazioni di impianti di videosorveglianza collegati con forze dell'ordine.
E’ stata avanzata anche l’ipotesi di fare nelle farmacie monitoraggi a campione, tramite questi impianti, soprattutto nei giorni e nelle ore che statisticamente risultano più a rischio.
Sulle possibili soluzioni per garantire la sicurezza di questi esercizi commerciali, ci eravamo soffermati nel gennaio 2001, presentando due approfondimenti sul tema (n.255, 256).
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