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Carte di credito: la truffa può arrivare anche per posta o dal...cestino dell’immondizia
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E’ passato un anno e mezzo da quando la Polizia di Stato ha pubblicato sul proprio sito una sezione dedicata alla prevenzione delle frodi ai danni dei possessori di carte di credito e bancomat.
In questo lasso di tempo molti consumatori sono divenuti più attenti, ma nel contempo si sono evolute le tecnologie ed i metodi utilizzati dai truffatori.
Così se nel settembre 2002 l’attenzione era focalizzata sulle frodi messe a segno con lo skimmer, strumento che memorizza i dati presenti sulla banda magnetica della carta, ora gli utenti sono invitati a fare attenzione anche alla corrispondenza che giunge dalla banca e a non buttare, senza prima averli distrutti, gli scontrini della carta di credito.
Rimangono sempre valide le raccomandazioni di tenere sempre sott’occhio la propria carta di credito, “seguendola” se necessario dove viene effettuato il pagamento, di fare attenzione nel caso la fessura del bancomat sia anomala, potrebbero essere stati infatti installati dai truffatori uno skimmer e una telecamera per ottenere dati e PIN dell’utente, ed infine di fare acquisti on line solo in siti affidabili.
Agli utenti sono richieste tuttavia ulteriori attenzioni. In primo luogo di non gettare gli scontrini senza prima averli distrutti. Vi sono malviventi che utilizzano infatti la tecnica del “Trashing”: vanno alla caccia degli scontrini delle carte di credito che talvolta i possessori gettano via dopo un acquisto. “E' bene tenere la matrice - raccomanda la polizia - per controllare la regolarità dell'estratto conto e, soprattutto, per non dar modo ad altri di impossessarsi dei dati di identificazione della carta.”
La carta inoltre potrebbe essere già stata clonata anche prima di arrivare a destinazione.
I truffatori talvolta sottraggono le carte di credito inviate dalle banche ai loro clienti (boxing).
“Al momento del recapito postale della carta di credito e del successivo codice P.I.N. – consiglia la Polizia postale - controllare che la busta sia integra e che sia della vostra banca (o di chi emette la carta di credito). Verificare che all'interno non vi siano alterazioni o rotture del cartoncino che contiene la carta e diffidare, quindi, di buste bianche inviate con posta prioritaria o con francobolli (di solito sono buste con la tassa già pagata).”
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E’ passato un anno e mezzo da quando la Polizia di Stato ha pubblicato sul proprio sito una sezione dedicata alla prevenzione delle frodi ai danni dei possessori di carte di credito e bancomat.
In questo lasso di tempo molti consumatori sono divenuti più attenti, ma nel contempo si sono evolute le tecnologie ed i metodi utilizzati dai truffatori.
Così se nel settembre 2002 l’attenzione era focalizzata sulle frodi messe a segno con lo skimmer, strumento che memorizza i dati presenti sulla banda magnetica della carta, ora gli utenti sono invitati a fare attenzione anche alla corrispondenza che giunge dalla banca e a non buttare, senza prima averli distrutti, gli scontrini della carta di credito.
Rimangono sempre valide le raccomandazioni di tenere sempre sott’occhio la propria carta di credito, “seguendola” se necessario dove viene effettuato il pagamento, di fare attenzione nel caso la fessura del bancomat sia anomala, potrebbero essere stati infatti installati dai truffatori uno skimmer e una telecamera per ottenere dati e PIN dell’utente, ed infine di fare acquisti on line solo in siti affidabili.
Agli utenti sono richieste tuttavia ulteriori attenzioni. In primo luogo di non gettare gli scontrini senza prima averli distrutti. Vi sono malviventi che utilizzano infatti la tecnica del “Trashing”: vanno alla caccia degli scontrini delle carte di credito che talvolta i possessori gettano via dopo un acquisto. “E' bene tenere la matrice - raccomanda la polizia - per controllare la regolarità dell'estratto conto e, soprattutto, per non dar modo ad altri di impossessarsi dei dati di identificazione della carta.”
La carta inoltre potrebbe essere già stata clonata anche prima di arrivare a destinazione.
I truffatori talvolta sottraggono le carte di credito inviate dalle banche ai loro clienti (boxing).
“Al momento del recapito postale della carta di credito e del successivo codice P.I.N. – consiglia la Polizia postale - controllare che la busta sia integra e che sia della vostra banca (o di chi emette la carta di credito). Verificare che all'interno non vi siano alterazioni o rotture del cartoncino che contiene la carta e diffidare, quindi, di buste bianche inviate con posta prioritaria o con francobolli (di solito sono buste con la tassa già pagata).”
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