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Attacchi biologici: un rischio non trascurabile

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Criminalità

13/07/2007

Con il Libro Verde l’Europa apre il dibattito su come ridurre i rischi biologici e come rafforzare la preparazione e la reazione.

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Il rischio di attacchi “bioterroristici” in Europa è ritenuto statisticamente basso, ma se tali attacchi venissero attuati le conseguenze potrebbero essere devastanti.
Dopo l'11 settembre sono aumentati i timori di attentati con armi biologiche, tra le quali antrace, tossina botulinica, peste, vaiolo.
Se nell’Unione europea dovessero essere introdotti deliberatamente, o importati da un paese terzo, agenti patogeni mortali o malattie naturali, l’epidemia potrebbe colpire simultaneamente diversi Stati membri e diffondersi al di là delle frontiere, con un impatto economico e sociale considerevole.

Il tema è stato affrontato recentemente dalla Commissione europea, che ha presentato un libro verde sulla preparazione dei Paesi europei a un eventuale attacco biologico.
"Nel rischio biologico la cosa principale e' prevenire - ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Franco Frattini - agire dopo che un disastro è già avvenuto serve a poco".
La Commissione ha evidenziato la necessità di ridurre i rischi da materiali biologici pericolosi e da agenti patogeni e di rafforzare la preparazione in Europa adottando un approccio che tenga conto di tutti i rischi biologici (preparazione generica).

Lo scopo di un approccio globale è di  prendere in considerazione tutti i rischi potenziali legati a un attentato terroristico, a una disseminazione intenzionale di altro tipo, a un incidente o a una malattia naturale, in modo da essere pronti a gestire qualunque eventuale situazione di crisi.

“La scelta di un approccio contro tutti i rischi biologici  - è stato spiegato alla conferenza stampa di presentazione del Libro verde - è giustificata dall’impossibilità di introdurre prassi di sicurezza adeguate senza una forte cultura della sicurezza. Inoltre, nelle prime fasi di un incidente, è molto spesso difficile individuare le cause e le fonti di una malattia. Se la propagazione è intenzionale, importante sarà il ruolo dei servizi di contrasto.”

Il Libro verde intende stimolare il dibattito per avviare un processo di consultazione a livello europeo su come ridurre i rischi biologici e come rafforzare la preparazione e la reazione.
La Commissione ha invitato tutte le parti interessate negli Stati membri e a livello UE, dalle autorità nazionali responsabili della prevenzione dei rischi alla bioindustria, ad esprimere le proprie osservazioni sulle opzioni strategiche e gli obiettivi delineati nel documento.

Il dibattito intende  migliorare la capacità dell'Unione europea di prevenire un incidente o un attentato a carattere biologico, di reagire e di ristabilire la situazione, e garantire la coerenza delle azioni nei vari settori.

Nelle intenzioni della Commissione, la preparazione contro gli attacchi biologici non intende essere un doppione del quadro giuridico esistente sulla sicurezza degli alimenti e dei prodotti, ma vuole invece integrarlo per migliorare la sicurezza e la prevenzione di atti criminali intenzionali e incidenti.

Gli interessati possono inviare le proprie osservazioni alla Commissione entro ottobre 2007, via e-mail: Biopreparedness@ec.europa.eu o tramite il seguente indirizzo postale:
Commissione europea
Consultazione sulla preparazione contro gli attacchi biologici
LX-46 3/093
1049 Bruxelles, Belgio


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