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Coronavirus: indicazioni sulla gestione dei fanghi di depurazione

Coronavirus: indicazioni sulla gestione dei fanghi di depurazione
Federica Gozzini

Autore: Federica Gozzini

Categoria: Coronavirus-Covid19

27/04/2020

L’Istituto superiore di sanità (ISS) ha pubblicato il rapporto "Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus SARS-CoV-2" che fornisce raccomandazioni in linea con la normativa vigente.

L’Istituto superiore di sanità (ISSha pubblicato sul suo sito il rapporto “Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus SARS-CoV-2“.

Il documento è destinato ai gestori del servizio idrico integrato, agli operatori degli impianti di depurazione e alle autorità ambientali e sanitarie che operano sul territorio nazionale e, limitatamente alle circostanze contingenti di emergenza da Coronavirus, vengono fornite  le modalità operative per la gestione dei fanghi di depurazione, con precise raccomandazioni su recupero, smaltimento, trattamento o riutilizzo, nel rispetto della normativa di riferimento.

 

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Le linee di indirizzo in conclusione "raccomandano quanto segue: 

  • compostaggio e digestione anaerobica: tempi e temperature di trattamento rendono irrilevante il rischio di trasmissione del Coronavirus;   
  • incenerimento e disidratazione termica: condizioni e temperature di trattamento rendono irrilevante il rischio di trasmissione del virus; 
  • smaltimento in discarica: la collocazione in discarica, cioè a giacimento controllato, va effettuata nel rigoroso rispetto delle norme di buona tecnica e di igiene e sanità pubblica all’interno degli impianti e in tutte le fasi di conferimento e utilizzo dei fanghi. In particolare, la raccolta dei fanghi presso gli impianti di depurazione deve avvenire con mezzi meccanici idonei e nel rispetto delle condizioni igieniche per gli addetti a tali operazioni e per l’ambiente, evitando la formazione di aerosol e polveri; il trasporto dei fanghi deve essere effettuato con mezzi idonei ad evitare ogni dispersione durante il trasferimento ed a garantire la massima sicurezza da punto di vista igienico sanitario;
  • riutilizzo in agricoltura: i fanghi devono essere applicati in linea con le buone pratiche agricole. Per procedere a tale pratica deve essere assicurato il trattamento di stabilizzazione con calce, acido solforico, ammoniaca, soda o una combinazione di questi, digestione anaerobica (mesofila e termofila) o aerobica (mesofila e termofila), la disidratazione termica, l’idrolisi termica con temperatura superiore a 100°C per almeno 20 minuti, la pastorizzazione del fango liquido per un minimo di 30 minuti a 70°C o comunque deve essere garantito un tempo minimo di ritenzione (comprensivo di tempi di trattamenti e stoccaggio) del fango prima dell’utilizzo in funzione delle temperature di trattamento e stoccaggio, in accordo alla formula riportata in Allegato18, assicurando che i fanghi da riutilizzare non siano integrati o miscelati con fanghi trattati che non assicurino le condizioni di ritenzione in impianto come sopra stabilito.

    Possono inoltre considerarsi igienizzati fanghi che provengano da impianti di depurazione operanti a ossidazione prolungata in assenza di trattamento primario con tempi di permanenza del refluo nella vasca di ossidazione di almeno 24 ore e tempi di permanenza dei fanghi di almeno 15 giorni e concentrazione di solidi volatili nei fanghi di supero inferiore al 60% dei solidi totali.

 

Le condizioni sopra definite risultano conservative anche in considerazione della scarsa plausibilità di rilascio di aerosol, potenziale via di trasmissione di COVID-19, dai fanghi nelle condizioni di utilizzo ordinario sia rispetto a esposizione professionale che generale.

 

Si evidenzia infine l’opportunità di rafforzare i controlli su smaltimenti illeciti di acque reflue o fanghi non trattati in impianti di depurazione che potrebbero causare esposizione umana a materiali potenzialmente infetti da SARS-CoV-2, anche attraverso la contaminazione di falde sotterranee o superficiali."

 

Segnaliamo che l'ISS ha recentemente pubblicato anche il rapporto: “Indicazioni ad interim su acqua e servizi igienici in relazione alla diffusione del virus SARS-CoV-2. Versione del 7 aprile 2020”


Istituto superiore di sanità ISS - Rapporto “ Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus SARS-CoV-2" (pdf)
 


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