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"Io scelgo la sicurezza", n. 3/2012
Torino, 16 Ott - È stato pubblicato un nuovo numero della newsletter "Io scelgo la sicurezza", bollettino della regione Piemonte dedicato alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Focus di questo numero, disponibile online nel sito della regione Piemonte è dedicato alla promozione della sicurezza nelle scuole piemontesi, alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e alla sicurezza nei cantieri forestali.
Pubblichiamo un estratto del bollettino che presenta il Documento di indirizzo per la sicurezza
negli istituti scolastici del Piemonte.
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Il Documento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici del Piemonte
di A. Palese (Regione Piemonte)
Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.lgs. 81/08 e smi) definisce le «buone prassi» come «soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle Regioni, dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici…» e le «linee guida» come «atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai Ministeri, dalle Regioni, dall’ISPESL e dall’INAIL…».
IlDocumento di indirizzo per la sicurezza negli istituti scolastici del Piemonte, approvato con Determinazione Dirigenziale della Regione Piemonte del 18 giugno 2012, n.411/DB2017, si propone come una linea guida rivolta a dirigenti scolastici, responsabili e addetti del servizio di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sulle norme a tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro previste nel D.lgs. 81/08 e smi. Il Documento, tenendo conto delle particolari caratteristiche della scuola, persegue l’obiettivo di dare un contributo alla corretta applicazione delle disposizioni legislative in relazione ad adempimenti quali la valutazione dei rischi, la stesura del relativo documento, l’individuazione delle figure addette alla sicurezza, la formazione del personale, la sorveglianza sanitaria e la gestione del rapporto assicurativo.
La stesura del Documento, che è stata resa possibile grazie all’intesa istituzionale esistente tra Regione Piemonte, INAIL Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale, si inserisce nell’ambito dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori promosse dalla Regione in collaborazione con i servizi di prevenzione delle ASL. Il gruppo di lavoro, che ha redatto il Documento, è stato coordinato dalla Direzione Sanità della Regione Piemonte e ha visto la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni Scolastiche, dell’INAIL Piemonte e di personale di alcune ASL appartenente ai Servizi di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (SPreSAL) e ai Servizi di igiene e sanità pubblica (SISP).
Il gruppo ha iniziato a lavorare dando origine a sette sottogruppi, ciascuno dei quali si è fatto carico di sviluppare una serie di argomenti omogenei in relazione alle diverse disposizioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro previste dalla normativa, secondo un’articolazione che corrisponde sostanzialmente all’indice del volume:
1. il datore di lavoro, i dirigenti, i preposti e relativi adempimenti; il servizio di prevenzione e protezione e le figure sensibili; la formazione di RSPP, ASPP, dirigenti, preposti e RLS (capp. 1, 2 e 3);
2. la valutazione dei rischi; l’individuazione e programmazione delle misure di prevenzione e protezione; la stesura e l’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi (capp. 4 e 5);
3. l’informazione, la formazione e l'addestramento dei lavoratori; la didattica della sicurezza (capp. 6 e 7);
4. la sorveglianza sanitaria e la nomina del medico competente; le emergenze (capp. 8 e 9);
5. i rapporti con gli Enti locali (cap. 11);
6. l’igiene dell’ambiente di vita scolastico (cap. 12);
7. gli infortuni, le malattie professionali e la gestione del rapporto assicurativo (cap. 13).
Gli elaborati prodotti dai sottogruppi sono poi stati discussi, condivisi, corretti e validati nel corso di riunioni plenarie del gruppo e raccolti in un unico volume.
L'approvazione e la pubblicazione del documento, che peraltro era già stato presentato in un articolo di Io scelgo la sicurezza n. 4 del dicembre 2010, dedicato alla sicurezza nelle scuole piemontesi, ha subito un ritardo, in particolare, per due motivi. Il primo: la notizia dell’imminente approvazione di un decreto ministeriale di attuazione del D.lgs. 81/08 nelle scuole, che finora non ha ancora visto la luce e la cui eventuale futura pubblicazione richiederà un aggiornamento del Documento stesso. Il secondo: la necessità di inserire nel documento un capitolo dedicato alla prevenzione incendi e alle norme previste nel Decreto del 26 agosto 1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica”, che stabilisce i criteri di sicurezza antincendio da applicare nelle scuole di ogni ordine e grado al fine di tutelare l’incolumità delle
persone e di salvaguardare i beni contro il rischio incendio. A tale scopo e quando il Documento era pressoché completo, il gruppo di lavoro è stato integrato dalla partecipazione di rappresentanti della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco del Piemonte, che hanno curato il capitolo 10, dedicato alla prevenzione incendi. La redazione di questo nuovo capitolo e il suo inserimento nella pubblicazione ha richiesto un attento lavoro di verifica e armonizzazione con i contenuti già presenti e, in particolare, con quelli che potevano avere attinenza con la normativa relativa alla prevenzione incendi.
Infine, la bozza della Guida è stata sottoposta all’Osservatorio Regionale per la Sicurezza nelle Scuole del Piemonte, organismo paritetico operante presso l’Ufficio Scolastico Regionale, al fine di raccogliere osservazioni e proposte, che sono state in buona parte recepite nel Documento.
La linea guida per la sicurezza nelle scuole, corredata da un'appendice normativa e da una serie di modelli allegati, quali un fac simile per la designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, per la nomina dei lavoratori addetti alla gestione delle emergenze, per la nomina del medico competente e per la richiesta della visita medica ex art. 41 del D.lgs. 81/08, è stata infine approvata con atto dirigenziale, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n.27 del 5 luglio 2012 e consegnata a tutte le scuole del Piemonte con Circolare dell'Ufficio Scolastico Regionale n. 344 del 28 giugno 2012.
Il Documento intende dare un contributo concreto al miglioramento della sicurezza nelle scuole, offrendo ai Dirigenti e a tutti gli operatori scolastici non solo un'illustrazione teorica delle norme in tema di sicurezza ma suggerendo, in alcuni casi, possibili soluzioni organizzative e procedurali, anche con il coinvolgimento di soggetti esterni alla scuola, nella consapevolezza che l’obiettivo di una “scuola sicura” non può che essere perseguito in sinergia con gli Enti Locali e con tutte le istituzioni operanti nel campo della sicurezza.
Il Documento non si limita, infatti, ad elencare gli obblighi relativi alla sicurezza a cui le scuole
sono soggette ma prova a far chiarezza su quali sono i destinatari di tali obblighi, fornendo a tali soggetti i riferimenti, le conoscenze e, talvolta, i suggerimenti per una loro corretta applicazione, con l’obiettivo di fornire un contributo alla gestione delle problematiche relative alla salute e sicurezza negli Istituti scolastici.
L’esperienza maturata dal gruppo di lavoro rappresenta un significativo esempio di collaborazione tra istituzioni pubbliche sul tema della promozione della salute e della sicurezza nelle scuole, che ha visto diversi attori della prevenzione confrontarsi attorno ad un tavolo ascoltando le ragioni degli altri senza preconcetti, e ricercando, di volta in volta, le possibili soluzioni ai problemi.
L’auspicio è che questa pubblicazione, sintesi di un confronto complesso tra operatori della prevenzione e della scuola, possa essere utile per i destinatari e che le indicazioni in essa riportate possano contribuire al miglioramento della sicurezza nelle scuole.
Con questo intento è stata realizzata la guida che, tenendo conto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, offre ai Dirigenti Scolastici indicazioni per la corretta gestione della prevenzione e della sicurezza nelle scuole e una serie di suggerimenti procedurali e organizzativi utili sia agli operatori scolastici sia agli enti proprietari delle strutture scolastiche.
La Guida, che è stata pubblicata sul sito dell’USR: www.usrpiemonte.it, nell’area sicurezzaa cui si può accedere direttamente tramite l’indirizzo: http://sicurezza.usrpiemonte.it/ sarà presentata pubblicamente durante un convegno previsto per il mese di ottobre a Torino e, successivamente, in contesti territoriali differenti, tramite degli incontri di approfondimento su specifiche tematiche.
" Io scelgo la sicurezza", n. 3/2012 (formato PDF, 483 kB).
RPS
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Rispondi Autore: MORANDO SERGIO - likes: 0 | 16/10/2012 (16:02:17) |
Italia Piemonte "io scelgo la sicurezza nelle scuole " idem e stessa identica cosa deve essere fatta nelle piscine Comunali dove sono presenti più bambini e ragazzi contemporaneamente e dove..le stesse piscine pubbliche (vale qui oltre che per il Piemonte anche per altre Regioni Italiane)sono spesso e volentieri fuori legge !!!Ed i pericoli con l'ambiente acquatico si moltiplicano ulteriormente più che le scuole ,asili stessi !Infatti non sono poi poche le piscine Comunali che non hanno neppure i certificati igenico sanitari completamente in regola e con i certificati anti incendio e sismico ! Inoltre a differenza delle scuole pubbliche il personale lavorante delle piscine Comunali è di cooperative, società sportive o privati gestori..che in un modo o nell'altro gestiscono questi beni pubblici ma che i lavoratori delle piscine Comunali non di rado sono sprovvisti di tutti i corsi di legge D.L.g.s. 81/2008 in quanto provengono non di rado da altri lavori..con altre qualifiche provenienti "anche del pubblico impiego.." facendo nelle piscine Comunali il secondo lavoro.. e non pagano neppure le tasse dovute ! Altri lavoratori di codeste società sportive, cooperative e privati che lavorano nelle pubbliche piscine sono pure in tanti tante in nero completamente ! O messi "quando" va bene a part-time facendo invece l'intera giornata.. non mancano nelle piscine Comunali Piemontesi e di altre Regioni anche i pensionati pure codesti in nero..senza corsi di legge sulle sicurezze loro ed altrui! Inoltre molte piscine Comunali non è stato fatto il bando d'appalto a livello Europeo ! Dando, e togliendo e ridando pure le piscine Comunali alle stesse cooperative e società sportive di cordata ma ridate e tolte e ridate in pratica alle stesse identiche solite facce dai nomi differenti societari ..che fanno pure più fallimenti per poi ricomparire sotto altri nomi..e tutto con i Comuni coinvolti ricominciare! Le piscine Comunali in Regione Piemonte ecc. sono ripeto più a rischio delle stesse scuole pubbliche per questi motivi sopra descritti! Morando |