Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Telecamere con ''svista''
Telecamere connesse ad una centrale operativa; e' tutto quanto serve per realizzare un efficace sistema di videosorveglianza urbana che incrementi il livello di sicurezza dei cittadini? Certamente no.
La progettazione di un impianto di videosorveglianza per il monitoraggio del territorio non è certo cosa facile; devono essere scelti adeguatamente le telecamere, i punti di ripresa, il vettore di trasmissione, le tecnologie di commutazione/controllo/gestione, le modalità di videoregistrazione, gli aspetti operativi, il sistema di comunicazione...
E' sufficiente una scelta errata in uno solo di questi aspetti per pregiudicare l'efficacia del sistema.
Purtroppo i sistemi di videosorveglianza urbana, se non adeguatamente progettati e mantenuti in efficienza, si possono rivelare un solo costo per le amministrazioni.
E' il caso di un comune milanese che ha investito risorse per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza, rivelatosi, alla prova dei fatti, inefficace.
La notizia è stata pubblicata dal quotidiano milanese ''Il Giorno''.
Secondo il quotidiano, il sistema realizzato a Legnano, con telecamere connesse alla centrale operativa della polizia municipale e attivabili anche tramite ''colonnine'' di chiamata, ha dimostrato notevoli limiti tecnici.
Le immagini riprese, infatti, non hanno potuto essere utilizzate nel corso di indagini in quanto di risoluzione troppo bassa. Inoltre ''Il Giorno'' afferma che il sistema, a mesi dalla sua installazione, non è ancora controllato 24 ore su 24 dalla polizia municipale.
Non trascurabile il fatto che l'impianto, che avrebbe dovuto prevenire episodi di vandalismo, sia stato oggetto di atti vandalici.
L'amministrazione comunale, quindi, starebbe pensando di creare da zero un nuovo sistema di videosorveglianza.
(Per un approfondimento riguardo ai requisiti fondamentali di un sistema TVCC utilizzato a fini investigativi vedere PuntoSicuro n.593)
La progettazione di un impianto di videosorveglianza per il monitoraggio del territorio non è certo cosa facile; devono essere scelti adeguatamente le telecamere, i punti di ripresa, il vettore di trasmissione, le tecnologie di commutazione/controllo/gestione, le modalità di videoregistrazione, gli aspetti operativi, il sistema di comunicazione...
E' sufficiente una scelta errata in uno solo di questi aspetti per pregiudicare l'efficacia del sistema.
Purtroppo i sistemi di videosorveglianza urbana, se non adeguatamente progettati e mantenuti in efficienza, si possono rivelare un solo costo per le amministrazioni.
E' il caso di un comune milanese che ha investito risorse per la realizzazione di un sistema di videosorveglianza, rivelatosi, alla prova dei fatti, inefficace.
La notizia è stata pubblicata dal quotidiano milanese ''Il Giorno''.
Secondo il quotidiano, il sistema realizzato a Legnano, con telecamere connesse alla centrale operativa della polizia municipale e attivabili anche tramite ''colonnine'' di chiamata, ha dimostrato notevoli limiti tecnici.
Le immagini riprese, infatti, non hanno potuto essere utilizzate nel corso di indagini in quanto di risoluzione troppo bassa. Inoltre ''Il Giorno'' afferma che il sistema, a mesi dalla sua installazione, non è ancora controllato 24 ore su 24 dalla polizia municipale.
Non trascurabile il fatto che l'impianto, che avrebbe dovuto prevenire episodi di vandalismo, sia stato oggetto di atti vandalici.
L'amministrazione comunale, quindi, starebbe pensando di creare da zero un nuovo sistema di videosorveglianza.
(Per un approfondimento riguardo ai requisiti fondamentali di un sistema TVCC utilizzato a fini investigativi vedere PuntoSicuro n.593)
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.