QUANDO LA RAPINA NON “RENDE”
Sono rimasti con un magro bottino in mano i due rapinatori che l’ultimo giorno di gennaio hanno tentato una rapina alla filiale di Gorla Maggiore (Varese) della Banca Popolare di Bergamo.
Una rapina fulminea: I due rapinatori avevano fatto irruzione nella filiale intimando al cassiere di consegnare il contante in cassa disponibile (appena alcune migliaia di euro), e sono usciti dopo meno di un minuto.
Ma appena usciti dalla banca i soldi sono letteralmente "esplosi" nelle loro mani, macchiandosi di vernice rossa ovunque: dentro c'era infatti era stata nascosta dal cassiere una mazzetta antirapina (oppure era stata mescolata “ad arte” tra le altre banconote) dotata di un apposito dispositivo. I malviventi hanno quindi abbandonato la maggior parte delle banconote, mentre gli altri, pur asportati, saranno praticamente inutilizzabili.
Questi strumenti non sono certo sufficienti da soli a debellare il fenomeno della rapine, ma uniti alla preparazione dei cassieri sui corretti comportamenti da attuare (sia per evitare conseguenze a tutti i presenti, sia per diminuire gli importi direttamente disponibili in contante, vedere anche PuntoSicuro n. 1340) ed intergrati in un più completo sistema di prevenzione, possono sicuramente portare ad una progressiva diminuzione del numero degli episodi criminosi minando alla base la convenienza nell’effettuare una rapina.