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Valutazione del rischio e prevenzione negli impianti di produzione dei conglomerati bituminosi
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Nasce dalla sinergia di attività di vigilanza e di consulenza tecnica l’opuscolo “Impianti di produzione dei conglomerati bituminosi - valutazione e contenimento dei rischi lavorativi”, frutto del lavoro e della collaborazione dello S.Pre.S.A.L. dell’Azienda USL C di Roma e della CON.T.A.R.P. dell’Inail.
Gli impianti di produzione dei conglomerati bituminosi presentano molteplici fattori di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori (es. esposizione ad agenti chimici pericolosi o cancerogeni, a rumore, a vibrazioni), talvolta di difficile approccio per aziende di dimensioni medio-piccole e poco studiati a livello nazionale ed internazionale.
Tali impianti hanno inoltre un elevato impatto ambientale sul territorio.
L’opuscolo intende fornire agli operatori del settore uno strumento utile alla identificazione ed alla valutazione dei diversi fattori di rischio presenti in azienda, suggerendo le possibili misure di prevenzione e protezione da adottare per garantire la tutela della salute dei lavoratori.
Alle aziende coinvolte nelle verifiche e nel progetto è stata data comunicazione preventiva dell’intervento e delle sue motivazioni ed è stata trasmessa una nota informativa sugli adempimenti relativi al titolo VII-bis D.Lgs. 626/94 “Valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi”.
Gli autori dell’opuscolo hanno evidenziato che “l’azione congiunta della AUSL, tramite il suo ruolo istituzionale di vigilanza, e della CONTARP, con quello di consulenza tecnica specifica, attraverso le diverse figure professionali (biologi, chimici, medici del lavoro, tecnici della prevenzione) che operano in entrambi gli Enti, ha permesso di conseguire risultati soddisfacenti in tutti i casi esaminati.”
In particolare sono stati prodotti interventi migliorativi delle condizioni di lavoro, con conseguente maggior livello di consapevolezza dei rischi specifici delle attività esaminate da parte di tutte le figure preposte alla gestione della prevenzione: datori di lavoro, medici competenti, responsabili del servizio di prevenzione e protezione, consulenti esterni.
L’indagine ha permesso di identificare i diversi fattori di rischio connessi con tale attività, di individuare e valutare le misure di prevenzione e contenimento dei rischi adottabili, di sensibilizzare i medici competenti al fine di adeguare la sorveglianza sanitaria ai rischi specifici, di cooperare con le figure preposte alla prevenzione nel difficile processo di adeguamento aziendale.
L’opuscolo è consultabile qui.
Nasce dalla sinergia di attività di vigilanza e di consulenza tecnica l’opuscolo “Impianti di produzione dei conglomerati bituminosi - valutazione e contenimento dei rischi lavorativi”, frutto del lavoro e della collaborazione dello S.Pre.S.A.L. dell’Azienda USL C di Roma e della CON.T.A.R.P. dell’Inail.
Gli impianti di produzione dei conglomerati bituminosi presentano molteplici fattori di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori (es. esposizione ad agenti chimici pericolosi o cancerogeni, a rumore, a vibrazioni), talvolta di difficile approccio per aziende di dimensioni medio-piccole e poco studiati a livello nazionale ed internazionale.
Tali impianti hanno inoltre un elevato impatto ambientale sul territorio.
L’opuscolo intende fornire agli operatori del settore uno strumento utile alla identificazione ed alla valutazione dei diversi fattori di rischio presenti in azienda, suggerendo le possibili misure di prevenzione e protezione da adottare per garantire la tutela della salute dei lavoratori.
Alle aziende coinvolte nelle verifiche e nel progetto è stata data comunicazione preventiva dell’intervento e delle sue motivazioni ed è stata trasmessa una nota informativa sugli adempimenti relativi al titolo VII-bis D.Lgs. 626/94 “Valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi”.
Gli autori dell’opuscolo hanno evidenziato che “l’azione congiunta della AUSL, tramite il suo ruolo istituzionale di vigilanza, e della CONTARP, con quello di consulenza tecnica specifica, attraverso le diverse figure professionali (biologi, chimici, medici del lavoro, tecnici della prevenzione) che operano in entrambi gli Enti, ha permesso di conseguire risultati soddisfacenti in tutti i casi esaminati.”
In particolare sono stati prodotti interventi migliorativi delle condizioni di lavoro, con conseguente maggior livello di consapevolezza dei rischi specifici delle attività esaminate da parte di tutte le figure preposte alla gestione della prevenzione: datori di lavoro, medici competenti, responsabili del servizio di prevenzione e protezione, consulenti esterni.
L’indagine ha permesso di identificare i diversi fattori di rischio connessi con tale attività, di individuare e valutare le misure di prevenzione e contenimento dei rischi adottabili, di sensibilizzare i medici competenti al fine di adeguare la sorveglianza sanitaria ai rischi specifici, di cooperare con le figure preposte alla prevenzione nel difficile processo di adeguamento aziendale.
L’opuscolo è consultabile qui.
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