Strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul lavoro 2002-2006

E' stato recentemente resa disponibile on-line una comunicazione della Commissione europea che illustra la strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul lavoro nel prossimo quadriennio, una strategia basata su una impostazione globale del benessere sul luogo di lavoro.

''Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e dalla società: una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002-2006'', questo il titolo del documento, parte dalla convinzione che la strategia comunitaria per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro debba accompagnare le trasformazioni e le nuove esigenze della società e del lavoro, al fine di promuovere un vero "benessere sul luogo di lavoro" , che sia tanto fisico quanto psicologico e sociale, e che non si misura semplicemente con l'assenza di infortuni o di malattie professionali.

''Un'organizzazione e un ambiente di lavoro sani e sicuri sono peraltro fattori che migliorano le prestazioni dell'economia e delle imprese.''

Il documento analizza dapprima la realta' degli infortuni sul lavoro.
In particolare sottolinea che vi sono settori tradizionali nei quali si registra un tasso di incidenza superiore alla media: quattro settori (pesca, agricoltura, edilizia, servizi nel settore della salute e dell'azione sociale) presentano un tasso d'incidenza superiore alla media del 30%. Altri quattro (industrie estrattive, industria manifatturiera, alberghi e ristoranti, trasporti) registrano un tasso d'incidenza superiore alla media del 15%.
Una situazione che richiede una vigilanza costante al fine di ridurre tali rischi "tradizionali" e lo sviluppo della prevenzione nelle piccole e medie imprese, dove i tassi sono ancora piu' elevati.

Il documento traccia poi le principali trasformazioni in atto nella società e nel mondo del lavoro (più ampia partecipazione delle donne al mondo del lavoro, invecchiamento della popolazione attiva, trasformazioni nelle forme di occupazione) ed individua i problemi ad esse collegati, in particolare l'emersione di nuovi rischi e di nuove patologie legate al lavoro (ad esempio patologie derivanti dallo stress) che si affiancano ai rischi ''tradizionali''.

La strategia deve coinvolgere tutti i soggetti interessati, ad esempio i poteri pubblici, le parti sociali, le imprese, gli assicuratori pubblici e privati.
Il documento illustra, quindi, gli obiettivi complementari che devono essere perseguiti per raggiungere un vero "benessere sul luogo di lavoro", quali , ad esempio, una continua riduzione degli infortuni e delle malattie professionali, la prevenzione dei rischi sociali, la necessità di prendere in considerazione le trasformazioni nelle forme di occupazione e nelle modalità di organizzazione del lavoro e dell'orario di lavoro, la necessità di prendere in considerazione la dimensione delle imprese, l'analisi dei rischi nuovi o emergenti.

La strategia comunitaria si basa sul consolidamento di una cultura di prevenzione dei rischi, sulla combinazione di strumenti strategici differenziati (legislazione, dialogo sociale, spinta al progresso e individuazione delle pratiche migliori, responsabilità sociale delle imprese, incentivi economici) e sulla realizzazione di partenariati tra tutti i soggetti nel campo della salute e della sicurezza.

Il testo completo di ''Adattarsi alle trasformazioni del lavoro e dalla società: una nuova strategia comunitaria per la salute e la sicurezza 2002-2006''.