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Le cause di un infortunio mortale
Nell’aprile 2002 nel canale industriale di Zaule (Trieste), un operaio perse la vita schiacciato da una gru di 700 tonnellate in fase di trasferimento dal cantiere di montaggio al porto di destinazione.
Nei giorni scorsi gli esperti della Procura hanno presentato una perizia sull’infortunio mortale, mettendo in luce una serie di gravi errori, che hanno portato al tragico incidente.
Il primo errore sarebbe stato compiuto dalla società austriaca progettista della gru, in quanto non avrebbe fornito alla società incaricata della costruzione della gru le necessarie informazioni tecniche, in particolare riguardo ai limiti di un nuovo giunto che collegava i carrelli alla struttura della gru.
A causa di queste informazioni mancanti il montaggio non è avvenuto correttamente come previsto dal il progetto e neanche in fase di verifica della realizzazione i tecnici austriaci incaricati si sono accorti degli errori di allestimento.
La gru è stata quindi costruita nel canale di Zaule ruotata di 90 gradi rispetto alla posizione prevista dal progetto per operare nel porto di Capodistria (Slovenia), porto per il quale era stata commissionata.
Ultimato il montaggio, il trasferimento della gru a bordo della chiatta prevista per il trasferimento, è avvenuto su binari perpendicolari alla banchina del canale e con il braccio posto in posizione di lavoro.
Ed è in questa fase che è avvenuto l'incidente: la perizia ha accertato che la posizione laterale del braccio della gru, avrebbe causato la perdita di equilibrio. Il crollo sarebbe infatti attribuibile in buona parte ai nuovi giunti lenticolari, non resistenti agli sforzi laterali.
Inoltre, il terreno sul quale erano posti i binari non era idoneo e le modalità di costruzione non aveva rispettato quanto previsto dal progetto e dal Piano di sicurezza. Il terreno non ha quindi retto al peso della struttura creando dei dislivelli nel piano dei binari.
Infine, la Procura ha rilevato inoltre un ulteriore grave errore: gli argani per lo spostamento sono stati messi in movimento quando un gruppo di operai stava ancora lavorando sulla gru a svariati metri di altezza dal suolo. E proprio la caduta da questa altezza elevata unita al crollo della struttura è stata la causa della morte dell'operaio.
Il procedimento giudiziario dovrà ora stabilire le responsabilità civili e penali dell’accaduto.
Nei giorni scorsi gli esperti della Procura hanno presentato una perizia sull’infortunio mortale, mettendo in luce una serie di gravi errori, che hanno portato al tragico incidente.
Il primo errore sarebbe stato compiuto dalla società austriaca progettista della gru, in quanto non avrebbe fornito alla società incaricata della costruzione della gru le necessarie informazioni tecniche, in particolare riguardo ai limiti di un nuovo giunto che collegava i carrelli alla struttura della gru.
A causa di queste informazioni mancanti il montaggio non è avvenuto correttamente come previsto dal il progetto e neanche in fase di verifica della realizzazione i tecnici austriaci incaricati si sono accorti degli errori di allestimento.
La gru è stata quindi costruita nel canale di Zaule ruotata di 90 gradi rispetto alla posizione prevista dal progetto per operare nel porto di Capodistria (Slovenia), porto per il quale era stata commissionata.
Ultimato il montaggio, il trasferimento della gru a bordo della chiatta prevista per il trasferimento, è avvenuto su binari perpendicolari alla banchina del canale e con il braccio posto in posizione di lavoro.
Ed è in questa fase che è avvenuto l'incidente: la perizia ha accertato che la posizione laterale del braccio della gru, avrebbe causato la perdita di equilibrio. Il crollo sarebbe infatti attribuibile in buona parte ai nuovi giunti lenticolari, non resistenti agli sforzi laterali.
Inoltre, il terreno sul quale erano posti i binari non era idoneo e le modalità di costruzione non aveva rispettato quanto previsto dal progetto e dal Piano di sicurezza. Il terreno non ha quindi retto al peso della struttura creando dei dislivelli nel piano dei binari.
Infine, la Procura ha rilevato inoltre un ulteriore grave errore: gli argani per lo spostamento sono stati messi in movimento quando un gruppo di operai stava ancora lavorando sulla gru a svariati metri di altezza dal suolo. E proprio la caduta da questa altezza elevata unita al crollo della struttura è stata la causa della morte dell'operaio.
Il procedimento giudiziario dovrà ora stabilire le responsabilità civili e penali dell’accaduto.
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