Un lettore ci ha scritto in risposta all’articolo INFORTUNI DALLE CAUSE "INSPIEGABILI" pubblicato nel numero del 20.04.2006 di Punto Sicuro. “Purtroppo nella nostra cultura ci deve essere sempre un colpevole e questo fa scattare l'inchiesta penale che per sua natura, da un lato cuce le bocche per paura delle responsabilità e dall'altro rende "bigi tutti i gatti".
Dalla mia esperienza vi sono fatti che si spiegano con la "naturale fallibilità" degli esseri umani.
Certamente il discrimine tra la mancanza dolosa di apprestamenti di sicurezza e/o di informazione e formazione e l'imponderabile è difficile.
Per onestà intellettuale e per la sensibilità dei valori umani deve essere tenuta in conto e non scartata a priori”.
Pur condividendo l’evidente "naturale fallibilità" dell’essere umano, che spesso è portato a compiere gesti contro la sua stessa sicurezza, (vedere un esempio nelle immagini riportate oltre), non si può non ricordare che “è principio costantemente ribadito dalla Corte di Cassazione che le norme dettate in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, tese ad impedire l'insorgenza di situazioni pericolose, sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello stesso; ne consegue che il datore di lavoro è sempre responsabile dell'infortunio occorso al lavoratore, sia quando ometta di adottare le idonee misure protettive, sia quando non accerti e vigili che di queste misure venga fatto effettivamente uso da parte del dipendente, non potendo attribuirsi alcun effetto esimente, per l'imprenditore che abbia provocato un infortunio sul lavoro per violazione delle relative prescrizioni, all'eventuale concorso di colpa del lavoratore.
La condotta del dipendente può comportare, invece, l'esonero totale del datore di lavoro da responsabilità solo quando essa presenti i caratteri dell'abnormità, inopinabilità ed esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo ed alle direttive ricevute, come pure dell'atipicità ed eccezionalità, così da porsi come causa esclusiva dell'evento” (sentenza del TAR riportata in un altro articolo di questo numero).
Mercato comunale coperto di piazza Wagner a Milano: un idrante è stato completamente nascosto alla vista con un foglio pubblicitario sulle offerte speciali per la Pasqua.
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La sicurezza è una forma mentale che deve permeare tutta la vita, lavorativa e non.
A cura di Pietro de’ Castiglioni.
L’immagine è stata inviata da Alvaro Cavenaghi.