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Iniziative per la tutela delle lavoratrici

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

09/03/2005

In Toscana un accordo per la sicurezza delle lavoratrici gestanti. Anmil e Inail promuovo il concorso “L’altra metà del lavoro”.

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Come da tradizione, nella giornata di ieri, festa della donna, l’Anmil (Associazione nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) e l’Inail hanno lanciato una nuova iniziativa per sensibilizzare alla tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici.
Alla luce dei rapporti Inail degli ultimi anni, gli infortuni in rosa sono in aumento, non solo per l'incremento dei tassi di occupazione femminile, ma anche per l’ingresso delle donne in settori ad alto rischio un tempo esclusiva dei soli uomini.

Con il concorso di arti visive “L’altra metà del lavoro”, gli enti chiedono a artisti dilettanti e professionisti, che non abbiamo superato i 35 anni, di interpretare il tema del lavoro femminile attraverso le arti figurative nelle forme tradizionali e in quelle più innovative, dalla pittura alla scultura, dal disegno alle videocreazioni. (Informazioni sulle modalità di partecipazione possono essere richieste a organizzazione@anmil.it)

Una seconda iniziativa per la tutela delle lavoratrici è stata annunciata ieri in Toscana, dove la Direzione Generale del Diritto alla Salute della Regione Toscana e la Direzione Regionale del Lavoro hanno emanato una circolare congiunta per l’attuazione di procedure più rapide e omogenee per superare le difficoltà di applicazione del D.Lgs. 151/2001, sulla tutela della maternità.

L’accordo semplifica, in alcuni casi abbrevia e omogeneizza sul territorio le procedure in materia di interdizione dal lavoro delle lavoratrici madri, armonizzando le rispettive attività. La legge (il Dlgs 151/2001) prevede il divieto di adibire al lavoro le donne due mesi precedenti la data presunta del parto e tre mesi dopo il parto. Il divieto è anticipato a tre mesi dalla data presunta del parto quando le lavoratrici sono occupate in lavori che, anche in relazione allo stato di gravidanza, siano gravose o pregiudizievoli per la salute.

Fra i punti salienti dell’accordo si indica ad esempio la scelta della Direzione del lavoro di emanare immediatamente il provvedimento di astensione dal lavoro nell’ipotesi di impossibilità di spostamento della lavoratrice ad altre mansioni.
Il rischio corso dalla donna e dal bambino in presenza di lavori faticosi o che espongono a sostanze dannose è elevato fin dai primissimi giorni di gravidanza. E’ infatti noto che sono da tutelare in particolar modo proprio i primi mesi di gravidanza per evitare importanti patologie o malformazioni al feto.
L'accordo riduce i tempi di attesa per l’espletamento delle pratiche necessarie all’interdizione dal lavoro.
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