Infortuni e manutenzione

Due recenti infortuni mortali accaduti a due operatori durante dei lavori di manutenzione, riportano l'attenzione sul rispetto delle procedure di sicurezza anche in presenza di operatori preparati e con notevole esperienza.

I fatti: a Caponago, in una azienda chimica della cintura industriale di Milano, è morto sabato scorso un operaio di 37 anni colpito dai frammenti metallici prodotti dallo scoppio del circuito di raffreddamento di una piccola unità frigorigena (generatrice di freddo) in fase di riavviamento dopo la manutenzione. L'incidente è avvenuto alle 22.15 di sabato sera, unico orario in cui gli impianti sono stati fermati.

L'operaio era uno degli addetti alla sicurezza dell'azienda (produttrice di ossigeno, azoto e argon).

L'altro episodio risale a giovedì. A Vittorio Veneto, in una azienda meccanica che produce telai per autobus, è morto un operaio manutentore di 47 anni che durante una verifica di alcuni problemi di funzionamento, è stato schiacciato da un carrello trasportatore di lamiere improvvisamente messosi in moto.
La vittima era considerata dai colleghi uno degli addetti più esperti dell'azienda, vantava infatti oltre 30 anni di esperienza.

Pur non conoscendo esattamente le cause degli incidenti si possono comunque ipotizzare alcune conclusioni. Soprattutto in caso di interventi di manutenzione è sempre necessario mettere in atto tutte le procedure di sicurezza necessarie, anche ipotizzando eventuali guasti che possono riguardare i dispositivi di sicurezza. Nel dubbio, infatti, che le condizioni di sicurezza siano insufficienti già previste, è necessario mettere in pratica delle soluzioni alternative.