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Il Testo Unico sulla sicurezza non c’e’ piu’
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L’altro ieri, mercoledì, a sorpresa a nome del Governo il sottosegretario al Lavoro on. Sacconi ha
Preannunciato il ritiro dello schema di decreto legislativo relativo al testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro in discussione nella competente Commissione del Senato.
Ancora non sappiamo le ragioni e le motivazioni per cui il testo è stato ritirato e pertanto la discussione è stata sospesa.
In una delle prossime sedute il Governo farà sapere come intende procedere. Si deve ricordare che il testo unico era stato predisposto dal governo in base ad una specifica delega ricevuta dal Parlamento e che scadeva a giugno.
Nel frattempo il T.U. aveva iniziato il proprio iter ricevendo a livello istituzionale, consultivo e da parte del mondo della sicurezza pesanti critiche e serie proposte di modifica. Sono state soprattutto le Regioni ed anche il Consiglio di Stato che hanno individuato le superficialità e la “depenalizzazione” quasi totale all’osservanza della normativa in ordine alle misure di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza.
Ma, correttezza vuole, rendere merito all’Associazione Ambiente e Lavoro ed al suo instancabile segretario Rino Pavanello che, con l’iniziativa “invia una Mail” ha smosso e svegliato un mondo attento ma un po’ sonnacchioso che si occupa della sicurezza. Il coinvolgimento delle Regioni è stato determinante in quanto hanno saputo riprendere l’iniziativa, molte volte sfuggita di mano, per intervenire direttamente nella costruzione del processo della legislazione sulla sicurezza sul lavoro.
Conosceremo prossimamente cosa il Governo intende fare. Per ora una cosa è certa in quanto non vi è più alcun testo in discussione: essendo ritirato è decaduto definitivamente. Si deve ricominciare daccapo. E se si ricomincia dalle proposte delle Regioni e delle Associazioni riunione nella CIIP, Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione, sarebbe buona cosa affinché molto del lavoro svolto non vada disperso ed ignorato.
La necessità di un testo unico è da tutti condivisa ed auspicabile però, come dice Pavanello, disponibili a riprendere la strada recependo le proposte unitarie di tutti gli operatori del settore. Se poi questo ritiro è anche dovuto alla sensibilità in ordine al mutamento del quadro politico regionale ed alla necessità del dialogo e della collaborazione tra lo Stato e le Regioni vuol dire che, forse, si arriverà ad un testo unico serio, condiviso ed applicabile.
L’altro ieri, mercoledì, a sorpresa a nome del Governo il sottosegretario al Lavoro on. Sacconi ha
Preannunciato il ritiro dello schema di decreto legislativo relativo al testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro in discussione nella competente Commissione del Senato.
Ancora non sappiamo le ragioni e le motivazioni per cui il testo è stato ritirato e pertanto la discussione è stata sospesa.
In una delle prossime sedute il Governo farà sapere come intende procedere. Si deve ricordare che il testo unico era stato predisposto dal governo in base ad una specifica delega ricevuta dal Parlamento e che scadeva a giugno.
Nel frattempo il T.U. aveva iniziato il proprio iter ricevendo a livello istituzionale, consultivo e da parte del mondo della sicurezza pesanti critiche e serie proposte di modifica. Sono state soprattutto le Regioni ed anche il Consiglio di Stato che hanno individuato le superficialità e la “depenalizzazione” quasi totale all’osservanza della normativa in ordine alle misure di prevenzione e tutela della salute e della sicurezza.
Ma, correttezza vuole, rendere merito all’Associazione Ambiente e Lavoro ed al suo instancabile segretario Rino Pavanello che, con l’iniziativa “invia una Mail” ha smosso e svegliato un mondo attento ma un po’ sonnacchioso che si occupa della sicurezza. Il coinvolgimento delle Regioni è stato determinante in quanto hanno saputo riprendere l’iniziativa, molte volte sfuggita di mano, per intervenire direttamente nella costruzione del processo della legislazione sulla sicurezza sul lavoro.
Conosceremo prossimamente cosa il Governo intende fare. Per ora una cosa è certa in quanto non vi è più alcun testo in discussione: essendo ritirato è decaduto definitivamente. Si deve ricominciare daccapo. E se si ricomincia dalle proposte delle Regioni e delle Associazioni riunione nella CIIP, Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione, sarebbe buona cosa affinché molto del lavoro svolto non vada disperso ed ignorato.
La necessità di un testo unico è da tutti condivisa ed auspicabile però, come dice Pavanello, disponibili a riprendere la strada recependo le proposte unitarie di tutti gli operatori del settore. Se poi questo ritiro è anche dovuto alla sensibilità in ordine al mutamento del quadro politico regionale ed alla necessità del dialogo e della collaborazione tra lo Stato e le Regioni vuol dire che, forse, si arriverà ad un testo unico serio, condiviso ed applicabile.
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