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Giovani e norme anti-rumore: imprenditori a rischio
La recente crisi di Governo ha bloccato l'iter di conversione del decreto n.31 del 2000 ('Differimento sull'efficacia di disposizioni del decreto legge 4 agosto 1999, n.345, in materia di protezione sul lavoro') che vietava fino al 20 maggio l'applicazione degli articoli 7 e 16 del decreto legislativo 345/99 e stabiliva che fino a tale data fossero applicate le leggi precedenti, cioe' la legge 977 del 1967.
Il decreto 345/99, attuazione di una normativa comunitaria, ha innalzato il concetto di minore eta' da 16 a 18 anni ed ha portato da 85 a 80 decibel il limite del rumore tollerabile per un giovane nei luoghi di lavoro.
Fin dalla sua entrata in vigore il provvedimento e' stato aspramente criticato dalle parti sociali che ritengono la normativa troppo rigida ed hanno lamentato l'assenza di una disciplina transitoria che permetta agli imprenditori di mettersi in regola.
Il mancato rispetto delle disposizioni del 345/99 puo' essere infatti punito anche con l'arresto.
Essendo decaduto il decreto 31/2000, che doveva essere convertito dal Parlamento entro il 24 aprile 2000, sono ancora valide le disposizioni del decreto n.345/99.
Dal ministero del Lavoro tuttavia sembrano giungere notizie rassicuranti; sarebbe infatti pronto un decreto legislativo correttivo del decreto 345/99.
Il nuovo provvedimento dovrebbe essere discusso nel prossimo Consiglio dei ministri per passare poi alla commissione Lavoro di Camera e Senato.
Dalle notizie giunte dal ministero, il decreto correttivo vietera' l'applicazione degli articoli 7 e 16 del decreto legislativo 345/99 ed elevera' da 80 a 90 decibel la soglia di tollerabilita' del rumore per i minori sui luoghi di lavoro.
Il decreto 345/99, attuazione di una normativa comunitaria, ha innalzato il concetto di minore eta' da 16 a 18 anni ed ha portato da 85 a 80 decibel il limite del rumore tollerabile per un giovane nei luoghi di lavoro.
Fin dalla sua entrata in vigore il provvedimento e' stato aspramente criticato dalle parti sociali che ritengono la normativa troppo rigida ed hanno lamentato l'assenza di una disciplina transitoria che permetta agli imprenditori di mettersi in regola.
Il mancato rispetto delle disposizioni del 345/99 puo' essere infatti punito anche con l'arresto.
Essendo decaduto il decreto 31/2000, che doveva essere convertito dal Parlamento entro il 24 aprile 2000, sono ancora valide le disposizioni del decreto n.345/99.
Dal ministero del Lavoro tuttavia sembrano giungere notizie rassicuranti; sarebbe infatti pronto un decreto legislativo correttivo del decreto 345/99.
Il nuovo provvedimento dovrebbe essere discusso nel prossimo Consiglio dei ministri per passare poi alla commissione Lavoro di Camera e Senato.
Dalle notizie giunte dal ministero, il decreto correttivo vietera' l'applicazione degli articoli 7 e 16 del decreto legislativo 345/99 ed elevera' da 80 a 90 decibel la soglia di tollerabilita' del rumore per i minori sui luoghi di lavoro.
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