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Eurofalsari in azione
E’ partita dalle segnalazioni di cittadini e commercianti pagati con banconote false l’indagine della Guardia di finanza che ha portato alla scoperta di un laboratorio clandestino dove venivano fabbricate banconote in euro false.
I finanzieri del Nucleo Provinciale di polizia tributaria di Napoli, in collaborazione con la Banca d’Italia e l’Ufficio Centrale Antifalsificazione Mezzi di Pagamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro (UCAMP), hanno individuato, nell’area nord-est della provincia di Napoli, una precisa zona dove, frequentemente, venivano messe in circolazione banconote false del valore facciale di 50 euro.
L’indagine investigativa ha portato i sospetti verso un uomo, originario di Napoli.
Bloccato a bordo della propria autovettura, l’uomo è stato trovato in possesso di 250.000 euro in banconote da 50, abilmente contraffatte.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di scovare un vero e proprio laboratorio di produzione di banconote euro contraffatte che, a quanto riferito dalla Guardia di Finanza, presentava “elevatissime potenzialità, sia per i sofisticati macchinari di lavorazione e fabbricazione della carta filigranata (macchine serigrafiche), sia per quelli di riproduzione dell’immagine olografica (presse e cliché).”
All’interno della stamperia sono stati rinvenuti 680.000 euro in taglio da 50 già pronti per essere smerciati.
I finanzieri hanno inoltre sequestrato circa 40.000 fogli di carta, già filigranata e olografata, per la produzione di banconote da 50 e 20 euro e circa 100 titoli di viaggio del tipo “UNICO” del valore di 1 euro cadauno, anch’essi abilmente riprodotti. Il materiale avrebbe consentito di immettere sul mercato 300.000 banconote da 20 € e 150.000 banconote da 50 €, per un ammontare complessivo di 13,5 milioni di euro.
Dagli ultimi sequestri di banconote contraffatte risulta che le banconote da 20 e da 50 euro sono quelle "preferite" dai falsari.
I finanzieri del Nucleo Provinciale di polizia tributaria di Napoli, in collaborazione con la Banca d’Italia e l’Ufficio Centrale Antifalsificazione Mezzi di Pagamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento del Tesoro (UCAMP), hanno individuato, nell’area nord-est della provincia di Napoli, una precisa zona dove, frequentemente, venivano messe in circolazione banconote false del valore facciale di 50 euro.
L’indagine investigativa ha portato i sospetti verso un uomo, originario di Napoli.
Bloccato a bordo della propria autovettura, l’uomo è stato trovato in possesso di 250.000 euro in banconote da 50, abilmente contraffatte.
La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di scovare un vero e proprio laboratorio di produzione di banconote euro contraffatte che, a quanto riferito dalla Guardia di Finanza, presentava “elevatissime potenzialità, sia per i sofisticati macchinari di lavorazione e fabbricazione della carta filigranata (macchine serigrafiche), sia per quelli di riproduzione dell’immagine olografica (presse e cliché).”
All’interno della stamperia sono stati rinvenuti 680.000 euro in taglio da 50 già pronti per essere smerciati.
I finanzieri hanno inoltre sequestrato circa 40.000 fogli di carta, già filigranata e olografata, per la produzione di banconote da 50 e 20 euro e circa 100 titoli di viaggio del tipo “UNICO” del valore di 1 euro cadauno, anch’essi abilmente riprodotti. Il materiale avrebbe consentito di immettere sul mercato 300.000 banconote da 20 € e 150.000 banconote da 50 €, per un ammontare complessivo di 13,5 milioni di euro.
Dagli ultimi sequestri di banconote contraffatte risulta che le banconote da 20 e da 50 euro sono quelle "preferite" dai falsari.
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