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Aziende italiane e sicurezza
L'Osservatorio sulla criminalita' Ict, in collaborazione con Smau e Space-Universita' Bocconi, ha recentemente condotto un'indagine riguardo alle aziende italiane colpite dalla criminalita' informatica.
La ricerca ha utilizzato come campione 200 enti italiani sia pubblici sia privati; i dati sono stati raccolti tramite la compilazione di un questionario anonimo.
Considerando la dimensione delle aziende colpite, emerge che il 32, 8% degli attacchi sono stati perpetrati ai danni di aziende con 50-500 dipendenti; il 29% in aziende con piu' di 5000 dipendenti, il 19, 4% in aziende con 500-1000 dipendenti; il 15,9% contro aziende con 1000-5000 dipendenti; mentre le meno colpite risultano essere le realta' con meno di 50 dipendenti (meno del 3%).
Le ''aggressioni'' avvengono piu' frequentemente tramite virus (38,2%), ma anche mediante il furto di apparati con dati o l'accesso e uso non autorizzato di informazioni.
Ma qual'e' l'atteggiamento delle aziende italiane nei confronti della sicurezza informatica?
Secondo Marco Bozzetti, uno degli autori della ricerca, nel nostro Paese e' ancora insufficiente la diffusione della cultura della sicurezza dei sistemi informativi.
Oltre a carenze tecniche dovute all'inadeguatezza o alla mancanza di sistemi di sicurezza, sono rilevate spesso carenze organizzative.
Le misure necessarie per garantire la sicurezza dei sistemi sono spesso considerate dalle aziende italiane come un costo e non come un investimento.
La ricerca ha utilizzato come campione 200 enti italiani sia pubblici sia privati; i dati sono stati raccolti tramite la compilazione di un questionario anonimo.
Considerando la dimensione delle aziende colpite, emerge che il 32, 8% degli attacchi sono stati perpetrati ai danni di aziende con 50-500 dipendenti; il 29% in aziende con piu' di 5000 dipendenti, il 19, 4% in aziende con 500-1000 dipendenti; il 15,9% contro aziende con 1000-5000 dipendenti; mentre le meno colpite risultano essere le realta' con meno di 50 dipendenti (meno del 3%).
Le ''aggressioni'' avvengono piu' frequentemente tramite virus (38,2%), ma anche mediante il furto di apparati con dati o l'accesso e uso non autorizzato di informazioni.
Ma qual'e' l'atteggiamento delle aziende italiane nei confronti della sicurezza informatica?
Secondo Marco Bozzetti, uno degli autori della ricerca, nel nostro Paese e' ancora insufficiente la diffusione della cultura della sicurezza dei sistemi informativi.
Oltre a carenze tecniche dovute all'inadeguatezza o alla mancanza di sistemi di sicurezza, sono rilevate spesso carenze organizzative.
Le misure necessarie per garantire la sicurezza dei sistemi sono spesso considerate dalle aziende italiane come un costo e non come un investimento.
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