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Polveri sottili: conoscere per prevenire
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Polveri sottili; nel periodo invernale se ne parla spesso, soprattutto in coincidenza con i blocchi del traffico, quando gli automobilisti sono costretti a cambiare le proprie abitudini.
La conoscenza del problema da parte dei cittadini è tuttavia spesso superficiale, sia dal punto di vista dei danni per la salute, sia sulle strategie di prevenzione.
Per accrescere consapevolezza dei cittadini intorno a questa tipologia di inquinamento e promuovere la partecipazione di tutti nella risoluzione dei problemi ad essa connessi, l’Artap della Toscana ha realizzato e distribuito il breve opuscolo “Polveri atmosferiche”, ora disponibile on line.
La pubblicazione si sofferma sulle caratteristiche chimiche e fisiche delle polveri, sui loro effetti sulla salute e sulle possibili soluzioni che i singoli e le istituzioni possono adottare per eliminare o mitigare gli impatti sulle persone e le cose.
La conoscenza delle caratteristiche delle polveri, ad esempio, non è di interesse solo per gli addetti ai lavori; la dimensione delle polveri infatti è inversamente proporzionale alla loro pericolosità. Tanto inferiore è la dimensione delle particelle tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e produrre effetti dannosi alla salute umana.
Le polveri si differenziano in polveri inalabili (come il PM10), in quanto sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla laringe) e in respirabili (come il PM 2,5) poiché sono in grado di penetrare nel tratto inferiore dell’apparato respiratorio (dalla trachea agli alveoli polmonari). Queste ultime possono provocare costrizioni bronchiali, aggravare malattie respiratorie croniche, quali asma, bronchite, enfisema, ed eventualmente indurre neoplasie.
L’opuscolo è consultabile qui.
Polveri sottili; nel periodo invernale se ne parla spesso, soprattutto in coincidenza con i blocchi del traffico, quando gli automobilisti sono costretti a cambiare le proprie abitudini.
La conoscenza del problema da parte dei cittadini è tuttavia spesso superficiale, sia dal punto di vista dei danni per la salute, sia sulle strategie di prevenzione.
Per accrescere consapevolezza dei cittadini intorno a questa tipologia di inquinamento e promuovere la partecipazione di tutti nella risoluzione dei problemi ad essa connessi, l’Artap della Toscana ha realizzato e distribuito il breve opuscolo “Polveri atmosferiche”, ora disponibile on line.
La pubblicazione si sofferma sulle caratteristiche chimiche e fisiche delle polveri, sui loro effetti sulla salute e sulle possibili soluzioni che i singoli e le istituzioni possono adottare per eliminare o mitigare gli impatti sulle persone e le cose.
La conoscenza delle caratteristiche delle polveri, ad esempio, non è di interesse solo per gli addetti ai lavori; la dimensione delle polveri infatti è inversamente proporzionale alla loro pericolosità. Tanto inferiore è la dimensione delle particelle tanto maggiore è la loro capacità di penetrare nei polmoni e produrre effetti dannosi alla salute umana.
Le polveri si differenziano in polveri inalabili (come il PM10), in quanto sono in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio (dal naso alla laringe) e in respirabili (come il PM 2,5) poiché sono in grado di penetrare nel tratto inferiore dell’apparato respiratorio (dalla trachea agli alveoli polmonari). Queste ultime possono provocare costrizioni bronchiali, aggravare malattie respiratorie croniche, quali asma, bronchite, enfisema, ed eventualmente indurre neoplasie.
L’opuscolo è consultabile qui.
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