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L’Italia divisa a meta' dalla...qualita' ambientale

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

01/12/2004

Si conferma il divario tra le città del Nord e quelle del Sud. Lo afferma il rapporto Ecosistema urbano 2005 curato da Legambiente.

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Un profondo divario tra Nord e Sud emerge da “Ecosistema urbano 2005”, rapporto curato da Legambiente sulla qualità ambientale dei 103 capoluoghi di provincia italiani.
In testa alla classifica si collocano infatti 3 città del Nord (Lecco, Trento e Mantova), mentre a fine classifica si collocano città del meridione; l’ultimo posto è occupato da Reggio Calabria, preceduta solo di qualche punto da Agrigento e Nuoro.
[Classifica generale completa a pag 35 del Rapporto].

Il dossier di Legambiente, realizzato con la collaborazione del Sole 24 Ore e dell’Istituto di Ricerche Ambiente Italia, ha raccolto oltre 100mila dati provenienti dalle amministrazioni comunali e ha preso in esame 26 indicatori: dalla raccolta differenziata al trasporto pubblico, dall’abusivismo edilizio al verde, dallo smog al consumo d’acqua.

Le regioni del Nord occupano, nel complesso, i posti alti della classifica.
La Lombardia, oltre a Lecco, ha altri due comuni tra i primi cinque (Mantova è terza, Pavia è quinta) e altri tre nelle prime venti posizioni (Cremona al sesto posto , Varese all’undicesimo , Bergamo al tredicesimo). I due capoluoghi del Trentino Alto Adige Trento e Bolzano occupano rispettivamente la seconda e l’ottava posizione. La Toscana ha quattro città tra le prime 20 (Livorno e Pisa sono 7° e 10 °, Siena e Arezzo 16° e 19°), l’Emilia Romagna ne ha due (Ferrara 4° e Parma 15°), così come il Piemonte (Cuneo al 9° posto e Biella al 14°), la Liguria (La Spezia 18a e Savona 20a) e il Friuli Venezia Giulia (Trieste 12a e Udine 17 a). Solo sei regioni piazzano capoluoghi ai primi 20 posti e sono le stesse sei regioni (eccezion fatta per la Liguria) che non compaiono affatto tra i 20 fanalini di coda.

Matera è la migliore tra i capoluoghi meridionali (posizione numero 29).
“Speculare, e dunque opposta, - afferma Legambiente - la situazione in fondo alla graduatoria saldamente in mano alla Sicilia (7 capoluoghi sui 15 gradini più bassi), alla Calabria e alla Sardegna (entrambe con 3 città tra le peggiori).”

Tra le grandi città Bologna è la prima al 23° posto e Palermo l’ultima (92 a), tra le metropoli vince Roma (55 a posizione generale), che allunga il passo rispetto a Milano e Napoli (relegate all’81° e all’84° posto).

“Sotto il profilo della gestione ambientale, fra nord e sud, c’è dunque ancora un abisso. – sottolinea Legambiente - Dei 12 capoluoghi che non effettuano un monitoraggio della qualità dell’aria o non sono in grado di delineare un quadro attendibile 12 si trovano al sud. E se cerchiamo fra le città (56) che effettuano un monitoraggio completo ne troviamo solo 10 del meridione. Il 60% delle città che depurano meno della metà dell’acqua di fogna è al sud, nella graduatoria della raccolta differenziata la totalità delle città che già si è adeguata ai limiti di legge è settentrionale: la prima città del sud che incontriamo è Teramo, al 43° posto, col suo 24,8%. Le ultime 28 posizioni poi, quelle sotto il 10%, sono tutte, per il sud e per il centro. Per non dire del trasporto pubblico: tra le metropoli la peggiore è Napoli, tra le grandi città Bari, tra le medie Latina, tra le piccole Ragusa.”

Il rapporto completo è consultabile qui.
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