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L’Italia che ricicla i rifiuti

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

12/07/2007

Comuni veneti al vertice delle classifiche del concorso nazionale di Legambiente “Comuni ricicloni”.

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I comuni veneti si aggiudicano i primi posti della classifica di Legambiente sulle migliori performance in materia di riciclo di rifiuti. Nella classifica assoluta, oltre al primo posto del comune trevigiano San Biagio di Callalta, ben 9 dei primi 10 posti sono occupati da comuni situati nella regione e tra i primi cinquanta classifica si trovano ben 35 Comuni trevigiani (ovvero il 70% sul totale).

Nel rapporto “Comuni ricicloni 2007 ” sono entrati in classifica 1127 comuni di cui 978 possono vantare una raccolta differenziata superiore al 50%.

La giuria (composta da Legambiente, Anci, Associazioni e consorzi di imprese di igiene urbana e riciclo) ha definito “ricicloni” quei Comuni i cui cittadini, differenziando i rifiuti all'origine, consentono di avviare a riciclaggio certo almeno il 35% di quelli prodotti. Unica eccezione per i comuni del settentrione al di sotto dei 10.000 abitanti, per i quali la percentuale
richiesta sale al 50% …”per limitare il numero dei premiati”.

Il concorso nazionale di Legambiente  valuta la qualità della gestione integrata dei rifiuti più che la sola percentuale di raccolta differenziata. Sono presi in considerazione cioè anche aspetti quali la riduzione della produzione, la percentuale destinata al recupero di materia, l'attivazione di un sistema tariffario al posto della tassa, l'introduzione del compostaggio domestico, gli acquisti verdi da parte delle amministrazioni pubbliche, la sicurezza dello smaltimento e l'efficacia generale del servizio.

"Dai numeri di Comuni Ricicloni 2007 emerge un'Italia in cui le città del nord sono precursori di politiche virtuose per il trattamento dei rifiuti mentre al centro sud si continua ad arrancare fatta eccezione solo per pochi valorosi comuni - ha dichiarato Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente -. Caso ormai fin troppo noto è quello della Campania, che nonostante l'enorme sperpero di denaro pubblico, continua a convivere con un'emergenza rifiuti che dura da 13 anni. Ma la via d'uscita esiste: puntare sulla costruzione di impianti per il trattamento dell'umido (oggi smaltiti a centinaia di chilometri di distanza) e seguire l'esempio di chi ha risolto il problema con la raccolta differenziata: comuni come Bellizzi e Padula, in provincia di Salerno, che riciclano oltre il 70% dell'immondizia”.

Tra le grandi città l'unica riciclona è risultata Torino con il 35,7% di raccolta differenziata.
Non sono entrate in classifica Palermo, Napoli e Firenze; giudizio negativo è stato espresso anche su Milano che, nonostante una percentuale di raccolta differenziata vicina al 30%.

“Una percentuale, quella raggiunta dal capoluogo lombardo, che non è migliorata negli ultimi anni soprattutto perché non si è investito sulla raccolta dell'umido.”
La Regione Lombardia mantiene invece il primato con il maggior numero di capoluoghi ricicloni (8 dei suoi 11 totali).
Al Centro, fatta eccezione per la novità di un paio di Comuni laziali e umbri, la classifica ripropone la massiccia presenza di toscani e abruzzesi.

La classifica è consultabile qui.



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