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Italia: mare piu’ pulito, ma coste a rischio erosione

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

25/08/2004

Concluso il monitoraggio di “Goletta verde”, che per due mesi ha solcato i mari italiani. Le pagelle di Legambiente alle regioni.

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Buone notizie per il mare italiano, non altrettanto per le coste, giungono a conclusione della campagna 2004 di “Goletta verde”, iniziativa promossa da Legambiente, con la collaborazione del ministero dell’Ambiente e di aziende italiane.
“Goletta verde”, che da 19 anni offre un monitoraggio della salute dei mari e delle coste italiane, ha infatti registrato un netto miglioramento della qualità delle acque di balneazione durante la stagione estiva in corso: il 92% dei campioni analizzati è risultato infatti pulito, 18% in più rispetto al dato dello scorso anno, dove risultava pulito solo il 74% dei campioni analizzati.
Tale miglioramento non è stato invece rilevato per altri problemi quali l'illegalità, l'abusivismo, l'erosione delle coste.
“Purtroppo però i veri eden marini sono molti meno - precisa il presidente di Legambiente - se accanto alla trasparenza e al colore blu delle onde inseriamo altri elementi di valutazione, altrettanto importanti, per definire lo stato di salute di questo ecosistema: penso all’abusivismo edilizio che ha compromesso, e continua a farlo, tanti dei tratti più pregiati dei nostri litorali; penso alla depurazione delle acque di scarico ancora largamente insufficiente; penso al fenomeno dell’erosione che sta mangiando tanti lidi sabbiosi”.

Riguardo alla qualità delle acque di balneazione, positivi i risultati di Basilicata, Molise, Friuli V.G., Marche, Liguria, Veneto e Lazio; regioni nelle quali il 100% dei campioni analizzati è risultato in regola.
In coda alla classifica Calabria, Abruzzo e Sicilia dove i campioni in regola sono risultati rispettivamente l’82%, l’85% e l’86% del totale di quelli prelevati.

Considerando il fattore illegalità (numero di infrazioni per km), le più virtuose sono Sardegna (0,76 infrazioni per km), Toscana (1,01), Basilicata (1,40), Molise (1,50), Calabria (1,65). Maglia nera invece per Campania (6,69 infrazioni per km), Veneto (6,51) e Lazio (6,14).

Buoni i risultati della lotta all’abusivismo in Friuli Venezia Giulia e Molise (rispettivamente solo 12 e 15 infrazioni rilevate), mentre il Lazio è la regione nella quale sono state contate il maggior numero di costruzioni fuorilegge sul demanio marittimo (1069 infrazioni), seguito da Sicilia (585), Calabria (547), Campania (531).

La regione con il maggior numero di scarichi non depurati è risultata la Sicilia (62% degli scarichi controllati), seguita da Calabria (47%), Campania (42%), Marche (38%).

La regione più a rischio di erosione delle coste è l’Emilia Romagna.
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