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A che punto e' l'iter dei decreti attuativi della legge quadro sull'elettrosmog?
La legge quadro sull'elettrosmog, n. 36 del 17 febbraio 2001, ha introdotto tre soglie autonome del valore di campo elettrico, magnetico ed elettromagnetico, considerato come valore di immissione:
-il ''limite di esposizione'' che non deve essere mai superato per evitare effetti acuti sulla salute sia della popolazione sia dei lavoratori;
-il ''valore di attenzione'' che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate. Questo limite e' finalizzato a prevenire effetti a lungo termine;
-l'''obiettivo qualita''' che deve essere raggiunto, sul lungo periodo, per garantire una progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici.
Tuttavia la legge quadro non ha definito tali valori, ma ne ha demandato il compito a due decreti attuativi che devono essere approvati entro l'8 maggio del 2001.
A buon punto e' la definizione del decreto che fissa i limiti di esposizione all'inquinamento elettromagnetico con frequenza di 50 hz prodotto da elettrodotti e cavi dell'alta tensione.
Il ministero dell'Ambiente ha presentato al Comitato per la difesa dell'elettrosmog, che deve esprimere il proprio parere, i seguenti valori:
-100 microtesla come limite di esposizione;
-0,5 microtesla come valore di attenzione;
-0,2 microtesla come valore di qualita'.
Il parere del comitato e' atteso per la fine di marzo; i limiti passeranno poi al vaglio dei ministeri interessati per giungere infine al Parlamento per il via libera definitivo.
-il ''limite di esposizione'' che non deve essere mai superato per evitare effetti acuti sulla salute sia della popolazione sia dei lavoratori;
-il ''valore di attenzione'' che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze prolungate. Questo limite e' finalizzato a prevenire effetti a lungo termine;
-l'''obiettivo qualita''' che deve essere raggiunto, sul lungo periodo, per garantire una progressiva minimizzazione dell'esposizione ai campi elettromagnetici.
Tuttavia la legge quadro non ha definito tali valori, ma ne ha demandato il compito a due decreti attuativi che devono essere approvati entro l'8 maggio del 2001.
A buon punto e' la definizione del decreto che fissa i limiti di esposizione all'inquinamento elettromagnetico con frequenza di 50 hz prodotto da elettrodotti e cavi dell'alta tensione.
Il ministero dell'Ambiente ha presentato al Comitato per la difesa dell'elettrosmog, che deve esprimere il proprio parere, i seguenti valori:
-100 microtesla come limite di esposizione;
-0,5 microtesla come valore di attenzione;
-0,2 microtesla come valore di qualita'.
Il parere del comitato e' atteso per la fine di marzo; i limiti passeranno poi al vaglio dei ministeri interessati per giungere infine al Parlamento per il via libera definitivo.
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