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Emissioni di gas effetto serra in aumento nell’UE

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

23/06/2005

L’incremento è dovuto principalmente ai maggiori consumi di energia elettrica. Italia maglia nera.

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In Europa crescono le emissioni di gas effetto serra, CO2 in primis. La colpa è della maggiore produzione di energia termoelettrica, dovuta ai maggiori consumi. L’Italia è il Paese che, in termini assoluti, ha fatto registrare l’aumento più elevato.

Lo afferma la Relazione annuale sulle emissioni di gas ad effetto serra dell’Agenzia europea per l’Ambiente che ha preso in esame i dati relativi al periodo 2002-2003.

Dopo la flessione registrata nel 2002, nell'Unione europea le emissioni di gas ad effetto serra,  responsabili del cambiamento del clima, hanno ripreso ad aumentare nel corso dell'anno successivo. In particolare, nei 15 vecchi stati membri (UE-15) le emissioni si sono innalzate di 53 milioni di tonnellate (1,3%) nel periodo 2002-2003.

T
ra il 2002 e il 2003, le emissioni di diossido di carbonio (CO2), che da sole coprono oltre l'80% di tutte le emissioni di gas ad effetto serra nell'UE-15, hanno visto un aumento di 59 milioni di tonnellate (pari all'1,8%).

Tuttavia, dal 1990, l'anno di riferimento del protocollo di Kyoto, le emissioni di gas ad effetto serra nell'UE-15 si sono ridotte dell'1,7%. Attualmente i valori medi delle emissioni, calcolati sulla base di un periodo di cinque anni, dal 1999 al 2003, restano al di sotto del 2,9% rispetto all'anno di riferimento.

L'impennata verificatasi nel 2003 è attribuita dall’Agenzia principalmente ad un incremento di emissioni di gas ad effetto serra provenienti dall'industria energetica (+24 milioni di tonnellate ovverosia il 2,1%). Ciò è dovuto principalmente ad un incremento del 5% nella produzione di energia termoelettrica e da un incremento del 5% nel consumo di carbone ad uso delle centrali termoelettriche.

A sua volta, l'aumento di produzione di energia termoelettrica è dovuto ad un più elevato consumo di elettricità (+3%).

Le temperature più rigide registrate nel primo trimestre in diversi paesi dell'UE hanno inoltre comportato un maggiore consumo di combustibili fossili per il riscaldare case e uffici.

Considerando gli aumenti in termini assoluti, è l’Italia ad avere avuto il maggior incremento di emissioni di gas serra (+15 milioni di tonnellate), seguita da Regno Unito (+8 milioni di tonnellate) e Finlandia (+7 milioni di tonnellate).

In Italia sono aumentate principalmente le emissioni provenienti dalle famiglie e dai servizi, per un totale di 6 milioni di tonnellate (+8%).
L'industria manifatturiera ha contribuito all'aumento con 5 milioni di tonnellate (+6%), in particolare dalla produzione di ferro, acciaio e cemento.

Nel Regno Unito, le emissioni provenienti dalla produzione pubblica di energia elettrica e di calore sono aumentate di 10 milioni di tonnellate (+6%), in seguito ad un aumento drastico nel consumo di carbone da parte delle centrali termoelettriche (+12%). Le emissioni provenienti dall'industria manifatturiera sono del pari aumentate di 4,5 milioni di tonnellate (+5%). Questi aumenti sono stati parzialmente controbilanciati dal calo di emissioni provenienti dalle famiglie, dai servizi e dall'estrazione del carbone.

L'incremento di emissioni in Finlandia è derivato dall'aumento, pari a 7 milioni di tonnellate (27%), di CO2 proveniente dalla produzione di energia elettrica e di calore. Ciò è dovuto principalmente ad un incremento del 45% della combustione di carbone e torba nelle centrali termoelettriche.

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