Inail: come migliorare sicurezza e salute nel settore corilicolo?
Napoli, 19 Mag – La coltivazione del nocciolo, la corilicoltura, è storicamente una delle più importanti risorse per gli agricoltori nella regione campana ed in particolare della provincia di Avellino. Una coltivazione che “avviene prevalentemente in terreni collinari”, rendendo “più difficile l’utilizzo di attrezzature meccaniche” ed “esponendo in particolare gli operatori ad infortuni, spesso mortali, per il ribaltamento dei trattori”.
E se sono significativi anche gli effetti sulla salute degli operatori correlati all’utilizzo “di prodotti chimici antiparassitari e concimi”, non bisogna dimenticare che nella fase di raccolta gli operatori “possono assumere posture incongrue e soprattutto movimentare, anche manualmente, carichi significativi che predispongono a patologie a carico del sistema muscoloscheletrico”.
A parlarne è il direttore regionale Inail Campania – Daniele Leone - nella presentazione di una recente pubblicazione realizzata dalla Direzione regionale Campania dell’Inail, dalla Confederazione Italiana Agricoltori ( CIA) di Avellino e dall’Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno ( IRFoM).
La pubblicazione, dal titolo “La sicurezza nel settore corilicolo”, è il risultato di un analogo progetto di prevenzione che ha approfondito i possibili rischi per gli agricoltori dell’intera filiera corilicola e le principali misure di prevenzione e protezione da adottare nelle varie fasi lavorative per renderle più sicure.
E, come ricordato sempre da Daniele Leone, l’obiettivo della diffusione di questa pubblicazione tra le aziende agricole nell’ambito della coltivazione del nocciolo è quello di “formare adeguatamente gli operatori sui rischi a cui sono esposti suggerendo loro anche le azioni di prevenzione più efficaci con l’obiettivo di ottenere una riduzione degli infortuni e delle malattie professionali”.
Nel presentare la nuova pubblicazione Inail ci soffermiamo sui seguenti argomenti:
- Il settore corilicolo: il progetto di prevenzione e le attività
- Il settore corilicolo: i rischi connessi all’attività di potatura
- L’indice del documento Inail
Il settore corilicolo: il progetto di prevenzione e le attività
Il documento - a cura di Michele del Gaudio (Inail, Unità Operativa Territoriale CVR di Avellino), Aniello Troiano e Pino Mauriello (Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno) con la collaborazione di Carmine Piccolo, Gaetano Battista, Grazia Memmolo, Angela Nicotera e Michele Masuccio – indica, come ricordato anche in apertura di articolo, che la gran parte dei terreni destinati alla coltura dei noccioleti in Campania “è ubicata in zone collinari di bassa montagna, solo poche coltivazioni sono situate in pianura, e ciò comporta che nella maggior parte delle coltivazioni la meccanizzazione, in particolare nella fase di raccolta, risulta ancora alquanto limitata”. E nelle piccole aziende la limitata meccanizzazione “riguarda anche gli impianti di prima lavorazione del prodotto raccolto”.
La coltivazione del nocciolo richiede lo svolgimento di varie attività:
- controllo dei polloni (normalmente il nocciolo viene coltivato a cespuglio “ed emette dei germogli, denominati ‘polloni’, che si originano dalle gemme presenti alla base del tronco della pianta”)
- potatura
- livellamento dei terreni e opere di regimentazione delle acque piovane
- pulizia del terreno
- concimazioni
- diserbo
- raccolta
- essiccazione
- conferimento.
E chiaramente la fase principale di lavorazione è la raccolta delle nocciole “che si svolge nel periodo agosto/settembre e richiede la maggiore presenza di manodopera”.
Il documento si sofferma sulle varie fasi della coltivazione, individuando i rischi lavorativi a cui sono esposti gli addetti alle varie lavorazioni.
Il settore corilicolo: i rischi connessi all’attività di potatura
Ci soffermiamo, a titolo esemplificativo, sui rischi connessi alla potatura.
Si indica che la potatura mira a “ristabilire un rapporto di equilibrio tra l’attività produttiva e quella vegetativa della pianta, limitando il fenomeno dell’alternanza di produzione” e della caduta prematura (cascola) delle nocciole. Inoltre “l’eliminazione delle branche e dei rami in eccesso, nonché delle parti secche e malate della pianta, permette, inoltre, maggiore penetrazione della radiazione solare all’interno della chioma”.
Si ricorda che una volta eseguita la potatura, “le ferite, in particolare i tagli più grandi, vanno disinfettate con appositi mastici”. E la potatura “deve far sì che i frutti siano prodotti nella parte della chioma raggiunta maggiormente dai raggi solari cercando di distribuire la produzione lungo tutta la pianta”.
Si segnala poi che nei noccioleti in produzione, “un’operazione che viene solitamente effettuata è il ‘taglio di ritorno’, per stimolare la pianta a produrre rami nuovi”.
Si indica che i rischi specifici per la sicurezza a cui sono esposti gli operatori durante la potatura “sono legati:
- all’uso di scale portatili;
- all’impiego di attrezzi taglienti e pungenti (forbici, seghetti ecc.);
- all’impiego di motoseghe”.
E, in particolare, viene sconsigliata nella pubblicazione “l’abitudine di salire direttamente sui tronchi per accedere ai rami più alti”, a meno che “non si utilizzino dei dispositivi anti caduta saldamente assicurati”.
Per ogni fase della corilicoltura il documento Inail presenta anche una scheda che comprende: rischi, fattori che influenzano il rischio, danni fisici attesi, misure di prevenzione e misure di protezione.
Dalla scheda sulla potatura riprendiamo alcune indicazioni sul rischio di caduta dall’alto delle persone:
- Misure di prevenzione:
- Verificare la consistenza del terreno per l’appoggio della scala
- Operare in condizioni di buona stabilità ed equilibrio
- Verificare preventivamente le condizioni della scala
- Ancorare la scala alla pianta
- Non salire sulla pianta se le condizioni non sono sicure
- Usare scale con marcatura CE
- Utilizzare forbici manuali con prolunga
- Misure di protezione:
- Calzature con suola antiscivolo
- Guanti
- Sistemi anticaduta
Si parla poi anche del rischio di caduta dall’alto di oggetti:
- Misure di prevenzione:
- Non abbandonare gli utensili né appoggiarli in posti sopraelevati
- Riporre sempre gli attrezzi in idonea fondina assicurata ai pantaloni
- Non far sostare mai altri operatori sotto la scala
- Verificare preventivamente lo stato di manutenzione degli attrezzi
- Misure di protezione:
- Delimitazione area di lavoro
Ci soffermiamo poi anche sul rischio fisico, con particolare riferimento a vari fattori di rischio: posizioni di lavoro scorrette, movimentazione manuale di tronchi e rami, rami sporgenti, rischio rumore e vibrazioni mano/braccio, microclima.
Queste le indicazioni:
- Misure di prevenzione:
- Evitare di mantenere la stessa posizione per tempi prolungati
- Effettuare pause di riposo
- Ridurre le dimensioni dei residui di potatura e delle fascine
- Effettuare movimenti corretti
- Effettuare pause di riposo
- Attenersi al manuale d’uso e manutenzione della motosega
- Controllare periodicamente le attrezzature
- Sostituzione parti usurate
- Acquisto di attrezzature tecnologicamente più avanzate
- Misure di protezione:
- Guanti
- Scarpe antinfortunistiche
- Occhiali
- Tuta
- Otoprotettori (cuffie e tappi)
- Organizzazione del lavoro in base alle condizioni atmosferiche
Riguardo alla potatura la scheda si sofferma anche su:
• Cadute in piano e scivolamento
• Rischio biologico
• Rischio meccanico
• Rischio chimico
L’indice del documento Inail
Concludiamo riportando l’indice del documento Inail “La sicurezza nel settore corilicolo”.
Presentazione
Premessa
1 La coltivazione del nocciolo
1.1 La nocciola nella storia
1.2 Analisi del contesto e dimensione del settore corilicolo in Italia ed in Campania
1.3 Mercato regionale campano
2. Le tecniche colturali per la gestione di un noccioleto e i rischi per i lavoratori
2.1 Controllo dei polloni
2.2 Potatura
2.3 Lavorazione del terreno e ripuntatura
2.4 Andanatura
2.5 Concimazione
2.6 Gestione del suolo
2.7 Trattamenti antiparassitari e diserbanti
2.8 Irrigazione
2.9 Raccolta
2.10 Essiccazione e conferimento
Conclusioni
Riferimenti bibliografici essenziali
RTM
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail - Direzione regionale Campania, Confederazione Italiana Agricoltori Avellino, Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno, “ La sicurezza nel settore corilicolo”, a cura di Michele del Gaudio (Inail, Unità Operativa Territoriale CVR di Avellino), Aniello Troiano e Pino Mauriello (Istituto di Ricerca e Formazione per il Mezzogiorno) con la collaborazione di Carmine Piccolo e Gaetano Battista (Inail, Unità Operativa Territoriale CVR di Avellino), Grazia Memmolo (Inail, Direzione territoriale di Napoli e Salerno), Angela Nicotera (Inail, Direzione regionale Campania) e Michele Masuccio (Confederazione Italiana Agricoltori Avellino), Collana Salute e Sicurezza, edizione 2023 (formato PDF, 5.36 MB).
Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ La tutela della salute e della sicurezza nella coltivazione del nocciolo”.
Leggi gli articoli di PuntoSicuro sulla sicurezza in agricoltura
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.