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Nuove disposizioni sull’incenerimento dei rifiuti
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Regole più severe e più rigorose per l'incenerimento dei rifiuti. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 29 aprile, in via definitiva, il decreto legislativo di recepimento di una direttiva europea, un vero e proprio "Testo Unico", che individua nuove e più precise norme per tutti gli impianti di incenerimento dei rifiuti, anche allo scopo di impedire gli spostamenti transfrontalieri verso impianti regolati da norme più permissive e che operano quindi a costi inferiori
Il decreto attua la direttiva 2000/76 in materia di valori limite di emissione e di norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento di rifiuti (finalizzati, questi ultimi, allo smaltimento di rifiuti a fini di produzione di energia).
Il provvedimento contiene anche norme che regolano il procedimento per l’autorizzazione alla costruzione di nuovi impianti, prevedendo un ampio coinvolgimento dei cittadini. Sul testo si sono espresse favorevolmente la Conferenza unificata e le Commissioni parlamentari.
"Il provvedimento – secondo il Ministero - prevede che i cittadini possano accedere a tutte le informazioni così da essere coinvolti nelle decisioni".
Il provvedimento in particolare regola tutte le fasi dell'incenerimento dei rifiuti dal momento della ricezione nell'impianto fino alla corretta gestione e smaltimento delle sostanze residue dal processo di incenerimento. Sono fissati limiti per le emissioni in atmosfera e sono introdotti valori limite di emissione per gli scarichi delle acque reflue derivanti dalla depurazione dei gas di scarico degli impianti di incenerimento e coincenerimento.
Regole più severe e più rigorose per l'incenerimento dei rifiuti. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il 29 aprile, in via definitiva, il decreto legislativo di recepimento di una direttiva europea, un vero e proprio "Testo Unico", che individua nuove e più precise norme per tutti gli impianti di incenerimento dei rifiuti, anche allo scopo di impedire gli spostamenti transfrontalieri verso impianti regolati da norme più permissive e che operano quindi a costi inferiori
Il decreto attua la direttiva 2000/76 in materia di valori limite di emissione e di norme tecniche riguardanti le caratteristiche e le condizioni di esercizio degli impianti di incenerimento e di coincenerimento di rifiuti (finalizzati, questi ultimi, allo smaltimento di rifiuti a fini di produzione di energia).
Il provvedimento contiene anche norme che regolano il procedimento per l’autorizzazione alla costruzione di nuovi impianti, prevedendo un ampio coinvolgimento dei cittadini. Sul testo si sono espresse favorevolmente la Conferenza unificata e le Commissioni parlamentari.
"Il provvedimento – secondo il Ministero - prevede che i cittadini possano accedere a tutte le informazioni così da essere coinvolti nelle decisioni".
Il provvedimento in particolare regola tutte le fasi dell'incenerimento dei rifiuti dal momento della ricezione nell'impianto fino alla corretta gestione e smaltimento delle sostanze residue dal processo di incenerimento. Sono fissati limiti per le emissioni in atmosfera e sono introdotti valori limite di emissione per gli scarichi delle acque reflue derivanti dalla depurazione dei gas di scarico degli impianti di incenerimento e coincenerimento.
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